Associazioni
Polisportiva Andria: «L'unica soluzione proposta dall'Amministrazione comunale è il ritorno al passato»
Oggi pomeriggio le associazioni firmatarie della nota si riuniranno per una protesta in Piazza XXIV Maggio
Andria - venerdì 7 ottobre 2022
12.48
Riceviamo e pubblichiamo una nota delle associazioni APS Fidelis Andria Handball, Audax Volley Andria, Pallacanestro Andria, Ritmica Andria Centro Sport, San Valentino Volley, Polisportiva Gymnica Sveva ASD aderenti alla Polisportiva Città di Andria, in risposta alla conferenza stampa del sindaco sulla gestione delle strutture sportive.
«La Polisportiva Città di Andria nasce riunendo i 9 soggetti che a settembre 2021 risultano utilizzatori degli impianti, in realtà i soggetti erano 10, ma una ASD decide autonomamente di non farne parte, un'altra decade per statuto della Polisportiva a settembre 2022. Evidentemente di queste nessuno si occupa. Cosa succede? La convenzione prevede scadenza al 30 giugno 2022 senza possibilità di rinnovo. Prima del termine riceviamo da parte dell'amministrazione diverse dimostrazioni di apprezzamento per l'operato svolto. In realtà era già noto da tempo all'Amministrazione di atteggiamenti e pratiche ostative al buon funzionamento della Polisportiva da parte solo ed esclusivamente di un'associazione, quella successivamente radiata. Cosa cambia? Cambia che, dopo nostra richiesta esplicita di chiarimenti in vista del proseguo dell'attività, anche in previsione degli Europei under 21 di pallavolo femminile previsti a luglio 2022 ad Andria, il 30 giugno il Dirigente del Settore ci invia nota di proroga della convenzione in scadenza, nelle more di una stipula di una nuova convenzione.
Cosa succede? Succede che la Polisportiva con decisione unanime in sede di Consiglio Direttivo del 29 maggio 2022 e con successiva ratifica a maggioranza in sede di Assemblea dei Soci del 27 settembre 2022, applica come da statuto, regolarmente approvato in sede di firma della Convenzione, la radiazione di un socio. Le due associazioni che in sede assembleare votano contro il provvedimento di radiazione, dichiarano in più occasioni di condividerne le motivazioni, ma di non volersi opporre al diktat della Sindaca, già preannunciato, di revoca della convenzione in caso di radiazione di un socio. E quindi? Quindi noi chiediamo come si possa imporre di gestire degli impianti con condizioni che, per varie ragioni, anche gravi e motivate, possono variare? Il soggetto giuridico denominato Polisportiva rimane in piedi a tutti gli effetti! E se un socio si macchia di responsabilità penali cosa succede? Si va avanti comunque tutti insieme? Dunque l'unica soluzione proposta dall'amministrazione è il ritorno al passato.
Ad oggi non ci risultano altre proposte. Un passato fatto di tariffe, orarie e per gare, spropositate, per strutture con gravi carenze funzionali, come l'assenza di riscaldamento e acqua calda, infiltrazioni di acqua piovana dal soffitto e dai muri, fari non funzionanti da mesi e tanto altro, di un regolamento comunale per l'assegnazione degli spazi non applicabile per mancanza dei criteri necessari e quindi interpretabile ad personam. Le conseguenze sarebbero gravissime. Le attività sportive delle cinque associazioni della Polisportiva che protestano contro il provvedimento di revoca, si fermerebbero del tutto. 400 bambini e ragazzi regolarmente tesserati presso ogni associazione non avrebbero più un riferimento per la propria attività. Gli impianti sportivi appartengono ai cittadini e l'amministrazione deve garantire piena fruibilità per tutti al pari delle scuole. Ecco contro cosa protestiamo!
