Vita di città
Passaggio servizio raccolta rifiuti: preoccupazione tra i lavori non sindacalizzati
L'avvio del nuovo servizio dal parte della GIAL PLAST e SI.ECO. sta creando non pochi malumori tra i lavoratori dipendenti
Andria - giovedì 23 giugno 2022
10.12
Il passaggio del servizio di raccolta dei rifiuti ad Andria che dal 1° luglio non sarà più svolto dalla Sangalli bensì viene affidato al raggruppamento temporaneo d'imprese GIAL PLAST-SI.ECO, sta creando non poche preoccupazione tra i lavoratori dipendenti non sindacalizzati.
"Assistiamo ad una totale assenza da parte del comune di Andria e dei Sindacati su questo importante passaggio di servizio, intesa che dovrebbe tutelare non solo noi lavoratori, ma anche i cittadini e la stessa qualità del servizio. Non abbiamo ancora conosciuto un piano industriale da parte della subentrante azienda GIAL PLAS e SI. ECO e non sappiamo ancora se esiste un cantiere idoneo per ospitare mezzi e materiale, nella massima sicurezza. Siamo preoccupati perché abbiamo assistito di vicende aziendali, come i così detti "spezzatini del comparto", che hanno procurato solo licenziamenti e riduzioni di organici. In questi giorni ad esempio le aziende subentranti ci chiedono di comunicare i nostri dati personali, come ad esempio certificati penali e quant'altro, pur avendo essi stessi già da tempo, in possesso tali certificazioni . Perché accade questo? Anche questo modo di operare genera tensione ed insicurezza tra noi lavoratori, sindacalizzati e non".
"Assistiamo ad una totale assenza da parte del comune di Andria e dei Sindacati su questo importante passaggio di servizio, intesa che dovrebbe tutelare non solo noi lavoratori, ma anche i cittadini e la stessa qualità del servizio. Non abbiamo ancora conosciuto un piano industriale da parte della subentrante azienda GIAL PLAS e SI. ECO e non sappiamo ancora se esiste un cantiere idoneo per ospitare mezzi e materiale, nella massima sicurezza. Siamo preoccupati perché abbiamo assistito di vicende aziendali, come i così detti "spezzatini del comparto", che hanno procurato solo licenziamenti e riduzioni di organici. In questi giorni ad esempio le aziende subentranti ci chiedono di comunicare i nostri dati personali, come ad esempio certificati penali e quant'altro, pur avendo essi stessi già da tempo, in possesso tali certificazioni . Perché accade questo? Anche questo modo di operare genera tensione ed insicurezza tra noi lavoratori, sindacalizzati e non".