Attualità
Nuovo ospedale di Andria: "la cronistoria di una delusione"
Una storia lunga e travagliata, raccontata passo passo, dal benemerito Comitato
Andria - domenica 13 ottobre 2024
15.11
Premessa. - Al punto in cui siamo giunti, cioè la Delibera della Giunta Regionale n. 1119 del 31 luglio 2024, non serve ripercorrere la cronologia, degli incontri e delle nostre conseguenti note informative. Quella delibera rappresenta esattamente il modo in cui, in oltre un anno e mezzo, abbiamo visto scivolare nel nulla di fatto l'obiettivo del Nuovo Ospedale di Andria: superficialità, sufficienza, insofferenza di esser interpellati da un Comitato spontaneo, incuranza e disattenzione da parte di "tutti" gli attori in campo.
I fatti e gli antefatti sono stati puntualmente pubblicati sulla nostra pagina FB e riportati nella mozione che il Consiglio Comunale ha approvato (a questo punto "inutilmente"?) il giorno 15 aprile 2024.
L'ultimo atto prodotto dalla Regione non fa giustizia di tutto il percorso accidentato ma, con ulteriori errori marchiani, demolisce non solo un ospedale non ancora costruito ma la credibilità di una intera classe dirigente.
Nessuno si è accorto del vistoso errore contenuto in una tabella a pag. 13 della delibera n. 1119 del 31.7.24 e, sebbene qualcuno ha giustamente lanciato l'allarme -per mera e giusta azione politica- non ha approfondito e non si è accorto dello scambio tra Andria e Bisceglie e comunque dei numeri errati. Nessuno che abbia avuto il senso critico necessario a leggere una delibera! I consiglieri regionali, e in particolare i componenti della Commissione Sanità, ai quali abbiamo chiesto cortesemente di rinviare la discussione per darci la possibilità di dimostrare l'errore, ma questa possibilità ci è stata negata. Parere favorevole! Complimenti.
Il Comitato non si è arreso, e lontano da ogni impulso meramente propagandistico, ha prodotto una proposta di modifica della Delibera affidandola all'unico componente della Giunta Regionale di questa provincia, l'Assessore Debora Ciliento.
Il dato triste che emerge da questa singolare vicenda è che nessuno studia più niente e tutto diventa politica per la politica, comunicazione per la comunicazione.
Fatti - Detto questo, quello che emerge, a metà (?) di questo percorso contrastato quanto privo di cura (è la parola attinente), è il senso delle cose, una sorta di filo conduttore, dei fatti accaduti in questi 18 mesi di vita del Comitato. Il senso è sembrato svilupparsi in due fasi molto evidenti: DEMOLIRE e RIDIMENSIONARE. Con attori e ruoli diversificati ma coerenti tra loro.
1. Il progetto del Nuovo Ospedale di Andria, nella magnificente cornice di Castel del Monte, veniva presentato dai massimi vertici regionali con dichiarazioni roboanti il 15 luglio 2021 (nota1).
La Asl Bt è il promotore dell'iniziativa, con il DG avv. Alessandro DELLE DONNE, desideroso di fare di più e meglio, e il Rup ing. Carlo IEVA che, con il contenuto stesso dei propri atti, ha determinato diffuse criticità al progetto a cui tanto tutti tenevano. L'intero procedimento si sviluppa con scarsa interlocuzione con il Dipartimento Salute regionale, ma disponendo modifiche progettuali in aumento senza porsi la domanda prioritaria (posta dai progettisti prima di iniziare): le risorse sono sufficienti? Infatti il finanziamento disponibile di 138 milioni riguardava in origine un Ospedale di 295 posti letto, incrementati a n.400 pl e classificato di Secondo Livello con deliberazione della Giunta Regionale. Cresce tutto ma non le risorse. Il DG dell'epoca richiedeva ripetutamente e formalmente alla Regione e, verosimilmente, anche al Presidente, ma MAI qualcuno che abbia risposto con atti formali!
Perché la Regione non convocava allora, in quei momenti, riunioni e incontri operativi per risolvere i problemi? Eppure dal 15 luglio 2021 tutti sapevano che cosa era stato presentato a Castel del Monte! Altrettanto inefficace è apparso il ruolo della nuova DG Dimatteo.
2. Incomprensibile è stato anche l'operato del Capo Dipartimento Salute della Regione -Factotum del Presidente- dott. Vito Montanaro che si è avvalso di ASSET per la fase di validazione del progetto ma che lo demolisce con oltre 1200 rilievi, anche questi mai verificati ufficialmente da alcuno. Eppure, come risulta dagli atti, la ASL BT aveva avviato una selezione pubblica di soggetti per la verifica del progetto definitivo ed esecutivo il 30 settembre 2021 con delibera n. 1635. Ed il 1 Ottobre 2021 con delibera n. 1653 aveva nominato anche la Commissione Giudicatrice per la scelta del soggetto verificatore. Non se ne è saputo più nulla. Da novembre 2021 ASSET ha detenuto il progetto per la verifica e nulla si è più saputo, mentre il Dipartimento dichiara di assumere su di se il procedimento, cosa che di fatto non accade, ed esattamente due anni dopo c'è la revoca dell'Accordo di Programma, creando comunque sconcerto. Evidentemente, senza mai affermarlo esplicitamente, si voleva ripartire da zero.
