Politica
Ospedale di Andria, incontro a Palazzo di Città con il DG Narracci
Le forze politiche di maggioranza incalzano, il direttore generale temporeggia
Andria - mercoledì 11 novembre 2015
9.49
Dopo l'attenzione sollevata nei giorni scorsi sul nosocomio andriese dal Gruppo consiliare di Forza Italia ed in particolare dal Presidente del Consiglio Comunale di Andria, Laura Di Pilato (Articolo 27 ottobre 2015), si è svolto nel pomeriggio di ieri un incontro a Palazzo di Città tra i gruppi della maggioranza di centrodestra ed il Direttore Generale dell'Asl BT, Ottavio Narracci. Tema del colloquio "informale", è stato naturalmente l'Ospedale di Andria e la sua cronica carenza di strutture, personale e manutenzione. Tanti i temi sollevati durante il colloquio a partire dagli ascensori perennemente non funzionanti sino ad arrivare alla scarsità di personale infermieristico, Oss ed ausiliari, per giungere all'ormai cronica assenza di alcuni primari all'interno di reparti praticamente svuotati di competenze e risorse.
Il DG dell'ASL non ha potuto che raccogliere le lamentele rispondendo con i progetti già pronti ma non ancora partiti di riqualificazione del sesto piano del nosocomio e di altri piani, parlando di nomine imminenti dei primari mancanti e di assunzioni per infermieri ed Oss nei prossimi mesi. Rassicurazioni che, tuttavia, fanno il pari con i diversi annunci già effettuati nel corso del tempo e difatto fermi nei cassetti se si considera, per esempio, che il 3 ottobre 2013 (Articolo Andriaviva), l'ex DG dell'Asl BAT Giovanni Gorgoni ora a capo del Dipartimento regionale della Sanità, annunciava l'avvio di lavori per circa 7 milioni di euro sul "Bonomo" che avrebbero proprio riqualificato l'intera struttura. Di quei lavori è stato completato solo il Pronto Soccorso e nulla più e cosa più grave non vi è stato il tanto sospirato aumento di posti letti annunciato sempre in quella sede. E' utile ricordare anche che nel giugno del 2014 la stessa ASL BT presentò alla Regione Puglia (Articolo AndriaViva) il piano di assunzioni con una pianta organica fortemente sottodimensionata e l'urgente necessità di avere dirigenti medici, infermieri e tecnici, per far si che il "Bonomo" potesse funzionare senza troppi intoppi. Ma da allora nulla è sostanzialmente cambiato ovviamente non certo solo per le scelte della ASL BT ma anche per i ritardi ed i continui rinvii della Regione Puglia. Neanche sfiorato il tema nuovo Ospedale ormai chiuso tra i sogni nel cassetto del territorio. Ora probabile la convocazione di una conferenza di servizi con la quale "formalizzare" tempistiche ed impegni assunti.
Il DG dell'ASL non ha potuto che raccogliere le lamentele rispondendo con i progetti già pronti ma non ancora partiti di riqualificazione del sesto piano del nosocomio e di altri piani, parlando di nomine imminenti dei primari mancanti e di assunzioni per infermieri ed Oss nei prossimi mesi. Rassicurazioni che, tuttavia, fanno il pari con i diversi annunci già effettuati nel corso del tempo e difatto fermi nei cassetti se si considera, per esempio, che il 3 ottobre 2013 (Articolo Andriaviva), l'ex DG dell'Asl BAT Giovanni Gorgoni ora a capo del Dipartimento regionale della Sanità, annunciava l'avvio di lavori per circa 7 milioni di euro sul "Bonomo" che avrebbero proprio riqualificato l'intera struttura. Di quei lavori è stato completato solo il Pronto Soccorso e nulla più e cosa più grave non vi è stato il tanto sospirato aumento di posti letti annunciato sempre in quella sede. E' utile ricordare anche che nel giugno del 2014 la stessa ASL BT presentò alla Regione Puglia (Articolo AndriaViva) il piano di assunzioni con una pianta organica fortemente sottodimensionata e l'urgente necessità di avere dirigenti medici, infermieri e tecnici, per far si che il "Bonomo" potesse funzionare senza troppi intoppi. Ma da allora nulla è sostanzialmente cambiato ovviamente non certo solo per le scelte della ASL BT ma anche per i ritardi ed i continui rinvii della Regione Puglia. Neanche sfiorato il tema nuovo Ospedale ormai chiuso tra i sogni nel cassetto del territorio. Ora probabile la convocazione di una conferenza di servizi con la quale "formalizzare" tempistiche ed impegni assunti.