
Attualità
«Papà, ho perso il telefono. Contattami qui». Ma è una truffa
I consigli utili per non cadere nella trappola
Andria - sabato 19 aprile 2025
Comunicato Stampa
Negli ultimi giorni si sta diffondendo nuovamente su WhatsApp una truffa insidiosa che sfrutta l'emotività e la buona fede delle persone. Molti utenti, anche a Molfetta, hanno segnalato di aver ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto con il testo: «Papà, ho perso il telefono. Contattami qui». Una frase che punta a confondere e allarmare il destinatario, spingendolo ad agire impulsivamente senza verificare l'identità del mittente.
Il messaggio viene inviato da un numero che non è associato al contatto reale del figlio o della figlia. Chi scrive si finge un familiare in difficoltà, spesso usando frasi brevi e urgenti per sollecitare una risposta immediata. Una volta instaurata la conversazione, il truffatore chiederà aiuto economico per risolvere una presunta emergenza (ad esempio, il pagamento improvviso di una fattura o di una multa), fornendo un IBAN o altri sistemi di pagamento.
Il messaggio è pensato per colpire nel vivo le emozioni del destinatario – come la preoccupazione per un figlio – riducendo la capacità di valutare la situazione con lucidità. Ed è proprio in questo stato d'animo che si rischia di cadere nella trappola.
Il messaggio viene inviato da un numero che non è associato al contatto reale del figlio o della figlia. Chi scrive si finge un familiare in difficoltà, spesso usando frasi brevi e urgenti per sollecitare una risposta immediata. Una volta instaurata la conversazione, il truffatore chiederà aiuto economico per risolvere una presunta emergenza (ad esempio, il pagamento improvviso di una fattura o di una multa), fornendo un IBAN o altri sistemi di pagamento.
Il messaggio è pensato per colpire nel vivo le emozioni del destinatario – come la preoccupazione per un figlio – riducendo la capacità di valutare la situazione con lucidità. Ed è proprio in questo stato d'animo che si rischia di cadere nella trappola.
- Non fidarsi del primo messaggio: anche se il testo sembra provenire da un familiare, è fondamentale prendersi qualche istante per riflettere.
- Verificare direttamente: contattare il proprio figlio o parente tramite il numero abituale, o attraverso altri canali (telefonata, social, amici comuni).
- Non inviare denaro senza aver confermato l'identità del richiedente.
- Bloccare e segnalare il numero sospetto su WhatsApp e, se necessario, alle autorità.
- Informare familiari e amici: più persone sono consapevoli del rischio, minore sarà l'efficacia della truffa.