Eventi e cultura
Presentato il "Festival della Ruralità 2015"
Il tema di questa edizione è la qualità dell'ambiente e dei prodotti del territorio
Andria - giovedì 24 settembre 2015
Dal 24 al 27 settembre la città di Bari, le piazze e le masserie del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, il più grande parco rurale d'Italia e uno fra i più grandi d'Europa, ospiteranno un programma di appuntamenti dedicati al mondo dell'agricoltura e dell'enogastronomia, alla cultura del territorio, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio. Workshop, dibattiti, degustazioni di prodotti tipici, laboratori didattici, agropasseggiate ed eventi culturali animeranno Bari e i Comuni di Minervino Murge, Cassano Murge e Toritto, pronti ad accogliere ospiti illustri. Tutto questo sarà il "Festival della Ruralità 2015" con l'obiettivo di valorizzare le eccellenze della Puglia. Quest'anno il tema verterà sulla qualità dell'ambiente e dei prodotti, un tema già inserito nel programma Expo e Territorio.
Il Festival della Ruralità è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da Cesare Veronico, presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia e Anna Maria Curcuruto, Assessore all'Assetto del Territorio e Paesaggio della Regione Puglia.
«I Parchi sono una sintesi delle eccellenze del nostro Paese – ha dichiarato il Presidente del Parco Cesare Veronico – e in questo Festival vogliamo mettere in luce il loro ruolo, sia a livello nazionale che regionale. Nei nostri parchi si produce agricoltura biologica, si promuove il turismo sostenibile, si creano nuove professioni 'verdi' e tutti gli indicatori economici relativi a queste voci sono in costante crescita. Merito, soprattutto, delle aziende che animano e custodiscono il territorio e la biodiversità. Abbiamo voluto dedicare a loro la nostra attenzione in questa edizione, puntando al confronto su temi sensibili come i PSR e la tutela della qualità dei prodotti, che da quest'anno potranno beneficiare del marchio del Parco, ma anche su problematiche come quelle legate alla gestione dei cinghiali».
«Il Festival della Ruralità – ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – rappresenta l'occasione per ribadire l'importanza che un'agricoltura di qualità può avere per il nostro territorio. Sicurezza alimentare, sostegno alle produzioni tipiche locali, salvaguardia ambientale e tutela della biodiversità, tutela del carattere identitario del paesaggio e delle risorse naturali, sviluppo di un turismo di qualità, sono questi i vantaggi di una buona agricoltura, fondamentale per proteggere il nostro paesaggio. L'agricoltura può e deve dare un contributo fondamentale nella tutela degli ecosistemi rappresentando così il più importante alleato per le attuali sfide ambientali».
In chiusura è intervenuta l'Assessore Anna Maria Curcuruto: «Intendiamo creare un sistema integrato dei parchi, al fine di ottimizzare l'uso delle risorse e di mettere a disposizione di tutte le aree protette le buone pratiche già messe in atto da alcuni Parchi, come questo festival, connesso con la comunità e con le aziende economiche. Mentre in passato i Comuni manifestavano contrarietà all'inserimento di alcune parti dei loro territori nelle aree parco, oggi succede il contrario: ci sono Comuni e aziende agricole che chiedono di essere annoverati nell'ambito dei parchi. Potersi proporre con una qualità riconosciuta come quella attribuita ai parchi può diventare un'opportunità di reddito e il sistema parco, ovvero la stretta connessione fra turismo e agricoltura, può rappresentare un modello di sviluppo esportabile anche oltre il perimetro dei parchi stessi».
Il Festival della Ruralità è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da Cesare Veronico, presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia e Anna Maria Curcuruto, Assessore all'Assetto del Territorio e Paesaggio della Regione Puglia.
«I Parchi sono una sintesi delle eccellenze del nostro Paese – ha dichiarato il Presidente del Parco Cesare Veronico – e in questo Festival vogliamo mettere in luce il loro ruolo, sia a livello nazionale che regionale. Nei nostri parchi si produce agricoltura biologica, si promuove il turismo sostenibile, si creano nuove professioni 'verdi' e tutti gli indicatori economici relativi a queste voci sono in costante crescita. Merito, soprattutto, delle aziende che animano e custodiscono il territorio e la biodiversità. Abbiamo voluto dedicare a loro la nostra attenzione in questa edizione, puntando al confronto su temi sensibili come i PSR e la tutela della qualità dei prodotti, che da quest'anno potranno beneficiare del marchio del Parco, ma anche su problematiche come quelle legate alla gestione dei cinghiali».
«Il Festival della Ruralità – ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – rappresenta l'occasione per ribadire l'importanza che un'agricoltura di qualità può avere per il nostro territorio. Sicurezza alimentare, sostegno alle produzioni tipiche locali, salvaguardia ambientale e tutela della biodiversità, tutela del carattere identitario del paesaggio e delle risorse naturali, sviluppo di un turismo di qualità, sono questi i vantaggi di una buona agricoltura, fondamentale per proteggere il nostro paesaggio. L'agricoltura può e deve dare un contributo fondamentale nella tutela degli ecosistemi rappresentando così il più importante alleato per le attuali sfide ambientali».
In chiusura è intervenuta l'Assessore Anna Maria Curcuruto: «Intendiamo creare un sistema integrato dei parchi, al fine di ottimizzare l'uso delle risorse e di mettere a disposizione di tutte le aree protette le buone pratiche già messe in atto da alcuni Parchi, come questo festival, connesso con la comunità e con le aziende economiche. Mentre in passato i Comuni manifestavano contrarietà all'inserimento di alcune parti dei loro territori nelle aree parco, oggi succede il contrario: ci sono Comuni e aziende agricole che chiedono di essere annoverati nell'ambito dei parchi. Potersi proporre con una qualità riconosciuta come quella attribuita ai parchi può diventare un'opportunità di reddito e il sistema parco, ovvero la stretta connessione fra turismo e agricoltura, può rappresentare un modello di sviluppo esportabile anche oltre il perimetro dei parchi stessi».