Cronaca
Piazza Santa Maria Vetere: "abbattuta" una colonnina del bike sharing
Atto vandalico ai danni di un servizio sospeso in attesa di ripartenza
Andria - mercoledì 9 dicembre 2015
10.28
E' da qualche giorno che una delle colonnine del bike sharing della Città di Andria, in Piazza Santa Maria Vetere, è stata letteralmente "abbattuta" ed è in bilico con pericolosità per i pedoni ma soprattutto per i bambini che spesso giocano in quel luogo. Le numerose segnalazioni successivamente verificate, riportano all'attenzione dell'opinione pubblica il tema del bike sharing e del servizio di scambio biciclette sospeso nella città di Andria dal novembre 2014. Già lo stesso Assessore ai Lavori Pubblici, Rosangela Laera, ha avuto modo di spiegare, durante un'interpellanza delle opposizioni nel consiglio comunale del 17 novembre scorso, che il servizio ripartirà nei prossimi giorni e che nei mesi scorsi è stata espletata una gara per l'acquisto di 50 biciclette in comodato d'uso e con un'assicurazione che ne assicurerà la sostituzione in caso di furto.
Ma, aldilà delle nuove bici, il sistema ha dato i suoi frutti sperati soprattutto nella prima fase di attivazione, nel gennaio del 2011, con circa mille tessere sottoscritte ed un'inevitabile aumento del numero di biciclette anche private in città. Una idea positiva, non costata praticamente nulla nella fase iniziale alle casse comunali, e che ha dato una spinta decisiva nell'immagine collettiva dell'utilizzo della bici. Tutto bene, poi, tuttavia, ci si è ritrovati a dover riparare i continui danni alle postazioni ed alle bici che, in molti casi, sono state rubate completamente. Il sistema ha visto una sostanziale e rapida riduzione delle tessere rinnovate e sottoscritte e l'utilizzo è lentamente scemato sino alla totale sospensione di un anno fa. Ora le nuove biciclette sono state acquistate in comodato d'uso ed il servizio è stato rinnovato per 8 mesi e nei prossimi giorni le bici saranno nuovamente rimesse in circolo. Ma il servizio, che costa circa 60mila euro annui alla collettività, probabilmente va ripensato proprio dalle fondamenta soprattutto perchè l'ultimo danneggiamento in ordine di tempo, non fa presagire nulla di buono per il futuro e per le nuove bici che saranno rimesse in circolo.
Ma, aldilà delle nuove bici, il sistema ha dato i suoi frutti sperati soprattutto nella prima fase di attivazione, nel gennaio del 2011, con circa mille tessere sottoscritte ed un'inevitabile aumento del numero di biciclette anche private in città. Una idea positiva, non costata praticamente nulla nella fase iniziale alle casse comunali, e che ha dato una spinta decisiva nell'immagine collettiva dell'utilizzo della bici. Tutto bene, poi, tuttavia, ci si è ritrovati a dover riparare i continui danni alle postazioni ed alle bici che, in molti casi, sono state rubate completamente. Il sistema ha visto una sostanziale e rapida riduzione delle tessere rinnovate e sottoscritte e l'utilizzo è lentamente scemato sino alla totale sospensione di un anno fa. Ora le nuove biciclette sono state acquistate in comodato d'uso ed il servizio è stato rinnovato per 8 mesi e nei prossimi giorni le bici saranno nuovamente rimesse in circolo. Ma il servizio, che costa circa 60mila euro annui alla collettività, probabilmente va ripensato proprio dalle fondamenta soprattutto perchè l'ultimo danneggiamento in ordine di tempo, non fa presagire nulla di buono per il futuro e per le nuove bici che saranno rimesse in circolo.