Enti locali
Polizia locale: equiparata alle altre forze di polizia
Accolta la petizione dal Parlamento europeo, storico risultato ottenuto dal Csa
Andria - giovedì 30 novembre 2017
9.55
La Coordinatrice Aziendale e Territoriale CSA Avv. Raffaella Scamarcio e il Segretario Regionale CSA Puglia Dott. Sebastiano Zonno hanno il piacere di annunciare pubblicamente le risultanze dell'azione svolta dal Dipartimento di Polizia Locale CSA a Bruxelles, per il riconoscimento di quei diritti che ormai da troppi anni il CSA stava rivendicando in favore della polizia locale.
Si tratta di un successo grandioso oltre che di una conquista epocale senza precedenti per la categoria predetta, che ha visto il 28.11.2017 u.s. l'accoglimento da parte del Parlamento Europeo della Petizione presentata l'anno scorso 2016 dai Rappresentanti del Dipartimento della Polizia Locale CSA, i quali hanno saputo dare rilievo, in maniera eccellente, alle problematiche degli agenti di polizia municipale, denunciate negli ultimi scioperi proclamati dal CSA.
L'Unione europea si è schierata quindi dalla parte delle polizie municipali italiane nella loro richiesta di equiparazione, in termini di diritti, tutele e formazione, alle altre forze di polizia presenti sul territorio. Nei prossimi giorni la commissione Petizioni del Parlamento europeo invierà una lettera alle autorità italiane per chiedere di porre rimedio alla "discrepanza" di trattamento attualmente esistente fra le forze dell'ordine nel nostro Paese.
Il Dipartimento CSA di polizia locale, organizzazione a cui aderiscono circa 60mila agenti, nella sua petizione, ha denunciato "la discriminazione, sul piano organizzativo e remunerativo, esistente in Italia" fra la polizia di Stato e gli agenti municipali. Pur riconoscendo che la materia è di competenza esclusivamente nazionale, la Commissione dell' Unione Europea, in un documento inviato all'Europarlamento, ha riconosciuto che le forze di polizia locali possono svolgere "un ruolo fondamentale" nella condivisione delle informazioni e che potrebbero essere partner importanti nella lotta alla radicalizzazione e al terrorismo, ma perché questo accada, occorre riconoscere a questa categoria gli stessi diritti e le stesse tutele delle altre forze di polizia presenti sul territorio dello Stato Italiano.
Grazie a tutto ciò, oggi assistiamo all'apertura di un nuovo orizzonte, preludio di un futuro che potrà finalmente e definitivamente portare la categoria ad avere gli stessi diritti delle altre Forze di Polizia.
Si tratta di un successo grandioso oltre che di una conquista epocale senza precedenti per la categoria predetta, che ha visto il 28.11.2017 u.s. l'accoglimento da parte del Parlamento Europeo della Petizione presentata l'anno scorso 2016 dai Rappresentanti del Dipartimento della Polizia Locale CSA, i quali hanno saputo dare rilievo, in maniera eccellente, alle problematiche degli agenti di polizia municipale, denunciate negli ultimi scioperi proclamati dal CSA.
L'Unione europea si è schierata quindi dalla parte delle polizie municipali italiane nella loro richiesta di equiparazione, in termini di diritti, tutele e formazione, alle altre forze di polizia presenti sul territorio. Nei prossimi giorni la commissione Petizioni del Parlamento europeo invierà una lettera alle autorità italiane per chiedere di porre rimedio alla "discrepanza" di trattamento attualmente esistente fra le forze dell'ordine nel nostro Paese.
Il Dipartimento CSA di polizia locale, organizzazione a cui aderiscono circa 60mila agenti, nella sua petizione, ha denunciato "la discriminazione, sul piano organizzativo e remunerativo, esistente in Italia" fra la polizia di Stato e gli agenti municipali. Pur riconoscendo che la materia è di competenza esclusivamente nazionale, la Commissione dell' Unione Europea, in un documento inviato all'Europarlamento, ha riconosciuto che le forze di polizia locali possono svolgere "un ruolo fondamentale" nella condivisione delle informazioni e che potrebbero essere partner importanti nella lotta alla radicalizzazione e al terrorismo, ma perché questo accada, occorre riconoscere a questa categoria gli stessi diritti e le stesse tutele delle altre forze di polizia presenti sul territorio dello Stato Italiano.
Grazie a tutto ciò, oggi assistiamo all'apertura di un nuovo orizzonte, preludio di un futuro che potrà finalmente e definitivamente portare la categoria ad avere gli stessi diritti delle altre Forze di Polizia.