Si arriva quindi al 26 luglio 2024 (DDG n. 1312) perché la ASL Bt (e non il Dipartimento) deliberi di "rimodulare l'importo dei costi necessari"! Senza peraltro indicare il termine di consegna. Con questa delibera si fa il contrario di quanto affermato in Commissione, e cioè che avrebbero fatto una gara per il progetto esecutivo+lavori, cioè l'appalto integrato. Continui cambi di rotta! Da quest'ultima delibera non si può non rilevare ancora la insufficienza dei fondi destinati all'intervento ovvero circa €186 milioni (basta confrontare i pl di Bisceglie con 295 e Andria con 400).
Si svolgono audizioni in più commissioni e più sedute, incontri nei quali il Dottor Montanaro assicurava che in pochi mesi tutto si sarebbe risolto, che i progettisti erano già stati interessati ad apportare i necessari correttivi emersi dai rilievi ed entro dicembre 2023 si sarebbe andati con il progetto esecutivo alla gara per la costruzione. Nulla di ciò si è verificato.
Una vicenda deludente fatta di rassicurazioni, di tempi morti e di tempo perso (inutilmente), magari necessario per giungere alla revoca dell'Accordo di Programma, come forse si voleva. Sarebbe stato più opportuno, visto il lievitare dei costi e l'emanazione del nuovo prezzario regionale, realizzare un Accordo di Programma integrativo, anche per coprire la differenza finanziaria evidenziata dai progettisti al primo esame della situazione, di fatto esistente al momento dell'affidamento dell'incarico, nel rispetto del codice degli appalti, ed eliminando dal progetto quanto aggiunto.
3. Il Presidente Michele Emiliano ha incontrato due volte il Comitato per il Nuovo Ospedale e (difficile dire se consapevolmente o inconsapevolmente) con evidente distrazione non ha mai dato corso agli impegni assunti, tranne che per la Delibera 1119, per il clamore suscitato .
Nel primo incontro con una delegazione del Comitato dispose, ma solo a voce, di inserire il Comitato per il Nuovo Ospedale nella Cabina di Regia istituita con delibera di giunta n. 335 del 20/3/2023 per monitorare sulla realizzazione dei nuovi ospedali. È rimasta una mera dichiarazione di principio.
4. Non si può non rilevare come, tutti i consiglieri regionali eletti in questa provincia, non abbiano seguito il procedimento in Asl, con tutte le criticità che si sono determinate, ignorando che l'accordo di Programma scadesse a novembre 2023. Nessuno ha mai acquisito gli atti per verificare gli oltre 1200 rilievi di Asset, o comunque non ne ha dato segno. Tante convocazioni di commissione per audire…..il sindaco di Andria, quando erano essi stessi, l'assessorato e il Presidente che dovevano parlare e deliberare e non lo hanno fatto. Una situazione triste, che ha registrato interventi quando i fatti erano già accaduti. Mai hanno rappresentato una guida.
5. Il Sindaco di Andria Giovanna Bruno ha sviluppato tanto movimento, ma senza incisività, senza una iniziativa di protesta vera in tutta questa vicenda. Dichiarazioni e comunicazioni in quantità, ma nessun gesto eclatante, alla luce dei fatti o che accadevano. Di fronte alla revoca dell'Accordo di Programma, troppo equilibrismo politico nei confronti di una Regione inadempiente, troppo fideistica l'affermazione "mi fido di Emiliano" mentre i fatti, purtroppo, dimostravano il contrario.
Il Sindaco, massima autorità sanitaria cittadina, insieme al Presidente del Consiglio Comunale, avevano tra le mani una delibera -la mozione approvata in Consiglio Comunale il 15 aprile 2024- che li investiva di un ruolo straordinario che non hanno svolto. Questo è quanto emerge perché alcun risultato si è concretizzato a seguito dei loro interventi. Maggiore determinazione non avrebbe certo guastato.
Il Comitato non aveva il potere per chiedere e ottenere, ma solo la funzione di sollecitare, stimolare, acquisire e trasferire informazioni ai cittadini. Tanto è stato fatto.
6. Il ridimensionamento di quel progetto, perché avrebbe fatto ombra ad altri, è sembrata essere la seconda fase. Per raggiungere quell'obiettivo sono state messe in campo alcune parole che sono diventate il tormentone attorno al quale ci si attorcigliava quando si voleva prendere tempo. Sono quelle parole che servono a mostrare un lavorio incessante che nei fatti non è apparso: Piano Clinico Gestionale ovvero Declassamento, Cronoprogramma.
PIANO CLINICO GESTIONALE, è il primo "Moloch": per ottenerlo passano mesi e mesi. Un "lavoraccio" da copia e incolla che non si limita a non attivare alcune specialità previste negli Ospedali di Secondo livello, perché presenti in eccesso in altre ASL (Cardiochirurgia), ma ridimensiona l'intero progetto, a cominciare dalle sale operatorie, tanto da rendere il nuovo ospedale con quasi le stesse potenzialità (molto molto critiche!) dell'attuale presidio Bonomo. Doveva essere approvato dalla Conferenza dei Sindaci, ma nessuno fiata e nessuno lo legge, lo si ottiene a fatica a cose fatte! Appunto, nessuno doveva interferire. L'altro obiettivo era anche quello di eliminare dal progetto le aule universitarie, che tanto preoccupavano qualcuno. Obiettivo raggiunto.
