Territorio
Nuovo ospedale di Andria: "Un'opera essenziale per la provincia Bat"
Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia
Andria - mercoledì 13 marzo 2019
15.50
«Una grande notizia, quella dell'ok del Ministero per il finanziamento del nuovo ospedale di Andria». Lo dichiara in una nota il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.
«È una tappa significativa per chi, come il sottoscritto, ha promosso e creduto fortemente nel progetto: un'opera essenziale per la provincia di Barletta-Andria-Trani in cui mancano circa 700 posti letto. Con la nuova struttura, il nostro territorio potrà godere di un servizio sanitario finalmente completo e soddisfacente, scongiurando anche i viaggi della speranza a cui troppo spesso i cittadini sono costretti. Mi ritengo soddisfatto, ma siamo ancora all'inizio e continueremo a vigilare sul rispetto dei tempi e lo stato di avanzamento dell'iter. Speriamo che anche il ministero delle Finanze sia altrettanto solerte e che il governo regionale segua le procedure per raggiungere l'obiettivo.
Questo è un territorio che ha bisogno di molta cura e di organizzazione, a cominciare dalla presa in carico dei pazienti cronici e dai servizi del territorio, alle cui carenze suppliscono i pochi ospedali sempre più saturi».
«È una tappa significativa per chi, come il sottoscritto, ha promosso e creduto fortemente nel progetto: un'opera essenziale per la provincia di Barletta-Andria-Trani in cui mancano circa 700 posti letto. Con la nuova struttura, il nostro territorio potrà godere di un servizio sanitario finalmente completo e soddisfacente, scongiurando anche i viaggi della speranza a cui troppo spesso i cittadini sono costretti. Mi ritengo soddisfatto, ma siamo ancora all'inizio e continueremo a vigilare sul rispetto dei tempi e lo stato di avanzamento dell'iter. Speriamo che anche il ministero delle Finanze sia altrettanto solerte e che il governo regionale segua le procedure per raggiungere l'obiettivo.
Questo è un territorio che ha bisogno di molta cura e di organizzazione, a cominciare dalla presa in carico dei pazienti cronici e dai servizi del territorio, alle cui carenze suppliscono i pochi ospedali sempre più saturi».