Però siamo noi ora a pretendere di sapere chi sono i "capetti" molto inetti ai quali ci si riferisce nella nota di questa mattina. Ci piacerebbe conoscere nomi e cognomi dei "capetti" perché a questo punto non dovrebbero più essere gli interessati a rispondere, ma la cittadinanza stessa che da anni gli affida i propri figli. Appuntamento oggi alle 18:00 in Piazza XXIV Maggio! La nostra protesta non si ferma!».
«La Polisportiva Città di Andria nasce riunendo i 9 soggetti che a settembre 2021 risultano utilizzatori degli impianti, in realtà i soggetti erano 10, ma una ASD decide autonomamente di non farne parte, un'altra decade per statuto della Polisportiva a settembre 2022. Evidentemente di queste nessuno si occupa. Cosa succede? La convenzione prevede scadenza al 30 giugno 2022 senza possibilità di rinnovo. Prima del termine riceviamo da parte dell'amministrazione diverse dimostrazioni di apprezzamento per l'operato svolto. In realtà era già noto da tempo all'Amministrazione di atteggiamenti e pratiche ostative al buon funzionamento della Polisportiva da parte solo ed esclusivamente di un'associazione, quella successivamente radiata. Cosa cambia? Cambia che, dopo nostra richiesta esplicita di chiarimenti in vista del proseguo dell'attività, anche in previsione degli Europei under 21 di pallavolo femminile previsti a luglio 2022 ad Andria, il 30 giugno il Dirigente del Settore ci invia nota di proroga della convenzione in scadenza, nelle more di una stipula di una nuova convenzione.
Cosa succede? Succede che la Polisportiva con decisione unanime in sede di Consiglio Direttivo del 29 maggio 2022 e con successiva ratifica a maggioranza in sede di Assemblea dei Soci del 27 settembre 2022, applica come da statuto, regolarmente approvato in sede di firma della Convenzione, la radiazione di un socio. Le due associazioni che in sede assembleare votano contro il provvedimento di radiazione, dichiarano in più occasioni di condividerne le motivazioni, ma di non volersi opporre al diktat della Sindaca, già preannunciato, di revoca della convenzione in caso di radiazione di un socio. E quindi? Quindi noi chiediamo come si possa imporre di gestire degli impianti con condizioni che, per varie ragioni, anche gravi e motivate, possono variare? Il soggetto giuridico denominato Polisportiva rimane in piedi a tutti gli effetti! E se un socio si macchia di responsabilità penali cosa succede? Si va avanti comunque tutti insieme? Dunque l'unica soluzione proposta dall'amministrazione è il ritorno al passato.
Ad oggi non ci risultano altre proposte. Un passato fatto di tariffe, orarie e per gare, spropositate, per strutture con gravi carenze funzionali, come l'assenza di riscaldamento e acqua calda, infiltrazioni di acqua piovana dal soffitto e dai muri, fari non funzionanti da mesi e tanto altro, di un regolamento comunale per l'assegnazione degli spazi non applicabile per mancanza dei criteri necessari e quindi interpretabile ad personam. Le conseguenze sarebbero gravissime. Le attività sportive delle cinque associazioni della Polisportiva che protestano contro il provvedimento di revoca, si fermerebbero del tutto. 400 bambini e ragazzi regolarmente tesserati presso ogni associazione non avrebbero più un riferimento per la propria attività. Gli impianti sportivi appartengono ai cittadini e l'amministrazione deve garantire piena fruibilità per tutti al pari delle scuole. Ecco contro cosa protestiamo!
Però siamo noi ora a pretendere di sapere chi sono i "capetti" molto inetti ai quali ci si riferisce nella nota di questa mattina. Ci piacerebbe conoscere nomi e cognomi dei "capetti" perché a questo punto non dovrebbero più essere gli interessati a rispondere, ma la cittadinanza stessa che da anni gli affida i propri figli. Appuntamento oggi alle 18:00 in Piazza XXIV Maggio! La nostra protesta non si ferma!».