DECLASSAMENTO: Nel secondo incontro che il Comitato ha avuto con il Presidente Emiliano, svoltosi alle ore 15 del giorno 13 marzo 2024, il Comitato contesta il declassamento da Secondo a Primo Livello, appreso sia in Prima Commissione, che dalla lettura dei documenti (di cui gli abbiamo pure fornito copia) di una richiesta di parere legale -campata in aria- ma che mirava proprio a questo obiettivo. Il Presidente Emiliano, alla richiesta di prendere un impegno concreto e sorprendendo tutti con un colpo di teatro, verga di suo pugno un comunicato nel quale afferma: "anche nel redigendo nuovo regolamento della rete dei posti letto l'ospedale in costruzione di Andria verrà dotato di tutto quanto previsto dalla legge per gli ospedali di secondo livello." Le ultime parole famose. Il 31 luglio 2024 la delibera 1119 (poi modificata come registriamo più avanti) non solo non contiene il Secondo Livello, ma nemmeno i 400 posti letto. Chi lo aveva dimenticato, Emiliano o Montanaro? Sicuramente entrambi. Noi no.
È stato veramente difficile, per il Comitato, disarmato perché senza alcuna forza contrattuale, e senza avere scopi strumentali se non quello principale che è l'ottenimento del Nuovo Ospedale di Andria, avere a che fare con le istituzioni.
Il CRONOPROGRAMMA è altro totem: ancora oggi tutti reclamano un elenco di date e adempimenti che sia reale e realistico, ma che temiamo non avremo mai. Se è vero, come è vero che è stato annunciato come prossimo in tutte le riunioni di commissione e nei numerosi incontri avuti dal Comitato, ma mai pervenuto. Nel corso del suo intervento in Consiglio Comunale il 15 aprile 2024 la Direttrice Generale, alla domanda sulla "tempistica", afferma: "Non tutto è governabile dalla ASL. Una volta contattati i progettisti penso che in un paio di mesi possa completarsi il progetto. Per l'ASSET (ovviamente, visto il precedente, n.d.r.) non posso fornire i tempi." Al contrario, in Consiglio Regionale nella riunione della Prima e Terza commissioni congiunte, svoltasi il 31 luglio 2024 invece afferma "Quindi, il tempo complessivo per la progettazione definitiva e la progettazione esecutiva va da un minimo di dieci mesi a un massimo di dodici, completa di validazione del RUP." Come mai tutto questo tempo? Ma non erano solo da sopprimere le aule? Non c'era da ricalcolare le fondamenta? Non c'era da eliminare i costosi e pesanti orpelli architettonici? Non erano da rivedere le lunghe sedute esterne? Ma si vuole davvero invitare alla rabbia una intera Comunità?
Tempi dilatati al massimo, tanto da sembrare ed essere una plateale presa in giro. Di certo c'è che, tra un anno esatto, si finirà in piena bagarre da campagna elettorale! Altro che nuovo progetto.
Temiamo che nessun cronoprogramma "VERO" sarà mai presentato. Anche perché con il cronoprogramma ci vuole anche il nuovo Accordo di programma con la previsione dei nuovi fondi. Che ci sono! Così come verificato il 27 febbraio 2024 a Roma dal Comitato presso il Ministero con il sottosegretario Gemmato e la ing. Romitelli: oltre ai 318 milioni dell'Accordo di Programma scaduto, la Regione ha una residua disponibilità di circa altri 280 milioni, che in totale sono €598 milioni. Quindi, oggi l'imperativo è uno solo: MUOVERSI, CORRERE, RISOLVERE I PROBLEMI. NON PERDERE ANCORA UN ANNO PER COMPLETARE IL PROGETTO. ASSURDO!!!
7. La delibera n.1119 del 31 luglio 24.
In quella delibera era previsto che al Nuovo Ospedale di Andria venissero assegnati 250 posti letto invece dei 400 da tempo programmati. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha determinato un vero e proprio coro di protesta agitando non poco l'opinione pubblica (e anche gli uffici regionali). Per fortuna la correzione dell'errore è giunta con la deliberazione adottata dalla giunta regionale giovedì pomeriggio 3 ottobre, dopo una serie di incontri del Comitato con le Istituzioni.
Come si è giunti a questo risultato? Con le proteste di molti ma anche, lo sosteniamo con forza, con l'impegno del Comitato ad analizzare la delibera 1119 e precedenti e a formulare le proposte di modifica.
Come anticipato nella premessa di questo documento, il Comitato si è preoccupato di predisporre e consegnare, il 25 settembre scorso, all'assessore Ciliento un emendamento alla delibera, ripristinando i 400 posti e inserendo la declaratoria del "Secondo Livello".
Nel successivo incontro, svoltosi nel pomeriggio di martedì primo ottobre, con il dottor Montanaro presso il dipartimento, su esplicita volontà del Presidente Emiliano, sono state concordate le modifiche, poi effettivamente riportate, nella delibera.
