Vita di città
PNRR e Fondi Europei, ad Andria nuove idee progettuali di associazioni e imprese
Ieri sera un convegno sul tema organizzato dall'ex amministratore Vincenzo Caldarone nel chiostro di San Francesco
Andria - mercoledì 13 aprile 2022
9.52
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, meglio conosciuto come PNRR, è un'occasione per aprire le porte al futuro mettendo in rete istituzioni, associazioni e mondo imprenditoriale. Se n'eparlato ieri sera in un convegno organizzato dall'ex sindaco di Andria Vincenzo Caldarone e da "Futura-Rete Civica Popolare" con l'obiettivo di partire dalle idee di imprese e partner sociali per trasformarle in azioni e investimenti. L'incontro si è svolto nella sala conferenze del chiostro di San Francesco con la partecipazione di alcuni rappresentanti istituzionali: Cesare Troia, Assessore alle Radici del Comune di Andria; Donata Di Meo, Delegata Amministrazione Provinciale PNRR; Massimo Cassano, Direttore Agenzia regionale del Lavoro.
Un appuntamento utile per presentare alcune proposte di associazioni e imprenditori locali da attuare tramite il PNRR e i Fondi Europei. Il primo intervento è stato dell'avv. Francesca Magliano, presidente onoraria e fondatrice dell'associazione "Le Amiche per le Amiche": «Il nostro sodalizio nasce otto anni fa con l'idea di iniziare a guardare il mondo non più con la voce e le orecchie degli uomini ma con i sentimenti delle donne, per esprimere tutte le potenzialità che abbiamo senza sentirci solo mamme o mogli, ma semplicemente noi stesse. Le Amiche hanno iniziato a captare questo bisogno delle donne di fare impresa ed essere professioniste: in questi anni abbiamo lavorato tanto, e gli ostacoli non sono mancati. Importante per la nostra associazione è la Casa per le Amiche, che non rappresenta solo un luogo fisico ma un network di promozione e solidarietà al femminile presente anche a Molfetta, Barletta e Bisceglie. È concepito come un hub sociale e culturale dove possono nascere idee significative. Stiamo pensando di offrire tutti quei servizi di cui la donna ha bisogno anche considerando la sfida difficilissima del terzo millennio nel conciliare lavoro e famiglia). Inoltre, puntiamo a una formazione completa soprattutto sulla tecnologia, istruendo non solo le nuove leve ma anche le adulte».
Restando nel mondo associazionistico, si è parlato anche di una realtà che riunisce le imprese della zona PIP, rappresentata da Tonia Lomuscio: «Abbiamo un'area molto estesa ma poco sviluppata negli ultimi dieci anni, quindi ci siamo messi in moto non solo per risolvere alcune problematiche con l'ente comunale ma anche per pensare a nuove progettualità al fine di valorizzare la zona. Ad esempio, risulterebbe utile la presenza di asili e scuole ma anche servizi come banche e uffici postali, utenze a cui dover attingere senza la necessità di doversi spostare. Nella zona PIP si potrebbe pensare anche a un servizio di trasporto pubblico, dal momento che i furti di auto sono frequenti e per questo motivo i cittadini preferiscono spostarsi a piedi o in bici. Vogliamo creare delle comunità energetiche partendo dal piccolo consumatore fino alle aziende che scelgono di usare impianti fotovoltaici: in questo modo avremmo un'economia solidale e pulita». Altra associazione in campo è la ONLUS "Amici per la Vita", rappresentata da Felice Gemiti, che sta lavorando per un progetto di trasformazione del materiale organico in filati: «Lavoriamo - ha spiegato Gemiti - per individuare progetti da realizzare in base alle necessità del territorio. Gli imprenditori sono lungimiranti, ma per raggiungere un obiettivo servono strategie precise».
Tra le finalità principali del PNRR figurano lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione. In questo senso l'intervento di Antonio Campana, esperto in formazione professionale, ha sottolineato i vantaggi dell'e-learning per «accorciare le distanze e abbattere i tempi. Le tecnologie non sostituiscono la forza lavoro, ma performano la produttività. Il futuro siamo noi, che decidiamo quale strada intraprendere per il nostro paese: se facciamo rete possiamo raggiungere traguardi inaspettati». Concetto ribadito anche da Flavio Troia, esperto di economia digitale e amministratore delegato di una società che si occupa di software: «Quando si parla del digitale, significa che c'è la volontà di cambiare e rivoluzionare. Fare rete e sinergia è necessario per poter diventare più forti, ma questo concetto spesso non è ben visto nel nostro territorio».
