Cronaca
Oltre 6 milioni di euro assegnati ad Andria per la ZFU
Entro il mese di giugno i primi bandi dopo 8 anni di gestazione
Andria - giovedì 6 marzo 2014
19.44
Sono 6 milioni e 300mila euro i fondi destinati alla Città di Andria per il bando regionale sulle Zone Franche Urbane: è stato stabilito in una riunione a Bari tra le undici città interessate dalla misura di sostegno all'imprenditoria e gli uffici regionali che stanno seguendo l'iter di attivazione delle ZFU. Dopo lunghi otto anni di gestazione (Articolo di approfondimento del 1 giugno 2013), infatti, la misura che prevede numerosi sgravi fiscali per chi insedierà o avvierà una nuova attività imprenditoriale in una particolare zona di Andria o delle altre 10 comunità pugliesi, sembra esser arrivata a compimento. Campania e Calabria hanno già pubblicato i primi bandi ed oggi si è aggiunta anche la Sicilia.
«Il Comune di Andria è pronto - dice Benedetto Miscioscia, Assessore alle Attività Produttive di Andria - anche se il sistema è interamente telematico e sarà gestito direttamente dalla Regione Puglia. Questi soldi sono una boccata d'ossigeno per gli imprenditori cittadini o forestieri che puntano ad avviare nuove attività o implementarne alcune in perimetri ristretti e di particolare disagio sociale». Alcuni dettagli tecnici sono stati esposti durante l'incontro organizzato ieri pomeriggio nella Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, dalla Confcommercio di Andria: «Sembra davvero che l'iter sia arrivato alla conclusione - dice Antonio Griner, commercialista e relatore durante il convegno - gli imprenditori interessati dovranno avviare una procedura telematica molto semplice che consentirà loro di indicare tutte le azioni da intraprendere ed accedere agli sgravi fiscali previsti dal bando non ancora pubblicato».
Otto anni nei quali, tuttavia, tanto è cambiato a livello economico e sociale. Nel 2006, quando la Città di Andria firmò il primo accordo a Roma per l'avvio della Zona Franca Urbana cittadina (solo tre erano le città pugliesi ammesse), la crisi non c'era ancora e la zona artigianale andriese era ancora in pieno sviluppo. L'idea di fondo della ZFU, infatti, era quella di implementare lo sviluppo economico della città sul versante interno verso la punta estrema del Centro Storico sino ad arrivare al Quartiere di San Valentino passando per Santa Maria Vetere (Perimetrazione e Tavole della ZFU). Il Comune di Andria, infatti, risultò vincitore perchè riuscì a dimostrare come quella parte di città, ad alta densità di popolazione, fosse in antitesi con il resto della comunità. Oggi le condizioni sono estremamente mutate, ma resta una autentica opportunità per mitigare i "morsi" della crisi e ripopolare di attività commerciali zone da sempre in attesa di piano di sviluppo ed integrazione.
«Il Comune di Andria è pronto - dice Benedetto Miscioscia, Assessore alle Attività Produttive di Andria - anche se il sistema è interamente telematico e sarà gestito direttamente dalla Regione Puglia. Questi soldi sono una boccata d'ossigeno per gli imprenditori cittadini o forestieri che puntano ad avviare nuove attività o implementarne alcune in perimetri ristretti e di particolare disagio sociale». Alcuni dettagli tecnici sono stati esposti durante l'incontro organizzato ieri pomeriggio nella Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo, dalla Confcommercio di Andria: «Sembra davvero che l'iter sia arrivato alla conclusione - dice Antonio Griner, commercialista e relatore durante il convegno - gli imprenditori interessati dovranno avviare una procedura telematica molto semplice che consentirà loro di indicare tutte le azioni da intraprendere ed accedere agli sgravi fiscali previsti dal bando non ancora pubblicato».
Otto anni nei quali, tuttavia, tanto è cambiato a livello economico e sociale. Nel 2006, quando la Città di Andria firmò il primo accordo a Roma per l'avvio della Zona Franca Urbana cittadina (solo tre erano le città pugliesi ammesse), la crisi non c'era ancora e la zona artigianale andriese era ancora in pieno sviluppo. L'idea di fondo della ZFU, infatti, era quella di implementare lo sviluppo economico della città sul versante interno verso la punta estrema del Centro Storico sino ad arrivare al Quartiere di San Valentino passando per Santa Maria Vetere (Perimetrazione e Tavole della ZFU). Il Comune di Andria, infatti, risultò vincitore perchè riuscì a dimostrare come quella parte di città, ad alta densità di popolazione, fosse in antitesi con il resto della comunità. Oggi le condizioni sono estremamente mutate, ma resta una autentica opportunità per mitigare i "morsi" della crisi e ripopolare di attività commerciali zone da sempre in attesa di piano di sviluppo ed integrazione.