Questo nuovo incontro è stato utile a comprendere come si procederà in futuro. Abbiamo infatti posto la questione dei tempi. Ci è sembrato eccessivo attendere un anno per un progetto "fatto" e da rimaneggiare. Abbiamo inoltre evidenziato altre questioni: l'urgenza di giungere a un nuovo "Accordo di Programma" per ottenere lo stanziamento delle risorse; l'insufficienza dei 186 milioni previsti nella delibera della Dg Asl Bat, sono infatti pari -come già affermato- a quelli previsti per Bisceglie per 295 posti letto, per cui i conti non tornano; la necessità di aumentare le sale operatorie; il bisogno di nominare il direttore sanitario di presidio per il Bonomo. Anche su queste questioni si è ripristinato un colloquio che speriamo porti a risultati positivi.
Dopo il sentimento di delusione, per questi due anni praticamente persi, il Comitato per il Nuovo Ospedale di Andria ha preso atto positivamente della correzione apportata, scorgendo quindi un barlume di speranza. Non solo, ma non ha remore nell'apprezzare anche la rapidità con la quale questa volta si è operato. Ecco, se questa "determinazione" ci fosse stata anche in passato, oggi non saremmo in questa situazione. Vogliamo sperare che d'ora in poi lo stesso "piglio" venga adottato anche nel prossimo futuro dalla giunta regionale per dare rapida attuazione al progetto.
Conclusioni.- Questo è quanto accaduto nei 18 mesi di vita del Comitato, rilevando come tutti gli obiettivi, di volta in volta dichiarati dalle Istituzioni, venivano infranti. Molti non hanno fatto il loro dovere e si è avuta la sensazione che si sia considerato il Comitato come un soggetto fastidioso, curioso e impertinente, ma attento e documentato. Così si è presa in giro una intera Comunità fatta di donne e uomini, anziani e bambini che tutto questo non potranno dimenticarlo.
Non mancheremo ai prossimi incontri istituzionali in programma. Non lesineremo critiche o apprezzamenti, ma quello che sentiamo il dovere di gridare oggi è che urge recuperare il tempo perso e accelerare tutte le fasi del procedimento.
L'APPELLO ACCORATO È QUESTO:
EVITATE DI INFOGNARE QUESTA STORIA NELLE SECCHE DELLA IMMINENTE PROSSIMA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI. È UN PERICOLO GRANDE. FATE IN MODO CHE DIVENTI UNA STORIA BELLA!
Lo sarà per i cittadini ma anche per chi ne sarà artefice nel ruolo istituzionale assegnato.
Noi rimarremo qui per il tempo necessario, non per sempre e non per fare propaganda, in quanto non è negli obiettivi di questo Comitato, nato per stimolare e sollecitare -per quanto possibile- atti concreti e conclusivi. Fate in modo che non ce ne sia più bisogno.
L'eventuale e malaugurato fallimento non sarà nostro, ma di una intera classe dirigente.
Note______________________________
(1) il Presidente Michele EMILIANO: "Come avevamo detto, siamo al calcio di avvio. Un calcio di inizio importante che serve a fare uscire tutta questa area da una serie di difficoltà di natura sanitaria. Costituiremo con l'Università di Foggia tutte quelle clinicizzazioni di reparti che, assieme al Policlinico di Bari, al Policlinico di Foggia, al Policlinico di Taranto, al Policlinico di Lecce, daranno vita anche al Policlinico della Bat, che verrà accentrato attorno a questa nuova struttura costruita con i più moderni ritrovati, che consentirà anche un migliore richiamo per i medici.……... Noi ci auguriamo che la bellezza di questo luogo, Castel del Monte, possa fare da richiamo per tutte quelle persone, quei sanitari, quei medici di rilievo, che potrebbero fare grande la sanità di questa provincia.";
il Direttore del Dipartimento Salute dottor Vito MONTANARO: "Quello di Andria è uno dei cinque nuovissimi ospedali che stiamo realizzando, una struttura bella, fattore questo particolarmente importante, perché anche il luogo di cura contribuisce al percorso di guarigione. E la mia riflessione è pensare alle persone che in questo ospedale potranno ritrovare la salute e il benessere. Il nostro compito è mettere nella condizione tutti i territori della Puglia di avere strutture moderne di questo tipo ed è l'obiettivo che stiamo perseguendo con la massima determinazione ed efficienza".
IL Commissario della Asl BT avv. Alessandro DELLE DONNE: "Siamo felici e soddisfatti oggi di poter presentare pubblicamente il progetto del nuovo ospedale di Andria, ne andiamo fieri e possiamo affermare con assoluta convinzione che è stato realizzato un progetto imponente, funzionale, assolutamente innovativo dal punto di vista architettonico e organizzativo"……."Abbiamo fino a oggi raccontato ogni passaggio della realizzazione del progetto, dalla approvazione dello studio di fattibilità all'indizione di gara per i servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria. E continueremo a farlo perché l'ospedale è di tutti, la trasparenza amministrativa non è solo un dovere ma anche un diritto dei cittadini, dei dipendenti e dei pazienti"."La scelta di presentare il progetto a Castel del Monte ovviamente non è casuale - continua Delle Donne - dall'ospedale sarà visibile il Castello e viceversa per questo ci è sembrato doveroso fare proprio qui la prima presentazione del progetto. Si tratta di un ospedale nato di primo livello e diventato successivamente di secondo: sarà un punto di riferimento importante non soltanto per la nostra provincia ma anche per le città limitrofe".
