Graziella Mansi
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Vita di città

Parco “Graziella Mansi”: sangue ieri, oggi… E domani? Spuntano commenti xenofobi

Le dichiarazioni del Sen. Damiani (FI) e del Presidente del Forum Città di Giovani Andria a seguito della rissa

Insieme alle temperature estive si alza la colonnina di mercurio anche per la cronaca cittadina, che da domenica 29 luglio vede protagonista la rissa tra extracomunitari avvenuta in tarda serata, nel parco intitolato alla memoria di Graziella Mansi. La vicenda ha scatenato l'opinione pubblica e i commenti sui social, tra cui non mancano esasperate dimostrazione di xenofobia di alcuni concittadini.

"Pezzi di m****, via dalla nostra città, siete feci umane"; "questi quattro luridi ubriaconi si ammazzino nei loro paesi" (tradotto in italiano dal vernacolare locale); "speriamo che almeno uno dei due muoia"; "se fosse ancora vivo Hitler...".

Questi sono alcuni dei commenti che, palesemente, esprimono il loro dissenso verso la vicenda di violenza e, paradossalmente, lo fanno in maniera non meno crudele e cruenta di quanto la vicenda stessa non sia, augurando morte e sofferenze ad altri uomini.

Si è dunque sparso sangue, e verbalmente ancora se ne sparge, in un tempio del ricordo, nel luogo che pur è monito e memoria di un altro assassinio, quello della piccola Graziella Mansi, "persa" a soli otto anni nella follia omicida di un gruppo di quattro uomini.

Ma quella volta i violenti non erano extracomunitari. Non erano ubriachi. Allora tutto ciò che lega queste due vicende apparentemente molto diverse ma in realtà così simili nella sostanza, che si incontrano per un sarcastico gioco del destino in quel parco in cui l'epitaffio alla piccola Graziella giace, è la violenza.

Una violenza che non ha nazionalità, né colore, né provenienza.

Non meno efferati sono stati i commenti rivolti all'autore del "massacro" delle statuette sacre andriesi nella notte di venerdì 20 luglio, cui nondimeno sono stati augurati altrettante sofferenze e anche la morte, dando spesso per scontato (a torto) che non si trattasse di un concittadino. Queste le parole lapidarie di sedicenti grandi credenti, che si ergono a difesa del Signore scagliando la pietra di chi non ha mai peccato. Probabilmente avranno male interpretato alcuni passi del Vangelo.

"La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L'odio non può scacciare l'odio: solo l'amore può farlo. L'odio moltiplica l'odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una spirale discendente di distruzione", afferma Martin Luther King e alle sue parole ben poco vale la pena di aggiungere se non che, come dice Cicerone, "la storia in verità è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell'antichità". Allora non vadano dimenticate le violenze della storia e alla cattiva congiuntura economica e agli oratori "di pancia" oggi non si permetta di oscurare i lumi della ragione. Diversamente, che futuro ci attende?

Di seguito le affermazioni del il Senatore Damiani (FI) e Presidente del Forum Città di Giovani Andria, dr. Marco Salice.

«Un episodio di violenza molto grave, quello accaduto ieri sera in un parco pubblico nella città di Andria, in un orario in cui erano presenti tante famiglie con bambini. La rissa tra immigrati finita in tragedia, con tre feriti di cui uno in serie condizioni, impone di non abbassare la guardia sulla sicurezza dei nostri spazi pubblici in generale e sulla loro fruizione da parte dei cittadini stranieri ospitati presso i vari centri di accoglienza delle nostre città, che deve avvenire sempre nel rispetto delle regole della civile convivenza. Spesso invece, purtroppo, i luoghi pubblici diventano bivacco giornaliero e notturno e ciò aumenta il rischio che si verifichino episodi di intolleranza reciproca. Auspico maggiori controlli sul territorio da parte delle forze dell'ordine e a tal fine ho inoltrato al Prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani formale nota di richiesta di ulteriore monitoraggio delle situazioni in essere nelle nostre comunità, che tanto hanno profuso in questi anni in termini di accoglienza, affinché sia garantita adeguata e doverosa sicurezza per tutti».
Senatore Damiani

«Qualsiasi atto di violenza va condannato e analizzato, a prescindere dai soggetti protagonisti e dalla loro nazionalità, necessità un impegno comune nell'arginare tali fenomeni poco civili, comprendendo le ragioni del disagio che sono alla base di tali comportamenti. Dobbiamo puntare sempre di più ad una strategia di integrazione e confronto consapevole, poiché la multiculturalità rappresenta sicuramente una ricchezza, da incanalare in percorsi positivi e consapevoli. L'impegno della società civile è degli operatori Pubblici e privati deve andare in questa direzione. Noi italiani abbiamo tutte le risorse intellettuali per poterlo fare e sono sicuro che riusciremo a gestire le problematiche sociali che oggi si presentano. La nostra storia ci fornisce tutti gli strumenti per porci in una posizione di primo piano sul versante del dialogo e dell'integrazione. I giovani sono sicuramente la più importante risorsa che abbiamo. Costruiamo il nostro futuro, partendo proprio dai ragazzi».
Marco Salice
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