Eventi e cultura
Padre Alex Zanotelli e il suo grido: «Rompiamo il silenzio sull'Africa»
Sacerdote comboniano che ha vissuto per diversi anni in Sudan e Kenya
Andria - venerdì 2 febbraio 2018
11.56
Venerdì 31 gennaio si è concluso il programma degli eventi organizzati dalla Diocesi di Andria Casa Accoglienza S. Maria Goretti per la 104esima giornata mondiale del migrante e del rifugiato, svoltisi presso l'auditorium "Mons. Di Donna" di Andria con un convegno unitario dal titolo "rompiamo il silenzio sull'Africa e sul mondo" tenuto da Padre Alex Zanotelli.
Quest'ultimo è un sacerdote missionario comboniano che ha vissuto per diversi anni in Sudan e Kenya, nonchè grande conoscitore della realtà di vita in Africa, ed ha lanciato ai giornalisti italiani, già da diversi mesi, un appello che mira a spingere ad avere il coraggio di rompere l'omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull'Africa e su quanto questa terra da sempre sia stata oggetto di sopraffazione a cominciare dalla schiavitù, il colonialismo e per finire, ai giorni d'oggi, con lo sfruttamento delle preziose risorse presenti come il petrolio, pietre e minerali.
«E' inaccettabile il silenzio sulla drammatica situazione di tanti paesi quali ad esempio il Sudan, l'Eritrea, nei quali sono presenti forme di governo dittatoriale che portano ad un notevole divario tra i ricchi, che sono al governo, e la restante parte della popolazione che vive nella povertà più assoluta.
Tanti altri Paesi poi come il Sud Sudan, la Somalia e i Paesi del Centrafrica sono dilaniati dalle guerre civili, in Libia per esempio attualmente è in atto uno scontro "tutti contro tutti" causato dalla nostra guerra contro Gheddafi.
E' inaccettabile il silenzio su quanto avviene nel cuore dell'Africa soprattutto nel Congo, Paese produttore dei nostri minerali più preziosi.
E' inaccettabile il silenzio di trenta milioni di persone a rischio fame in Etipoia, Somalia Sud Sudan e al Nord del Kenya che stanno vivendo la peggiore crisi alimentare degli ultimi 50 anni secondo l'ONU.
E' inaccettabile il silenzio sui cambiamenti del clima previsti per fine secolo che porteranno ad una desertificazione di circa tre quarti del territorio abitabile.
E' inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi pesanti e leggere a questi Paesi che vanno ad alimentare guerre sempre più violente che costringono alla fuga milioni di profughi. L'Italia ha venduto lo scorso anno armi per un valore di 14 miliardi di euro.
Tutto ciò non va taciuto ma è necessario che i media ne parlino costantemente perchè altrimenti il popolo italiano non può capire il perchè così tanta gente stia fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da noi.
Si sta creando nei Paesi Europei la paura dell'invasione alimentata soprattutto dai partiti xenofobi, e i governi europei stanno tentando di bloccare il flusso dei migranti provenienti dall'Africa con dei contratti appositamente stipulati con i governi africani per arginare gli arrivi».
Questo ciò che afferma Padre Zanotelli, il quale fa inoltre presente che non siamo di fronte ad una questione emergenziale, ma strutturale, di un sistema economico finanziario avente una politica che va sempre più verso una direzione a beneficio delle banche e delle grandi imprese produttrici di energia e meccanica.
«Stiamo vivendo sotto la dittatura delle banche che sta penalizzando l'economia reale e valorizzando la speculazione finanziaria. Questo sistema sta aumentando la sperequazione di ricchezza che ha portato ad una situazione tale da consentire a circa il 10% della popolazione mondiale di consumare il 90% della produzione totale.»
Poi il sacerdote-missionario continua e conclude: «E' fondamentale una presa di coscienza da parte di tutti sulle iniquità del Sistema economico finanziario presente e, ognuno di noi, è chiamato nel quotidiano a reagire al Sistema con una con una maggiore consapevolezza innanzitutto delle nostre abitudini di acquisto dei prodotti, facendo attenzione a dove gli stessi sono fabbricati e se con lo sfruttamento della popolazione, affinchè poi le banche ove depositiamo i nostri soldi non finanzino la produzione delle armi. Di notevole rilevanza è inoltre il problema ecologico il quale deve indurre tutti noi all'utilizzo delle energie rinnovabili anziché l'uso del petrolio e del carbone dal momento in cui, con la creazione di anidride carbonica, stanno producendo il surriscaldamento della superficie terrestre. Di importanza vitale è anche la tutela dell'acqua, ed è fondamentale che non venga sprecata e non venga privatizzata da parte dei governi ma che sia sempre un bene pubblico.»
Padre Alex rivolge dunque ai presenti un accorato appello a prendere molto seriamente il problema dell'accoglienza che deve divenire più umana e deve essere evitato ciò che in molti casi accade in Italia nella quale viene resa come un semplice business. In questo salto di umanizzazione anche la Chiesa è chiamata ad intervenire in maniera concreta e deve avere il coraggio di parlare con chiarezza.