Ed infine, con parole che meglio non potevano essere incise nella neve, pronunciate dal RUP e Direttore dell'Area Tecnica ing. Carlo IEVA: "Stiamo seguendo meticolosamente ogni passaggio della realizzazione del progetto dell'ospedale, questa è una prima fase molto delicata e molto importante. Il progetto nella sua versione definitiva sarà pronta tra settembre e ottobre. Dopo la fase di verifica tecnica sarà bandita la gara per la progettazione esecutiva e i lavori.".
I fatti e gli antefatti sono stati puntualmente pubblicati sulla nostra pagina FB e riportati nella mozione che il Consiglio Comunale ha approvato (a questo punto "inutilmente"?) il giorno 15 aprile 2024.
L'ultimo atto prodotto dalla Regione non fa giustizia di tutto il percorso accidentato ma, con ulteriori errori marchiani, demolisce non solo un ospedale non ancora costruito ma la credibilità di una intera classe dirigente.
Nessuno si è accorto del vistoso errore contenuto in una tabella a pag. 13 della delibera n. 1119 del 31.7.24 e, sebbene qualcuno ha giustamente lanciato l'allarme -per mera e giusta azione politica- non ha approfondito e non si è accorto dello scambio tra Andria e Bisceglie e comunque dei numeri errati. Nessuno che abbia avuto il senso critico necessario a leggere una delibera! I consiglieri regionali, e in particolare i componenti della Commissione Sanità, ai quali abbiamo chiesto cortesemente di rinviare la discussione per darci la possibilità di dimostrare l'errore, ma questa possibilità ci è stata negata. Parere favorevole! Complimenti.
Il Comitato non si è arreso, e lontano da ogni impulso meramente propagandistico, ha prodotto una proposta di modifica della Delibera affidandola all'unico componente della Giunta Regionale di questa provincia, l'Assessore Debora Ciliento.
Il dato triste che emerge da questa singolare vicenda è che nessuno studia più niente e tutto diventa politica per la politica, comunicazione per la comunicazione.
Fatti - Detto questo, quello che emerge, a metà (?) di questo percorso contrastato quanto privo di cura (è la parola attinente), è il senso delle cose, una sorta di filo conduttore, dei fatti accaduti in questi 18 mesi di vita del Comitato. Il senso è sembrato svilupparsi in due fasi molto evidenti: DEMOLIRE e RIDIMENSIONARE. Con attori e ruoli diversificati ma coerenti tra loro.
1. Il progetto del Nuovo Ospedale di Andria, nella magnificente cornice di Castel del Monte, veniva presentato dai massimi vertici regionali con dichiarazioni roboanti il 15 luglio 2021 (nota1).
La Asl Bt è il promotore dell'iniziativa, con il DG avv. Alessandro DELLE DONNE, desideroso di fare di più e meglio, e il Rup ing. Carlo IEVA che, con il contenuto stesso dei propri atti, ha determinato diffuse criticità al progetto a cui tanto tutti tenevano. L'intero procedimento si sviluppa con scarsa interlocuzione con il Dipartimento Salute regionale, ma disponendo modifiche progettuali in aumento senza porsi la domanda prioritaria (posta dai progettisti prima di iniziare): le risorse sono sufficienti? Infatti il finanziamento disponibile di 138 milioni riguardava in origine un Ospedale di 295 posti letto, incrementati a n.400 pl e classificato di Secondo Livello con deliberazione della Giunta Regionale. Cresce tutto ma non le risorse. Il DG dell'epoca richiedeva ripetutamente e formalmente alla Regione e, verosimilmente, anche al Presidente, ma MAI qualcuno che abbia risposto con atti formali!
Perché la Regione non convocava allora, in quei momenti, riunioni e incontri operativi per risolvere i problemi? Eppure dal 15 luglio 2021 tutti sapevano che cosa era stato presentato a Castel del Monte! Altrettanto inefficace è apparso il ruolo della nuova DG Dimatteo.
2. Incomprensibile è stato anche l'operato del Capo Dipartimento Salute della Regione -Factotum del Presidente- dott. Vito Montanaro che si è avvalso di ASSET per la fase di validazione del progetto ma che lo demolisce con oltre 1200 rilievi, anche questi mai verificati ufficialmente da alcuno. Eppure, come risulta dagli atti, la ASL BT aveva avviato una selezione pubblica di soggetti per la verifica del progetto definitivo ed esecutivo il 30 settembre 2021 con delibera n. 1635. Ed il 1 Ottobre 2021 con delibera n. 1653 aveva nominato anche la Commissione Giudicatrice per la scelta del soggetto verificatore. Non se ne è saputo più nulla. Da novembre 2021 ASSET ha detenuto il progetto per la verifica e nulla si è più saputo, mentre il Dipartimento dichiara di assumere su di se il procedimento, cosa che di fatto non accade, ed esattamente due anni dopo c'è la revoca dell'Accordo di Programma, creando comunque sconcerto. Evidentemente, senza mai affermarlo esplicitamente, si voleva ripartire da zero.
Si arriva quindi al 26 luglio 2024 (DDG n. 1312) perché la ASL Bt (e non il Dipartimento) deliberi di "rimodulare l'importo dei costi necessari"! Senza peraltro indicare il termine di consegna. Con questa delibera si fa il contrario di quanto affermato in Commissione, e cioè che avrebbero fatto una gara per il progetto esecutivo+lavori, cioè l'appalto integrato. Continui cambi di rotta! Da quest'ultima delibera non si può non rilevare ancora la insufficienza dei fondi destinati all'intervento ovvero circa €186 milioni (basta confrontare i pl di Bisceglie con 295 e Andria con 400).
