Vita di città
Parità di genere: pubblicato il Registro delle unioni di fatto a Barletta
Soddisfazione da parte di Arcigay Bat. Fino al 18 marzo eventuali osservazioni
BAT - martedì 4 marzo 2014
16.39
Una nuova importante notizia investe la città di Barletta: dopo sette mesi di trattative burocratiche, è stato finalmente pubblicato il Registro delle unioni di fatto. La comunicazione è giunta appena ieri da parte dell'avv. Cosimo Bruno, presidente della Commissione Affari Istituzionali che provvederà alla pubblicazione del registro sull'albo pretorio informatico del Comune di Barletta.
Una decisa virata verso la parità di genere: la decisione, che segna uno spartiacque per quanto riguarda i diritti civili a livello locale, non andrà a beneficiare la sola comunità LGBT (Lesbiche-Gay-Bisessuali-Transgender) bensì l'intera comunità. «Possono chiedere di essere iscritte al registro delle unioni civili due persone maggiorenni, dello stesso sesso o diverso, residenti o coabitanti nel Comune di Barletta». Un risultato importante per la città barlettana, una decisione che si auspica possa essere reiterata in tutte le città e i comuni della Sesta Provincia.
Per esternare eventuali osservazioni a riguardo, è possibile scrivere alla Posta Elettronica Certificata del Comune di Barletta da oggi fino al 18 marzo. Dopo il 19 marzo, dunque, la proposta sbarcherà in Consiglio comunale, ma la Commissione andrà avanti speditamente a prescindere, in quanto ha intenzione di battersi per una Barletta più giusta. In prima fila nella lotta per la tutela dell'uguaglianza di genere, si colloca il vecchio ed il nuovo direttivo di Arcigay Bat, da anni attiva in ambito provinciale. Arcigay Bat coglie dunque l'occasione per ringraziare sentitamente l'Amministrazione comunale, i componenti della Commissione e invita i cittadini a partecipare a eventuali modificazioni di tale proposta.
Una decisa virata verso la parità di genere: la decisione, che segna uno spartiacque per quanto riguarda i diritti civili a livello locale, non andrà a beneficiare la sola comunità LGBT (Lesbiche-Gay-Bisessuali-Transgender) bensì l'intera comunità. «Possono chiedere di essere iscritte al registro delle unioni civili due persone maggiorenni, dello stesso sesso o diverso, residenti o coabitanti nel Comune di Barletta». Un risultato importante per la città barlettana, una decisione che si auspica possa essere reiterata in tutte le città e i comuni della Sesta Provincia.
Per esternare eventuali osservazioni a riguardo, è possibile scrivere alla Posta Elettronica Certificata del Comune di Barletta da oggi fino al 18 marzo. Dopo il 19 marzo, dunque, la proposta sbarcherà in Consiglio comunale, ma la Commissione andrà avanti speditamente a prescindere, in quanto ha intenzione di battersi per una Barletta più giusta. In prima fila nella lotta per la tutela dell'uguaglianza di genere, si colloca il vecchio ed il nuovo direttivo di Arcigay Bat, da anni attiva in ambito provinciale. Arcigay Bat coglie dunque l'occasione per ringraziare sentitamente l'Amministrazione comunale, i componenti della Commissione e invita i cittadini a partecipare a eventuali modificazioni di tale proposta.