Il Vescovo di Andria S.E.Mons. Luigi Mansi ha ringraziato infine Padre Alex perché, con le sue parole, ha risvegliato le nostre coscienze le quali spesso non vedono e non ci spingono a essere costruttivi nel fare, nell'agire concretamente.
Quest'ultimo è un sacerdote missionario comboniano che ha vissuto per diversi anni in Sudan e Kenya, nonchè grande conoscitore della realtà di vita in Africa, ed ha lanciato ai giornalisti italiani, già da diversi mesi, un appello che mira a spingere ad avere il coraggio di rompere l'omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull'Africa e su quanto questa terra da sempre sia stata oggetto di sopraffazione a cominciare dalla schiavitù, il colonialismo e per finire, ai giorni d'oggi, con lo sfruttamento delle preziose risorse presenti come il petrolio, pietre e minerali.
«E' inaccettabile il silenzio sulla drammatica situazione di tanti paesi quali ad esempio il Sudan, l'Eritrea, nei quali sono presenti forme di governo dittatoriale che portano ad un notevole divario tra i ricchi, che sono al governo, e la restante parte della popolazione che vive nella povertà più assoluta.
Tanti altri Paesi poi come il Sud Sudan, la Somalia e i Paesi del Centrafrica sono dilaniati dalle guerre civili, in Libia per esempio attualmente è in atto uno scontro "tutti contro tutti" causato dalla nostra guerra contro Gheddafi.
E' inaccettabile il silenzio su quanto avviene nel cuore dell'Africa soprattutto nel Congo, Paese produttore dei nostri minerali più preziosi.
E' inaccettabile il silenzio di trenta milioni di persone a rischio fame in Etipoia, Somalia Sud Sudan e al Nord del Kenya che stanno vivendo la peggiore crisi alimentare degli ultimi 50 anni secondo l'ONU.
E' inaccettabile il silenzio sui cambiamenti del clima previsti per fine secolo che porteranno ad una desertificazione di circa tre quarti del territorio abitabile.
E' inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi pesanti e leggere a questi Paesi che vanno ad alimentare guerre sempre più violente che costringono alla fuga milioni di profughi. L'Italia ha venduto lo scorso anno armi per un valore di 14 miliardi di euro.
Tutto ciò non va taciuto ma è necessario che i media ne parlino costantemente perchè altrimenti il popolo italiano non può capire il perchè così tanta gente stia fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da noi.
Si sta creando nei Paesi Europei la paura dell'invasione alimentata soprattutto dai partiti xenofobi, e i governi europei stanno tentando di bloccare il flusso dei migranti provenienti dall'Africa con dei contratti appositamente stipulati con i governi africani per arginare gli arrivi».
Questo ciò che afferma Padre Zanotelli, il quale fa inoltre presente che non siamo di fronte ad una questione emergenziale, ma strutturale, di un sistema economico finanziario avente una politica che va sempre più verso una direzione a beneficio delle banche e delle grandi imprese produttrici di energia e meccanica.
«Stiamo vivendo sotto la dittatura delle banche che sta penalizzando l'economia reale e valorizzando la speculazione finanziaria. Questo sistema sta aumentando la sperequazione di ricchezza che ha portato ad una situazione tale da consentire a circa il 10% della popolazione mondiale di consumare il 90% della produzione totale.»
Poi il sacerdote-missionario continua e conclude: «E' fondamentale una presa di coscienza da parte di tutti sulle iniquità del Sistema economico finanziario presente e, ognuno di noi, è chiamato nel quotidiano a reagire al Sistema con una con una maggiore consapevolezza innanzitutto delle nostre abitudini di acquisto dei prodotti, facendo attenzione a dove gli stessi sono fabbricati e se con lo sfruttamento della popolazione, affinchè poi le banche ove depositiamo i nostri soldi non finanzino la produzione delle armi. Di notevole rilevanza è inoltre il problema ecologico il quale deve indurre tutti noi all'utilizzo delle energie rinnovabili anziché l'uso del petrolio e del carbone dal momento in cui, con la creazione di anidride carbonica, stanno producendo il surriscaldamento della superficie terrestre. Di importanza vitale è anche la tutela dell'acqua, ed è fondamentale che non venga sprecata e non venga privatizzata da parte dei governi ma che sia sempre un bene pubblico.»
Padre Alex rivolge dunque ai presenti un accorato appello a prendere molto seriamente il problema dell'accoglienza che deve divenire più umana e deve essere evitato ciò che in molti casi accade in Italia nella quale viene resa come un semplice business. In questo salto di umanizzazione anche la Chiesa è chiamata ad intervenire in maniera concreta e deve avere il coraggio di parlare con chiarezza.
Il Vescovo di Andria S.E.Mons. Luigi Mansi ha ringraziato infine Padre Alex perché, con le sue parole, ha risvegliato le nostre coscienze le quali spesso non vedono e non ci spingono a essere costruttivi nel fare, nell'agire concretamente.