Vita di città
Piccolo Falco pellegrino recuperato nel centro storico di Andria
Provvidenziale l'intervento di una residente, di alcuni cacciatori e dei volontari di FareAmbiente
Andria - mercoledì 17 luglio 2024
4.34
Non poteva esserci miglior epilogo per la vicenda che ieri pomeriggio ha portato al salvataggio di un piccolo Falco pellegrino, compiuto nel centro storico di Andria.
Una lieta storia che conferma il fatto di come molte parti dei nostri centri urbani, sono abitati ormai da specie di animali che riteniamo essere presenti in habitat naturali come le aree rurali, come la vicina Murgia. Ebbene ieri pomeriggio, martedì 16 luglio, intorno alle ore 17,30 nei pressi di piazza Duomo, una donna avvertiva alcuni cacciatori presenti per una riunione (felice coincidenza) all'interno del circolo della "Comunità dei Braccianti", che un piccolo volatile era caduto da un nido situato da qualche terrazzo della zona.
E' bastato per questi cacciatori dare un'occhiata al piccolo volatile per accorgersi che si trattava di un esemplare di Falco pellegrino, la cui mamma aveva deciso di nidificare in una zona tranquilla del centro storico, piuttosto che in campagna. Riccardo Sgaramella, Salvatore Cannone e Carlo Alicino, storici esponenti del mondo venatorio andriese, riconoscendo questo piccolo ma vivace esemplare, hanno provveduto non solo a recuperarlo ma a metterlo in salvo per poi consegnarlo ai volontari di FareAmbiente, nel frattempo avvertiti del fortunoso ritrovamento e che adesso provvederanno a trasportare il rapace al cento recupero volatili di Bitetto.
Una coincidenza non proprio inusuale per i nostri cacciatori quella del recupero del falchetto, che una volta tanto sono intervenuti a difesa dell'ambiente in area urbana, piuttosto che in campagna dov'è il loro teatro naturale. Il salvataggio della piccola fauna è infatti un'attività che regolarmente viene effettuata durante l'attività venatoria, come anche la pulizia di aree a verde da rifiuti di ogni tipo, come avviene periodicamente nelle campagne di Andria. Località quali Sant'Agostino, Cocevola, Abbondanza, sono battute dai cacciatori per la raccolta di rifiuti abbandonati dai soliti imbecilli, come dimostrano i capienti bustoni ricolmi che ogni volta si registrano al termine di questi interventi.
Una lieta storia che conferma il fatto di come molte parti dei nostri centri urbani, sono abitati ormai da specie di animali che riteniamo essere presenti in habitat naturali come le aree rurali, come la vicina Murgia. Ebbene ieri pomeriggio, martedì 16 luglio, intorno alle ore 17,30 nei pressi di piazza Duomo, una donna avvertiva alcuni cacciatori presenti per una riunione (felice coincidenza) all'interno del circolo della "Comunità dei Braccianti", che un piccolo volatile era caduto da un nido situato da qualche terrazzo della zona.
E' bastato per questi cacciatori dare un'occhiata al piccolo volatile per accorgersi che si trattava di un esemplare di Falco pellegrino, la cui mamma aveva deciso di nidificare in una zona tranquilla del centro storico, piuttosto che in campagna. Riccardo Sgaramella, Salvatore Cannone e Carlo Alicino, storici esponenti del mondo venatorio andriese, riconoscendo questo piccolo ma vivace esemplare, hanno provveduto non solo a recuperarlo ma a metterlo in salvo per poi consegnarlo ai volontari di FareAmbiente, nel frattempo avvertiti del fortunoso ritrovamento e che adesso provvederanno a trasportare il rapace al cento recupero volatili di Bitetto.
Una coincidenza non proprio inusuale per i nostri cacciatori quella del recupero del falchetto, che una volta tanto sono intervenuti a difesa dell'ambiente in area urbana, piuttosto che in campagna dov'è il loro teatro naturale. Il salvataggio della piccola fauna è infatti un'attività che regolarmente viene effettuata durante l'attività venatoria, come anche la pulizia di aree a verde da rifiuti di ogni tipo, come avviene periodicamente nelle campagne di Andria. Località quali Sant'Agostino, Cocevola, Abbondanza, sono battute dai cacciatori per la raccolta di rifiuti abbandonati dai soliti imbecilli, come dimostrano i capienti bustoni ricolmi che ogni volta si registrano al termine di questi interventi.