Politica
Partito Democratico, in 19 firmano un documento
«Stop a scelte lesionistiche, cambiare rotta subito»
Andria - martedì 16 giugno 2015
8.44
«Sono passate due settimane dalla debacle del centrosinistra andriese alle elezioni comunali, che hanno sancito il secondo mandato di Nicola Giorgino e della coalizione di centrodestra, e ancora tutto tace. Questa competizione elettorale avrebbe potuto avere esiti ben diversi, se come partito fossimo riusciti ad interpretare il malcontento dei cittadini verso l'amministrazione uscente e se avessimo sfruttato, non nella maniera timida con cui sono state affrontate, tematiche che in campagna elettorale altri hanno saputo usare meglio di noi». Sono 19 i firmatari, tra vecchi e nuovi iscritti, del Partito Democratico che rilanciano la necessità di un cambio di visione della formazione politica di centrosinistra che, all'ultima tornata elettorale, ha conquistato poco meno del 10% dei consensi ribadendo in sostanza il risultato raggiunto nel 2010.
«Noi a dicembre l'avevamo detto - scrivono nel documento - sarebbe stato un grave errore far gestire la campagna elettorale a chi aveva portato il centrosinistra alla disastrosa sconfitta nel 2010. Così come allora, la responsabilità per quanto accaduto non la sente proprio nessuno. Se a livello nazionale e regionale il PD è cresciuto esponenzialmente, Andria è l'unica città che a malapena riconferma i dati di cinque anni fa. E se la composizione della lista e il periodo pre elettorale non hanno visto un benché minimo incontro organizzativo, per discutere la linea da tenere, oggi pretendiamo una rapida convocazione del coordinamento cittadino, che manca da tanti, troppi mesi. Come iscritti, simpatizzanti e candidati nella lista dell Partito Democratico alle ultime amministrative, sentiamo l'esigenza di chiedere spiegazioni agli organi preposti, dopo l'ennesima sconfitta elettorale. Solo attraverso una seria riorganizzazione del Partito Democratico, un rinnovamento vero e non di facciata, solo creando discontinuità con il recente passato il centrosinistra potrà prepararsi a ritornare alla guida della città. Tra cinque anni. Sempre che questa consigliatura non duri meno».
Tra i vari nomi spiccano Giovanni Vurchio, già capogruppo del PD in Consiglio comunale nella scorsa consiliatura e rieletto anche in questa tornata oltre ad uno dei candidati alle primarie per la scelta del candidato Sindaco, Mirko Malcangi, ma anche Vincenzo Antolini ex coordinatore cittadino e già molto critico in una delle prime note per valutare questa tornata elettorale.
«Noi a dicembre l'avevamo detto - scrivono nel documento - sarebbe stato un grave errore far gestire la campagna elettorale a chi aveva portato il centrosinistra alla disastrosa sconfitta nel 2010. Così come allora, la responsabilità per quanto accaduto non la sente proprio nessuno. Se a livello nazionale e regionale il PD è cresciuto esponenzialmente, Andria è l'unica città che a malapena riconferma i dati di cinque anni fa. E se la composizione della lista e il periodo pre elettorale non hanno visto un benché minimo incontro organizzativo, per discutere la linea da tenere, oggi pretendiamo una rapida convocazione del coordinamento cittadino, che manca da tanti, troppi mesi. Come iscritti, simpatizzanti e candidati nella lista dell Partito Democratico alle ultime amministrative, sentiamo l'esigenza di chiedere spiegazioni agli organi preposti, dopo l'ennesima sconfitta elettorale. Solo attraverso una seria riorganizzazione del Partito Democratico, un rinnovamento vero e non di facciata, solo creando discontinuità con il recente passato il centrosinistra potrà prepararsi a ritornare alla guida della città. Tra cinque anni. Sempre che questa consigliatura non duri meno».
Tra i vari nomi spiccano Giovanni Vurchio, già capogruppo del PD in Consiglio comunale nella scorsa consiliatura e rieletto anche in questa tornata oltre ad uno dei candidati alle primarie per la scelta del candidato Sindaco, Mirko Malcangi, ma anche Vincenzo Antolini ex coordinatore cittadino e già molto critico in una delle prime note per valutare questa tornata elettorale.