Pina Marmo
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Poliambulatorio, Pina Marmo: "Ribaltati orientamenti precedente Dg Asl"  

"Rilevare un capannone per destinarlo a struttura sanitaria mi sembra una soluzione accomodante"

Sulla delibera del Consiglio Comunale che consente la variazione di destinazione d'uso di un capannone in Via Barletta per farne sede del Poliambulatorio dell'Asl, attualmente in via Boccaccio, interviene Pina Marmo, per alcuni mesi nei primi anni '90 sindaco di Andria e già vice-presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia all'epoca della prima presidenza Vendola: «Gli orientamenti della precedente Direzione Generale Asl sulla localizzazione del Poliambulatorio - dichiara Pina Marmo - sono stati completamente ribaltati. Non conosco le motivazioni che hanno determinato le scelte dell'attuale Direzione Generale nell'individuare il capannone su Via Barletta per ubicare il Poliambulatorio di Andria, ma mi pare che non abbiano tenuto conto degli indirizzi già espressi e che prevedevano l'utilizzo di immobili di proprietà della ASL in zona Cisternone - Via Caste del Monte per i quali erano anche state individuate le risorse per la ristrutturazione. Tra l'altro, in tal modo, si sarebbero osservate anche le direttive generali del Piano Regionale della Salute che prevedono la fruibilità delle strutture in piena sicurezza per cittadini, in aree facilmente raggiungibili e condizioni ambientali di massima salubrità».

«C'è poi, - continua Pina Marmo - la considerazione non secondaria riguardante i costi che finiranno per gravare sulla collettività sia per sostenere l'elevato canone di fitto sia per adeguare il capannone a struttura sanitaria. Una struttura sanitaria che necessariamente dovrà essere di eccellenza se non si vorranno pazienti che oltre al danno subiscano pure la beffa».

«Penso che ancora una volta, - sottolinea Pina Marmo - la politica, avallando tali scelte, si sia dimostrata miope, poco creativa e incapace di guadare al futuro permettendo di collocare il Poliambulatorio in una zona super trafficata e,quindi, sottoposta ad elevato inquinamento atmosferico e sonoro, senza spazi per il parcheggio delle automobili dei pazienti e insicura per i pedoni».

«Rilevare un capannone per destinarlo a struttura sanitaria o a scuola, mi sembra - conclude Marmo - una soluzione un tantino accomodante. Credo sia preferibile, invece, pensare a una edilizia sanitaria e scolastica di qualità, facilmente fruibile, eco sostenibile e dotata di servizi utili ai cittadini. Mi chiedo, perché da quelle prime indicazioni della Direzione Generale Asl si è perso troppo tempo in contrapposizioni sterili? É una storia che si ripete troppo spesso nella politica andriese come fu per la disputa tra chi voleva la costruzione del nuovo ospedale e chi, invece, sosteneva la ristrutturazione e l'ampliamento del vecchio nosocomio in pieno centro città. Oggi ne paghiamo le conseguenze. Di positivo c'è che nella stessa serata il Consiglio Comunale ha deliberato la localizzazione del nuovo ospedale in zona Macchie di Rose. L'auspicio è che, questa volta, si realizzi in tempi brevi».
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