Eventi e cultura
Parte II: è fuori il nuovo EP dei Bariche
Cinque le tracce di Olga, Gabriele, Giuseppe e Michele
Andria - sabato 1 giugno 2019
17.08
Ai Bariche (Olga, Giuseppe e Gabriele) le etichette non piacciono. Ce lo hanno dimostrato con "Parte II", il nuovo EP autoprodotto: provare a catalogarlo in un solo genere sarebbe una forzatura.
Il perché è facile comprenderlo ascoltando Canzone d'amore per Michele, le Stronze, Quattrominutietrentasecondi, Sveglio e Quattro gatti. I cinque brani che compongono il lavoro sono molto diversi tra loro per stile e caratteristiche.
Senza inciampare nelle etichette, i Bariche si colorano di rock, pop, folk, elettronica e in questo viaggio lungo cinque brani, lungo ventunominutietrentacinquesecondi, si interrogano sulla comunicazione e le relazioni, senza dimenticare di cercare punti di vista sempre differenti: alla forza comunicativa delle azioni, come anche al silenzio e all'incomunicabilità, è concesso uno spazio nel racconto.
L'EP "Parte II", proprio per il titolo scelto, sembrerebbe essere fortemente legato al lavoro d'esordio del 2017, quasi un tentativo di completarlo, ma basta poco per smentire questa idea: nelle nuove tracce non ci sono gli strascichi punkrock del primo lavoro ma il gruppo si sperimenta in un viaggio che mescola influenze differenti e si dedica ad una sperimentazione più libera, scevra da schemi e stilemi.
"Siamo soddisfatti di questo lavoro perché siamo riusciti a mantenere alta la tensione - spiegano
Olga, Giuseppe e Gabriele -. Siamo rimasti fedeli alle nostre idee iniziali, cosa non scontata, eliminando la patina presente nel primo lavoro. Volevamo essere più crudi.
Ci ha aiutato in questo Michele Abruzzese, che ci ha accompagnato con la batteria".
"Parte II" è ora su Spotify e iTunes. Non perdetevelo.
Chi sono i Bariche?
Olga Paparusso, Gabriele Piccinino e Giuseppe Zinfollino.
Il 1 dicembre2017 pubblicano il loro primo EP omonimo e lo promuovono con un tour (auto organizzato) di 17 date.
A luglio 2018 vincono la prima edizione del Bit Band Festival.
A novembre 2018 aprono il concerto dei Nidi D'Arac al MAT di Terlizzi.
A maggio 2019 sono l'evento di apertura del Festival della Disperazione, con cui collaborano dal 2017.
Il perché è facile comprenderlo ascoltando Canzone d'amore per Michele, le Stronze, Quattrominutietrentasecondi, Sveglio e Quattro gatti. I cinque brani che compongono il lavoro sono molto diversi tra loro per stile e caratteristiche.
Senza inciampare nelle etichette, i Bariche si colorano di rock, pop, folk, elettronica e in questo viaggio lungo cinque brani, lungo ventunominutietrentacinquesecondi, si interrogano sulla comunicazione e le relazioni, senza dimenticare di cercare punti di vista sempre differenti: alla forza comunicativa delle azioni, come anche al silenzio e all'incomunicabilità, è concesso uno spazio nel racconto.
L'EP "Parte II", proprio per il titolo scelto, sembrerebbe essere fortemente legato al lavoro d'esordio del 2017, quasi un tentativo di completarlo, ma basta poco per smentire questa idea: nelle nuove tracce non ci sono gli strascichi punkrock del primo lavoro ma il gruppo si sperimenta in un viaggio che mescola influenze differenti e si dedica ad una sperimentazione più libera, scevra da schemi e stilemi.
"Siamo soddisfatti di questo lavoro perché siamo riusciti a mantenere alta la tensione - spiegano
Olga, Giuseppe e Gabriele -. Siamo rimasti fedeli alle nostre idee iniziali, cosa non scontata, eliminando la patina presente nel primo lavoro. Volevamo essere più crudi.
Ci ha aiutato in questo Michele Abruzzese, che ci ha accompagnato con la batteria".
"Parte II" è ora su Spotify e iTunes. Non perdetevelo.
Chi sono i Bariche?
Olga Paparusso, Gabriele Piccinino e Giuseppe Zinfollino.
Il 1 dicembre2017 pubblicano il loro primo EP omonimo e lo promuovono con un tour (auto organizzato) di 17 date.
A luglio 2018 vincono la prima edizione del Bit Band Festival.
A novembre 2018 aprono il concerto dei Nidi D'Arac al MAT di Terlizzi.
A maggio 2019 sono l'evento di apertura del Festival della Disperazione, con cui collaborano dal 2017.