Si svolgono audizioni in più commissioni e più sedute, incontri nei quali il Dottor Montanaro assicurava che in pochi mesi tutto si sarebbe risolto, che i progettisti erano già stati interessati ad apportare i necessari correttivi emersi dai rilievi ed entro dicembre 2023 si sarebbe andati con il progetto esecutivo alla gara per la costruzione. Nulla di ciò si è verificato.
Una vicenda deludente fatta di rassicurazioni, di tempi morti e di tempo perso (inutilmente), magari necessario per giungere alla revoca dell'Accordo di Programma, come forse si voleva. Sarebbe stato più opportuno, visto il lievitare dei costi e l'emanazione del nuovo prezzario regionale, realizzare un Accordo di Programma integrativo, anche per coprire la differenza finanziaria evidenziata dai progettisti al primo esame della situazione, di fatto esistente al momento dell'affidamento dell'incarico, nel rispetto del codice degli appalti, ed eliminando dal progetto quanto aggiunto.
3. Il Presidente Michele Emiliano ha incontrato due volte il Comitato per il Nuovo Ospedale e (difficile dire se consapevolmente o inconsapevolmente) con evidente distrazione non ha mai dato corso agli impegni assunti, tranne che per la Delibera 1119, per il clamore suscitato .
Nel primo incontro con una delegazione del Comitato dispose, ma solo a voce, di inserire il Comitato per il Nuovo Ospedale nella Cabina di Regia istituita con delibera di giunta n. 335 del 20/3/2023 per monitorare sulla realizzazione dei nuovi ospedali. È rimasta una mera dichiarazione di principio.
4. Non si può non rilevare come, tutti i consiglieri regionali eletti in questa provincia, non abbiano seguito il procedimento in Asl, con tutte le criticità che si sono determinate, ignorando che l'accordo di Programma scadesse a novembre 2023. Nessuno ha mai acquisito gli atti per verificare gli oltre 1200 rilievi di Asset, o comunque non ne ha dato segno. Tante convocazioni di commissione per audire…..il sindaco di Andria, quando erano essi stessi, l'assessorato e il Presidente che dovevano parlare e deliberare e non lo hanno fatto. Una situazione triste, che ha registrato interventi quando i fatti erano già accaduti. Mai hanno rappresentato una guida.
5. Il Sindaco di Andria Giovanna Bruno ha sviluppato tanto movimento, ma senza incisività, senza una iniziativa di protesta vera in tutta questa vicenda. Dichiarazioni e comunicazioni in quantità, ma nessun gesto eclatante, alla luce dei fatti o che accadevano. Di fronte alla revoca dell'Accordo di Programma, troppo equilibrismo politico nei confronti di una Regione inadempiente, troppo fideistica l'affermazione "mi fido di Emiliano" mentre i fatti, purtroppo, dimostravano il contrario.
Il Sindaco, massima autorità sanitaria cittadina, insieme al Presidente del Consiglio Comunale, avevano tra le mani una delibera -la mozione approvata in Consiglio Comunale il 15 aprile 2024- che li investiva di un ruolo straordinario che non hanno svolto. Questo è quanto emerge perché alcun risultato si è concretizzato a seguito dei loro interventi. Maggiore determinazione non avrebbe certo guastato.
Il Comitato non aveva il potere per chiedere e ottenere, ma solo la funzione di sollecitare, stimolare, acquisire e trasferire informazioni ai cittadini. Tanto è stato fatto.
6. Il ridimensionamento di quel progetto, perché avrebbe fatto ombra ad altri, è sembrata essere la seconda fase. Per raggiungere quell'obiettivo sono state messe in campo alcune parole che sono diventate il tormentone attorno al quale ci si attorcigliava quando si voleva prendere tempo. Sono quelle parole che servono a mostrare un lavorio incessante che nei fatti non è apparso: Piano Clinico Gestionale ovvero Declassamento, Cronoprogramma.
PIANO CLINICO GESTIONALE, è il primo "Moloch": per ottenerlo passano mesi e mesi. Un "lavoraccio" da copia e incolla che non si limita a non attivare alcune specialità previste negli Ospedali di Secondo livello, perché presenti in eccesso in altre ASL (Cardiochirurgia), ma ridimensiona l'intero progetto, a cominciare dalle sale operatorie, tanto da rendere il nuovo ospedale con quasi le stesse potenzialità (molto molto critiche!) dell'attuale presidio Bonomo. Doveva essere approvato dalla Conferenza dei Sindaci, ma nessuno fiata e nessuno lo legge, lo si ottiene a fatica a cose fatte! Appunto, nessuno doveva interferire. L'altro obiettivo era anche quello di eliminare dal progetto le aule universitarie, che tanto preoccupavano qualcuno. Obiettivo raggiunto.
