Eventi e cultura
"Portrait of a Gender": all’Hub Lab si parla di trasformazioni con Francesca De Chirico
Domenica 22 ottobre il vernissage fotografico a cura di Francesco Confalone. Le foto
Andria - giovedì 26 ottobre 2017
7.35
Il ritratto di un giovane corpo in metamorfosi alla ricerca della propria dimensione. Una giovane anima che, dopo un percorso di vent'anni, con coraggio afferma "io sono questa". È la storia di Nicole, giovane transgender, raccontata dalle immagini di "Portrait of a Gender", un progetto fotografico di Francesca De Chirico, diplomata presso la scuola di formazione e ricerca fotografica F.Project, ospitata domenica 22 ottobre dal laboratorio urbano Hub Lab.
«In un periodo storico in cui l'elevata saturazione di immagini fotografiche riduce l'interesse per appuntamenti fotografici, - afferma la giovane fotografa, - è stato un onore, oltre che una sorpresa, condividere un lavoro delicato con un pubblico così ampio.
Ho presentato la storia di Nicole partendo dall'inizio, presentando quindi le poche fotografie d'archivio del suo album di famiglia rimaste illese da un episodio poco felice. Il risultato dell'esposizione é un puzzle della vita di Nicole che procede non in maniera cronologica, ma tramite associazioni di concetti, attraverso uno stile fotografico eterogeneo che lascia spazio ad immagini-chiave completamente costruite ed altre di reportage. Il modo più semplice per avvicinare il pubblico, introdurlo nella storia e indurlo a porsi delle domande è stato raccontare alcuni episodi di retroscena durante il percorso di cui sono stata testimone», conclude l'autrice.
Per rafforzare l'idea del lungo processo di sviluppo della storia, nonché un piccolo assaggio di backstage, Francesca ha messo in mostra anche il suo diario di bordo, in cui sono state appuntate conversazioni avute con Nicole e ricerche sul tema.
Ad introdurre Francesca de Chirico con una piccola biografia e i temi principali del progetto è stato l'andriese Francesco Confalone, diplomato presso la stessa F.Project e curatore della mostra. «Questo primo appuntamento fotografico è stato realizzato con la voglia di porre in luce giovani autori e diffondere un linguaggio fotografico fresco e contemporaneo. Ho scelto di proporre al pubblico il lavoro di Francesca per la sua capacità di porre domande e innescare riflessioni grazie alla complessa materia trattata, nonché per la delicatezza nella traduzione fotografica di un tema sensibile e complesso».
Con un successo inaspettato, l'incontro è stato solo il primo passo di un fermento culturale di tipo fotografico, che si propone di ospitare tra le mura dell'Hub Lab un autore differente ogni mese.
«In un periodo storico in cui l'elevata saturazione di immagini fotografiche riduce l'interesse per appuntamenti fotografici, - afferma la giovane fotografa, - è stato un onore, oltre che una sorpresa, condividere un lavoro delicato con un pubblico così ampio.
Ho presentato la storia di Nicole partendo dall'inizio, presentando quindi le poche fotografie d'archivio del suo album di famiglia rimaste illese da un episodio poco felice. Il risultato dell'esposizione é un puzzle della vita di Nicole che procede non in maniera cronologica, ma tramite associazioni di concetti, attraverso uno stile fotografico eterogeneo che lascia spazio ad immagini-chiave completamente costruite ed altre di reportage. Il modo più semplice per avvicinare il pubblico, introdurlo nella storia e indurlo a porsi delle domande è stato raccontare alcuni episodi di retroscena durante il percorso di cui sono stata testimone», conclude l'autrice.
Per rafforzare l'idea del lungo processo di sviluppo della storia, nonché un piccolo assaggio di backstage, Francesca ha messo in mostra anche il suo diario di bordo, in cui sono state appuntate conversazioni avute con Nicole e ricerche sul tema.
Ad introdurre Francesca de Chirico con una piccola biografia e i temi principali del progetto è stato l'andriese Francesco Confalone, diplomato presso la stessa F.Project e curatore della mostra. «Questo primo appuntamento fotografico è stato realizzato con la voglia di porre in luce giovani autori e diffondere un linguaggio fotografico fresco e contemporaneo. Ho scelto di proporre al pubblico il lavoro di Francesca per la sua capacità di porre domande e innescare riflessioni grazie alla complessa materia trattata, nonché per la delicatezza nella traduzione fotografica di un tema sensibile e complesso».
Con un successo inaspettato, l'incontro è stato solo il primo passo di un fermento culturale di tipo fotografico, che si propone di ospitare tra le mura dell'Hub Lab un autore differente ogni mese.