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Politica
Nuovo regolamento zona PIP, Futura Rete Civica Popolare: "Ripartono le imprese ed il lavoro"
La nota del gruppo consiliare Vincenzo Montrone e Michele Bartoli e dell’assessore Cesareo Troia
Andria - venerdì 13 maggio 2022
11.25
Il movimento civico e politico Futura, Rete Civica Popolare interviene all'indomani dell'approvazione del nuovo regolamento delle aree PIP. Il documento è a firma del gruppo consiliare, Vincenzo Montrone e Michele Bartoli e dell'assessore comunale Cesareo Troia.
"Il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo regolamento per le aree del Piano per gli insediamenti produttivi, in modo da dare a circa 40 imprese la possibilità di crescere, investire e innovare. Anche le aree a servizi del PIP, dopo la localizzazione delle caserme e del mercato ortofrutticolo, saranno disponibili.
Anche in momenti di difficoltà come questo, sono molte le imprese che vogliono ampliarsi e investire sulla innovazione, di loro la città ha bisogno e le imprese hanno bisogno di una città amica, di una istituzione della loro parte. Sono molti gli investimenti messi in moto, e molti i posti di lavoro. Non sono finanziamenti che si traducono in appalti, il cui valore aggiunto va altrove, o le cui procedure sono lunghe e i risultati sulla economia interna scarsi.
La assegnazione delle aree, finalmente dopo 10 anni di paralisi e di tentativi di speculazione da parte di alcuni, sarà anche il punto di avvio per altre iniziative, come le comunità energetiche , anche grazie alla iniziativa di imprese che si associano per svilupparsi: adesso è il momento per cogliere le opportunità e l e leve di sviluppo del PNRR .
Futura e i suoi rappresentanti istituzionali hanno lavorato sodo, a stretto contatto con le imprese del PIP, per il nuovo regolamento, cancellando cecità burocratiche e inefficienze, nonostante l'ostruzionismo dei soliti che, dopo aver fatto quasi fallire la città, vogliono lasciare le cose come stanno, cioè male.
Adesso si lavorerà sodo per la assegnazione e la realizzazione anche dei servizi alle imprese e alla città nelle altre aree disponibili. Procederemo anche al ricalcolo degli arretrati (se dovuti) considerando tutte le risorse utilizzate. Tempi ed efficacia sono determinanti, anche per dare alle imprese e alla città la possibilità di candidare progetti ai fondi europei del PNRR.
Ecco come si produce giustizia, si combattono le cause del deficit comunale, e si ricostruiscono le ragioni dello sviluppo e della alleanza tra comune e società civile, favorendo economia e innovazione. Non è mai facile, ma è l'unica via che può portarci fuori dal brutto contesto in cui Andria è stata lasciata. Ci dedicheremo con la stessa tenacia ad altri aspetti importanti della vita cittadina. Insieme ce la faremo", conclude la nota di Futura, Rete Civica Popolare.
"Il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo regolamento per le aree del Piano per gli insediamenti produttivi, in modo da dare a circa 40 imprese la possibilità di crescere, investire e innovare. Anche le aree a servizi del PIP, dopo la localizzazione delle caserme e del mercato ortofrutticolo, saranno disponibili.
Anche in momenti di difficoltà come questo, sono molte le imprese che vogliono ampliarsi e investire sulla innovazione, di loro la città ha bisogno e le imprese hanno bisogno di una città amica, di una istituzione della loro parte. Sono molti gli investimenti messi in moto, e molti i posti di lavoro. Non sono finanziamenti che si traducono in appalti, il cui valore aggiunto va altrove, o le cui procedure sono lunghe e i risultati sulla economia interna scarsi.
La assegnazione delle aree, finalmente dopo 10 anni di paralisi e di tentativi di speculazione da parte di alcuni, sarà anche il punto di avvio per altre iniziative, come le comunità energetiche , anche grazie alla iniziativa di imprese che si associano per svilupparsi: adesso è il momento per cogliere le opportunità e l e leve di sviluppo del PNRR .
Futura e i suoi rappresentanti istituzionali hanno lavorato sodo, a stretto contatto con le imprese del PIP, per il nuovo regolamento, cancellando cecità burocratiche e inefficienze, nonostante l'ostruzionismo dei soliti che, dopo aver fatto quasi fallire la città, vogliono lasciare le cose come stanno, cioè male.
Adesso si lavorerà sodo per la assegnazione e la realizzazione anche dei servizi alle imprese e alla città nelle altre aree disponibili. Procederemo anche al ricalcolo degli arretrati (se dovuti) considerando tutte le risorse utilizzate. Tempi ed efficacia sono determinanti, anche per dare alle imprese e alla città la possibilità di candidare progetti ai fondi europei del PNRR.
Ecco come si produce giustizia, si combattono le cause del deficit comunale, e si ricostruiscono le ragioni dello sviluppo e della alleanza tra comune e società civile, favorendo economia e innovazione. Non è mai facile, ma è l'unica via che può portarci fuori dal brutto contesto in cui Andria è stata lasciata. Ci dedicheremo con la stessa tenacia ad altri aspetti importanti della vita cittadina. Insieme ce la faremo", conclude la nota di Futura, Rete Civica Popolare.