Enti locali
Post-Covid, liste d’attesa e riorganizzazione: manifestazione di lavoratori e pensionati
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto incontro a Dg Delle Donne ma non sono mai stati convocati. Sit in il 30 luglio davanti alla sede della Asl ad Andria
Andria - mercoledì 22 luglio 2020
13.55
Una richiesta di incontro inoltrata dalle organizzazioni sindacali ai vertici della Asl Bat per evidenziare almeno due priorità: l'esigenza di riprendere il lavoro periodico della cabina di regia sulle liste di attesa (l'ultima riunione risale al 26 novembre del 2019) e la necessità di riorganizzare tutta l'attività rimasta bloccata durante tutta la fase dell'emergenza sanitaria del coronavirus. Ma all'istanza non è seguita alcuna convocazione.
«L'Asl Bat già scontava diversi limiti sulle liste di attesa, con notevoli ritardi nei tempi di cardiologia, endocrinologia, gastroenterologia, diagnostica per immagini, in particolare sulle priorità di codici B e D. Il Covid ha aggravato questa fase già precaria. L'intero sistema sanitario nazionale e regionale nei mesi di marzo, aprile e maggio è stato tutto piegato nel rispondere essenzialmente alle emergenze. In questo periodo si sono accumulate anche nella Bat diverse migliaia di prestazioni sospese», scrivono i vertici di Cgil, Cisl e Uil, delle categorie dei pensionati e del pubblico impiego in una lettera indirizzata al Dg e per conoscenza al Prefetto della Bat.
«Confrontarsi per ragionare sui mali veri e riprogrammare tutto ciò che è stato bloccato in questa fase era un dovere ed un obbligo verso tanti cittadini, soprattutto anziani, che hanno sofferto in silenzio in questi mesi. Ma la Asl Bat è apparsa sorda a tali sollecitazioni. Non riesce a cogliere la fase che stiamo attraversando e non riesce ad andare oltre i tagli dei nastri. La medicina territoriale va rafforzata. Abbiamo una popolazione che per oltre il 40% ha problemi cronici. Non sono sopportabili tempi così lunghi per affrontare problemi che necessitano risposte immediate».
Per tale ragione Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie dei pensionati e della Funzione Pubblica promuovono una manifestazione che si terrà davanti alla sede della Asl Bat ad Andria il prossimo 30 luglio alle ore 10.00.
«L'Asl Bat già scontava diversi limiti sulle liste di attesa, con notevoli ritardi nei tempi di cardiologia, endocrinologia, gastroenterologia, diagnostica per immagini, in particolare sulle priorità di codici B e D. Il Covid ha aggravato questa fase già precaria. L'intero sistema sanitario nazionale e regionale nei mesi di marzo, aprile e maggio è stato tutto piegato nel rispondere essenzialmente alle emergenze. In questo periodo si sono accumulate anche nella Bat diverse migliaia di prestazioni sospese», scrivono i vertici di Cgil, Cisl e Uil, delle categorie dei pensionati e del pubblico impiego in una lettera indirizzata al Dg e per conoscenza al Prefetto della Bat.
«Confrontarsi per ragionare sui mali veri e riprogrammare tutto ciò che è stato bloccato in questa fase era un dovere ed un obbligo verso tanti cittadini, soprattutto anziani, che hanno sofferto in silenzio in questi mesi. Ma la Asl Bat è apparsa sorda a tali sollecitazioni. Non riesce a cogliere la fase che stiamo attraversando e non riesce ad andare oltre i tagli dei nastri. La medicina territoriale va rafforzata. Abbiamo una popolazione che per oltre il 40% ha problemi cronici. Non sono sopportabili tempi così lunghi per affrontare problemi che necessitano risposte immediate».
Per tale ragione Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie dei pensionati e della Funzione Pubblica promuovono una manifestazione che si terrà davanti alla sede della Asl Bat ad Andria il prossimo 30 luglio alle ore 10.00.