DECLASSAMENTO: Nel secondo incontro che il Comitato ha avuto con il Presidente Emiliano, svoltosi alle ore 15 del giorno 13 marzo 2024, il Comitato contesta il declassamento da Secondo a Primo Livello, appreso sia in Prima Commissione, che dalla lettura dei documenti (di cui gli abbiamo pure fornito copia) di una richiesta di parere legale -campata in aria- ma che mirava proprio a questo obiettivo. Il Presidente Emiliano, alla richiesta di prendere un impegno concreto e sorprendendo tutti con un colpo di teatro, verga di suo pugno un comunicato nel quale afferma: "anche nel redigendo nuovo regolamento della rete dei posti letto l'ospedale in costruzione di Andria verrà dotato di tutto quanto previsto dalla legge per gli ospedali di secondo livello." Le ultime parole famose. Il 31 luglio 2024 la delibera 1119 (poi modificata come registriamo più avanti) non solo non contiene il Secondo Livello, ma nemmeno i 400 posti letto. Chi lo aveva dimenticato, Emiliano o Montanaro? Sicuramente entrambi. Noi no.
È stato veramente difficile, per il Comitato, disarmato perché senza alcuna forza contrattuale, e senza avere scopi strumentali se non quello principale che è l'ottenimento del Nuovo Ospedale di Andria, avere a che fare con le istituzioni.
Il CRONOPROGRAMMA è altro totem: ancora oggi tutti reclamano un elenco di date e adempimenti che sia reale e realistico, ma che temiamo non avremo mai. Se è vero, come è vero che è stato annunciato come prossimo in tutte le riunioni di commissione e nei numerosi incontri avuti dal Comitato, ma mai pervenuto. Nel corso del suo intervento in Consiglio Comunale il 15 aprile 2024 la Direttrice Generale, alla domanda sulla "tempistica", afferma: "Non tutto è governabile dalla ASL. Una volta contattati i progettisti penso che in un paio di mesi possa completarsi il progetto. Per l'ASSET (ovviamente, visto il precedente, n.d.r.) non posso fornire i tempi." Al contrario, in Consiglio Regionale nella riunione della Prima e Terza commissioni congiunte, svoltasi il 31 luglio 2024 invece afferma "Quindi, il tempo complessivo per la progettazione definitiva e la progettazione esecutiva va da un minimo di dieci mesi a un massimo di dodici, completa di validazione del RUP." Come mai tutto questo tempo? Ma non erano solo da sopprimere le aule? Non c'era da ricalcolare le fondamenta? Non c'era da eliminare i costosi e pesanti orpelli architettonici? Non erano da rivedere le lunghe sedute esterne? Ma si vuole davvero invitare alla rabbia una intera Comunità?
Tempi dilatati al massimo, tanto da sembrare ed essere una plateale presa in giro. Di certo c'è che, tra un anno esatto, si finirà in piena bagarre da campagna elettorale! Altro che nuovo progetto.
Temiamo che nessun cronoprogramma "VERO" sarà mai presentato. Anche perché con il cronoprogramma ci vuole anche il nuovo Accordo di programma con la previsione dei nuovi fondi. Che ci sono! Così come verificato il 27 febbraio 2024 a Roma dal Comitato presso il Ministero con il sottosegretario Gemmato e la ing. Romitelli: oltre ai 318 milioni dell'Accordo di Programma scaduto, la Regione ha una residua disponibilità di circa altri 280 milioni, che in totale sono €598 milioni. Quindi, oggi l'imperativo è uno solo: MUOVERSI, CORRERE, RISOLVERE I PROBLEMI. NON PERDERE ANCORA UN ANNO PER COMPLETARE IL PROGETTO. ASSURDO!!!
7. La delibera n.1119 del 31 luglio 24.
In quella delibera era previsto che al Nuovo Ospedale di Andria venissero assegnati 250 posti letto invece dei 400 da tempo programmati. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha determinato un vero e proprio coro di protesta agitando non poco l'opinione pubblica (e anche gli uffici regionali). Per fortuna la correzione dell'errore è giunta con la deliberazione adottata dalla giunta regionale giovedì pomeriggio 3 ottobre, dopo una serie di incontri del Comitato con le Istituzioni.
Come si è giunti a questo risultato? Con le proteste di molti ma anche, lo sosteniamo con forza, con l'impegno del Comitato ad analizzare la delibera 1119 e precedenti e a formulare le proposte di modifica.
Come anticipato nella premessa di questo documento, il Comitato si è preoccupato di predisporre e consegnare, il 25 settembre scorso, all'assessore Ciliento un emendamento alla delibera, ripristinando i 400 posti e inserendo la declaratoria del "Secondo Livello".
Nel successivo incontro, svoltosi nel pomeriggio di martedì primo ottobre, con il dottor Montanaro presso il dipartimento, su esplicita volontà del Presidente Emiliano, sono state concordate le modifiche, poi effettivamente riportate, nella delibera.
Questo nuovo incontro è stato utile a comprendere come si procederà in futuro. Abbiamo infatti posto la questione dei tempi. Ci è sembrato eccessivo attendere un anno per un progetto "fatto" e da rimaneggiare. Abbiamo inoltre evidenziato altre questioni: l'urgenza di giungere a un nuovo "Accordo di Programma" per ottenere lo stanziamento delle risorse; l'insufficienza dei 186 milioni previsti nella delibera della Dg Asl Bat, sono infatti pari -come già affermato- a quelli previsti per Bisceglie per 295 posti letto, per cui i conti non tornano; la necessità di aumentare le sale operatorie; il bisogno di nominare il direttore sanitario di presidio per il Bonomo. Anche su queste questioni si è ripristinato un colloquio che speriamo porti a risultati positivi.
