Territorio
Parco alta Murgia, assenza di confini delle proprietà
L'appello del prof. Martiradonna: "Derubata la nostra storia contadina"
Andria - mercoledì 12 aprile 2017
Nel Parco dell'Alta Murgia stanno scomparendo i titoli e/o testimoni di confini delle proprietà, anche nei canali difficilmente accessibili: è quanto evidenzia il prof. Francesco Martiradonna, Responsabile Legale del Nucleo delle G.G.V. IVEA & Volontario Protezione Civile Ambientale Nazionale, in in appello.
Nell'ambito di un instancabile controllo del territorio e relativa salvaguardia, il prof. Martiradonna sottolinea di essere ritornato sul posto, dove si trovavano manufatti medioevali e di aver «constatato con grande tristezza che mancano i titoli di confini delle proprietà. Con questa situazione il Parco permette ai ladri di fare ciò che vogliono, derubando la nostra storia contadina, oltre che depositare refurtiva».
Accuse gravissime che ripropongono ancora una volta lo scottante tema della salvaguardia del nostro ambiente e la tutela delle tradizioni antiche, quali appunto le vecchie pietre su cui vengono apposte le iscrizioni delle proprietà fondiarie.
Nell'ambito di un instancabile controllo del territorio e relativa salvaguardia, il prof. Martiradonna sottolinea di essere ritornato sul posto, dove si trovavano manufatti medioevali e di aver «constatato con grande tristezza che mancano i titoli di confini delle proprietà. Con questa situazione il Parco permette ai ladri di fare ciò che vogliono, derubando la nostra storia contadina, oltre che depositare refurtiva».
Accuse gravissime che ripropongono ancora una volta lo scottante tema della salvaguardia del nostro ambiente e la tutela delle tradizioni antiche, quali appunto le vecchie pietre su cui vengono apposte le iscrizioni delle proprietà fondiarie.