
Vita di città
Piano di riequilibrio: scendono le indennità del Sindaco e degli amministratori
Il gettone di presenza dei consiglieri arriva a € 11,97 lordi mentre il Sindaco percepirà dal 2019 € 3.550,57 mensili
Andria - mercoledì 28 novembre 2018
11.19
Quello di ieri sera sarà uno dei consigli comunali più discussi nella storia politica del nostro più recente passato politico.
L'approvazione della c.d. "manovra lacrime e sangue", mutuando ancora una volta questo termine di churchilliana memoria, ovvero il Piano di Riequilibrio finanziario plurienniale, per altri il "dies irae" della collettività andriese, se ne parlerà diffusamente nei prossimi giorni.
Nella seduta fiume della massima assise comunale, partita ieri sera e conclusasi dopo quasi 10 ore all'alba di stamane, non potrà lasciare senza commenti la cittadinanza, per le ulteriori ripercussioni che ci saranno, oltre a quelle notorie già avvenute come la mensa scolastica.
Tralasciando per il momento il "famigerato" Piano di Riequilibrio finanziario plurienniale, sono stati ieri sera anche approvati, sia la ratifica della Variazione al bilancio di previsione finanziario 2018/2020 e successivamente, con una vibrata ed accesa discussione tra gli opposti schieramenti ed all'interno della stessa maggioranza di centro destra, la riduzione dell'indennità di funzione del Presidente del Consiglio Comunale e dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali.
Per il gettone di presenza che i consiglieri comunali percepiscono ogni seduta di consiglio comunale e di commissione, dal prossimo anno questo scenderà ad euro 11,97 (lordo) mentre l'indennità del Presidente del Consiglio comunale passa da euro 2.840,00, con la riduzione del 25%, ad euro 2.130,34. Per dovere di cronaca va aggiunto che Marcello Fisfola, attuale Presidente del Consiglio comunale, circa la sua attuale indennità la percepisce a metà, essendo dipendente regionale e quindi calerà anch'essa del 25% rispetto ai 1.420 euro attuali.
Per quanto riguarda gli Assessori, ieri sono stati forniti anche i numeri della delibera di giunta comunale, con la quale qualche giorno fa l'esecutivo comunale ha deciso di ridurre l'indennità del Sindaco, che passa da 4.734,10 al 3.550,57 del prossimo anno, mentre anche per gli assessori il compenso calerà: da euro 2.840 questo sarà ridotto del 25%.
Proprio su questo aspetto si è incentrata una accesa polemica circa una proposta di riduzione del numero di assessori con le relative indennità, che il segretario generale Giuseppe Borgia, tirato per la "giacchetta", ha stabilito che poteva essere presentata nel corso della seduta di ieri sera. La discussione ha visto tra i protagonisti la consigliera Laura Di Pilato del gruppo Misto, il consigliere pentastellato Vincenzo Coratella che assieme al professor Sabino Fortunato del PD hanno più volte chiesto le dimissioni del Primo cittadino.
Ma è stata la tenacia del consigliere comunale azzurro, Antonio Nespoli a riuscire a far passare un indirizzo con il quale la Giunta comunale, dovrà esaminare la riduzione non solo del numero di assessori a 6 componenti, ma anche le relative indennità (quindi un ulteriore calo), che dal 2020 saranno ancora più drastiche.
L'approvazione della c.d. "manovra lacrime e sangue", mutuando ancora una volta questo termine di churchilliana memoria, ovvero il Piano di Riequilibrio finanziario plurienniale, per altri il "dies irae" della collettività andriese, se ne parlerà diffusamente nei prossimi giorni.
Nella seduta fiume della massima assise comunale, partita ieri sera e conclusasi dopo quasi 10 ore all'alba di stamane, non potrà lasciare senza commenti la cittadinanza, per le ulteriori ripercussioni che ci saranno, oltre a quelle notorie già avvenute come la mensa scolastica.
Tralasciando per il momento il "famigerato" Piano di Riequilibrio finanziario plurienniale, sono stati ieri sera anche approvati, sia la ratifica della Variazione al bilancio di previsione finanziario 2018/2020 e successivamente, con una vibrata ed accesa discussione tra gli opposti schieramenti ed all'interno della stessa maggioranza di centro destra, la riduzione dell'indennità di funzione del Presidente del Consiglio Comunale e dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali.
Per il gettone di presenza che i consiglieri comunali percepiscono ogni seduta di consiglio comunale e di commissione, dal prossimo anno questo scenderà ad euro 11,97 (lordo) mentre l'indennità del Presidente del Consiglio comunale passa da euro 2.840,00, con la riduzione del 25%, ad euro 2.130,34. Per dovere di cronaca va aggiunto che Marcello Fisfola, attuale Presidente del Consiglio comunale, circa la sua attuale indennità la percepisce a metà, essendo dipendente regionale e quindi calerà anch'essa del 25% rispetto ai 1.420 euro attuali.
Per quanto riguarda gli Assessori, ieri sono stati forniti anche i numeri della delibera di giunta comunale, con la quale qualche giorno fa l'esecutivo comunale ha deciso di ridurre l'indennità del Sindaco, che passa da 4.734,10 al 3.550,57 del prossimo anno, mentre anche per gli assessori il compenso calerà: da euro 2.840 questo sarà ridotto del 25%.
Proprio su questo aspetto si è incentrata una accesa polemica circa una proposta di riduzione del numero di assessori con le relative indennità, che il segretario generale Giuseppe Borgia, tirato per la "giacchetta", ha stabilito che poteva essere presentata nel corso della seduta di ieri sera. La discussione ha visto tra i protagonisti la consigliera Laura Di Pilato del gruppo Misto, il consigliere pentastellato Vincenzo Coratella che assieme al professor Sabino Fortunato del PD hanno più volte chiesto le dimissioni del Primo cittadino.
Ma è stata la tenacia del consigliere comunale azzurro, Antonio Nespoli a riuscire a far passare un indirizzo con il quale la Giunta comunale, dovrà esaminare la riduzione non solo del numero di assessori a 6 componenti, ma anche le relative indennità (quindi un ulteriore calo), che dal 2020 saranno ancora più drastiche.