Dopo il sentimento di delusione, per questi due anni praticamente persi, il Comitato per il Nuovo Ospedale di Andria ha preso atto positivamente della correzione apportata, scorgendo quindi un barlume di speranza. Non solo, ma non ha remore nell'apprezzare anche la rapidità con la quale questa volta si è operato. Ecco, se questa "determinazione" ci fosse stata anche in passato, oggi non saremmo in questa situazione. Vogliamo sperare che d'ora in poi lo stesso "piglio" venga adottato anche nel prossimo futuro dalla giunta regionale per dare rapida attuazione al progetto.
Conclusioni.- Questo è quanto accaduto nei 18 mesi di vita del Comitato, rilevando come tutti gli obiettivi, di volta in volta dichiarati dalle Istituzioni, venivano infranti. Molti non hanno fatto il loro dovere e si è avuta la sensazione che si sia considerato il Comitato come un soggetto fastidioso, curioso e impertinente, ma attento e documentato. Così si è presa in giro una intera Comunità fatta di donne e uomini, anziani e bambini che tutto questo non potranno dimenticarlo.
Non mancheremo ai prossimi incontri istituzionali in programma. Non lesineremo critiche o apprezzamenti, ma quello che sentiamo il dovere di gridare oggi è che urge recuperare il tempo perso e accelerare tutte le fasi del procedimento.
L'APPELLO ACCORATO È QUESTO:
EVITATE DI INFOGNARE QUESTA STORIA NELLE SECCHE DELLA IMMINENTE PROSSIMA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI. È UN PERICOLO GRANDE. FATE IN MODO CHE DIVENTI UNA STORIA BELLA!
Lo sarà per i cittadini ma anche per chi ne sarà artefice nel ruolo istituzionale assegnato.
Noi rimarremo qui per il tempo necessario, non per sempre e non per fare propaganda, in quanto non è negli obiettivi di questo Comitato, nato per stimolare e sollecitare -per quanto possibile- atti concreti e conclusivi. Fate in modo che non ce ne sia più bisogno.
L'eventuale e malaugurato fallimento non sarà nostro, ma di una intera classe dirigente.
Note______________________________
(1) il Presidente Michele EMILIANO: "Come avevamo detto, siamo al calcio di avvio. Un calcio di inizio importante che serve a fare uscire tutta questa area da una serie di difficoltà di natura sanitaria. Costituiremo con l'Università di Foggia tutte quelle clinicizzazioni di reparti che, assieme al Policlinico di Bari, al Policlinico di Foggia, al Policlinico di Taranto, al Policlinico di Lecce, daranno vita anche al Policlinico della Bat, che verrà accentrato attorno a questa nuova struttura costruita con i più moderni ritrovati, che consentirà anche un migliore richiamo per i medici.……... Noi ci auguriamo che la bellezza di questo luogo, Castel del Monte, possa fare da richiamo per tutte quelle persone, quei sanitari, quei medici di rilievo, che potrebbero fare grande la sanità di questa provincia.";
il Direttore del Dipartimento Salute dottor Vito MONTANARO: "Quello di Andria è uno dei cinque nuovissimi ospedali che stiamo realizzando, una struttura bella, fattore questo particolarmente importante, perché anche il luogo di cura contribuisce al percorso di guarigione. E la mia riflessione è pensare alle persone che in questo ospedale potranno ritrovare la salute e il benessere. Il nostro compito è mettere nella condizione tutti i territori della Puglia di avere strutture moderne di questo tipo ed è l'obiettivo che stiamo perseguendo con la massima determinazione ed efficienza".
IL Commissario della Asl BT avv. Alessandro DELLE DONNE: "Siamo felici e soddisfatti oggi di poter presentare pubblicamente il progetto del nuovo ospedale di Andria, ne andiamo fieri e possiamo affermare con assoluta convinzione che è stato realizzato un progetto imponente, funzionale, assolutamente innovativo dal punto di vista architettonico e organizzativo"……."Abbiamo fino a oggi raccontato ogni passaggio della realizzazione del progetto, dalla approvazione dello studio di fattibilità all'indizione di gara per i servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria. E continueremo a farlo perché l'ospedale è di tutti, la trasparenza amministrativa non è solo un dovere ma anche un diritto dei cittadini, dei dipendenti e dei pazienti"."La scelta di presentare il progetto a Castel del Monte ovviamente non è casuale - continua Delle Donne - dall'ospedale sarà visibile il Castello e viceversa per questo ci è sembrato doveroso fare proprio qui la prima presentazione del progetto. Si tratta di un ospedale nato di primo livello e diventato successivamente di secondo: sarà un punto di riferimento importante non soltanto per la nostra provincia ma anche per le città limitrofe".
Ed infine, con parole che meglio non potevano essere incise nella neve, pronunciate dal RUP e Direttore dell'Area Tecnica ing. Carlo IEVA: "Stiamo seguendo meticolosamente ogni passaggio della realizzazione del progetto dell'ospedale, questa è una prima fase molto delicata e molto importante. Il progetto nella sua versione definitiva sarà pronta tra settembre e ottobre. Dopo la fase di verifica tecnica sarà bandita la gara per la progettazione esecutiva e i lavori.".