Politica
Olio tunisino, Fucci: «Allarme per l'olivicoltura italiana di qualità»
La preoccupazione del deputato dei Conservatori e Riformisti
Andria - venerdì 11 marzo 2016
9.38
«Il via libera del Parlamento europeo all'import extra di 35mila tonnellate di olio d'oliva per il 2016 e altrettante per il 2017 dalla Tunisia a dazio zero è una notizia preoccupante di fronte alla quale è necessario chiedere misure a tutela delle produzioni di qualità italiane».
Queste le parole dell'On. Benedetto Fucci, deputato dei Conservatori e Riformisti, che in un nota spiega le sue perplessità sull'importazione di olio d'oliva dalla Tunisia prevista nei prossimi due anni. Il rischio è quello di indebolire l'olivicoltura italiana.
«Come già evidenziato da me e da altri deputati dei Conservatori e Riformisti in un'interrogazione parlamentare nei mesi scorsi, quando la Commissione europea aveva presentato la proposta poi approvata, questo scenario è allarmante perché gli effetti sull'olivicoltura italiana, che in Puglia e in altre regioni italiane è una straordinaria risorsa, potrebbero essere disastrosi dal punto di vista economico, per la concorrenza sul mercato di un prodotto ad un prezzo inferiore e di qualità non eccellente. Inoltre i consumatori italiani potrebbero non essere sufficientemente informati sulla qualità e sulla provenienza dell'olio acquistato, soprattutto, attraverso i grandi marchi.
Ribadisco la richiesta al nostro governo – conclude l'On Fucci – rimasto inadempiente nel rispondere all'interrogazione, di assumere tutte le iniziative necessarie per la tutela di una grande eccellenza italiana».
Queste le parole dell'On. Benedetto Fucci, deputato dei Conservatori e Riformisti, che in un nota spiega le sue perplessità sull'importazione di olio d'oliva dalla Tunisia prevista nei prossimi due anni. Il rischio è quello di indebolire l'olivicoltura italiana.
«Come già evidenziato da me e da altri deputati dei Conservatori e Riformisti in un'interrogazione parlamentare nei mesi scorsi, quando la Commissione europea aveva presentato la proposta poi approvata, questo scenario è allarmante perché gli effetti sull'olivicoltura italiana, che in Puglia e in altre regioni italiane è una straordinaria risorsa, potrebbero essere disastrosi dal punto di vista economico, per la concorrenza sul mercato di un prodotto ad un prezzo inferiore e di qualità non eccellente. Inoltre i consumatori italiani potrebbero non essere sufficientemente informati sulla qualità e sulla provenienza dell'olio acquistato, soprattutto, attraverso i grandi marchi.
Ribadisco la richiesta al nostro governo – conclude l'On Fucci – rimasto inadempiente nel rispondere all'interrogazione, di assumere tutte le iniziative necessarie per la tutela di una grande eccellenza italiana».