Non mancano anche le proposte progettuali per il mondo agricolo: a parlarne sono stati Elia Pellegrino, presidente nazionale di AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) e un rappresentante in luogo di Riccardo Cassetta, presidente di Confindustria Bat. Due idee in particolare: un grande impianto che possa garantire la produzione di biometano sostenibile a chilometro zero e un impianto per lo stoccaggio di olio che garantisca il mantenimento degli standard ambientali.
Un appuntamento utile per presentare alcune proposte di associazioni e imprenditori locali da attuare tramite il PNRR e i Fondi Europei. Il primo intervento è stato dell'avv. Francesca Magliano, presidente onoraria e fondatrice dell'associazione "Le Amiche per le Amiche": «Il nostro sodalizio nasce otto anni fa con l'idea di iniziare a guardare il mondo non più con la voce e le orecchie degli uomini ma con i sentimenti delle donne, per esprimere tutte le potenzialità che abbiamo senza sentirci solo mamme o mogli, ma semplicemente noi stesse. Le Amiche hanno iniziato a captare questo bisogno delle donne di fare impresa ed essere professioniste: in questi anni abbiamo lavorato tanto, e gli ostacoli non sono mancati. Importante per la nostra associazione è la Casa per le Amiche, che non rappresenta solo un luogo fisico ma un network di promozione e solidarietà al femminile presente anche a Molfetta, Barletta e Bisceglie. È concepito come un hub sociale e culturale dove possono nascere idee significative. Stiamo pensando di offrire tutti quei servizi di cui la donna ha bisogno anche considerando la sfida difficilissima del terzo millennio nel conciliare lavoro e famiglia). Inoltre, puntiamo a una formazione completa soprattutto sulla tecnologia, istruendo non solo le nuove leve ma anche le adulte».
Restando nel mondo associazionistico, si è parlato anche di una realtà che riunisce le imprese della zona PIP, rappresentata da Tonia Lomuscio: «Abbiamo un'area molto estesa ma poco sviluppata negli ultimi dieci anni, quindi ci siamo messi in moto non solo per risolvere alcune problematiche con l'ente comunale ma anche per pensare a nuove progettualità al fine di valorizzare la zona. Ad esempio, risulterebbe utile la presenza di asili e scuole ma anche servizi come banche e uffici postali, utenze a cui dover attingere senza la necessità di doversi spostare. Nella zona PIP si potrebbe pensare anche a un servizio di trasporto pubblico, dal momento che i furti di auto sono frequenti e per questo motivo i cittadini preferiscono spostarsi a piedi o in bici. Vogliamo creare delle comunità energetiche partendo dal piccolo consumatore fino alle aziende che scelgono di usare impianti fotovoltaici: in questo modo avremmo un'economia solidale e pulita». Altra associazione in campo è la ONLUS "Amici per la Vita", rappresentata da Felice Gemiti, che sta lavorando per un progetto di trasformazione del materiale organico in filati: «Lavoriamo - ha spiegato Gemiti - per individuare progetti da realizzare in base alle necessità del territorio. Gli imprenditori sono lungimiranti, ma per raggiungere un obiettivo servono strategie precise».
Tra le finalità principali del PNRR figurano lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione. In questo senso l'intervento di Antonio Campana, esperto in formazione professionale, ha sottolineato i vantaggi dell'e-learning per «accorciare le distanze e abbattere i tempi. Le tecnologie non sostituiscono la forza lavoro, ma performano la produttività. Il futuro siamo noi, che decidiamo quale strada intraprendere per il nostro paese: se facciamo rete possiamo raggiungere traguardi inaspettati». Concetto ribadito anche da Flavio Troia, esperto di economia digitale e amministratore delegato di una società che si occupa di software: «Quando si parla del digitale, significa che c'è la volontà di cambiare e rivoluzionare. Fare rete e sinergia è necessario per poter diventare più forti, ma questo concetto spesso non è ben visto nel nostro territorio».
Non mancano anche le proposte progettuali per il mondo agricolo: a parlarne sono stati Elia Pellegrino, presidente nazionale di AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari) e un rappresentante in luogo di Riccardo Cassetta, presidente di Confindustria Bat. Due idee in particolare: un grande impianto che possa garantire la produzione di biometano sostenibile a chilometro zero e un impianto per lo stoccaggio di olio che garantisca il mantenimento degli standard ambientali.