Attualità
Nuovo ospedale di Andria: declassamento da II al I livello
La nota è del presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati
Andria - lunedì 11 marzo 2024
14.49
Mente questa mattina, le municipalità dei dieci Comuni della Provincia Bat si riunivano ad Andria, a Palazzo di Città, per discutere del nuovo ospedale, su convocazione del presidente dell'ente provinciale Bernardo Lodispoto, è giunta una pesante nota del presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati circa il declassamento da II a I livello proprio del nuovo ospedale di Andria.
"Sul nuovo ospedale di Andria verificheremo nelle prossime ore la motivazione e la plausibilità normativa del declassamento dal II al I livello. Lo verificheremo con attenzione, poiché nel piano di nuova edilizia ospedaliera approvato durante negli anni 2010-2013, quell'ospedale era programmato di II livello, ossia al servizio dell'intera provincia BAT e come Centro di trauma. Può darsi che le ragioni individuate per il declassamento abbiano fondatezza, ma è opportuno verificare il dettaglio.
"Abbiamo infatti già acquisito il parere legale chiesto sul punto all'avvocatura regionale dall'assessorato alla Sanità e ora stiamo attendendo il piano clinico-gestionale, ove saranno certamente riportate le unità operative previste e il bacino di popolazione posto a riferimento di una dotazione di 400 posti letti, pur senza la classificazione di ospedale di II livello.
"Nel frattempo, come purtroppo temuto, dovrà essere riavviata la procedura del finanziamento, oggi stimata per circa 220 milioni di euro, a causa della scadenza del vecchio accordo di programma. Un aggravio di tempi decisamente non in linea con le necessità di salute dei cittadini, addebitabile in gran parte alle burocrazie sanitarie, anche a dispetto di una classe politica molto più avanzata nel voler raggiungere in tempi almeno ragionevoli la più efficace modernizzazione dell'assistenza ospedaliera."
"Sul nuovo ospedale di Andria verificheremo nelle prossime ore la motivazione e la plausibilità normativa del declassamento dal II al I livello. Lo verificheremo con attenzione, poiché nel piano di nuova edilizia ospedaliera approvato durante negli anni 2010-2013, quell'ospedale era programmato di II livello, ossia al servizio dell'intera provincia BAT e come Centro di trauma. Può darsi che le ragioni individuate per il declassamento abbiano fondatezza, ma è opportuno verificare il dettaglio.
"Abbiamo infatti già acquisito il parere legale chiesto sul punto all'avvocatura regionale dall'assessorato alla Sanità e ora stiamo attendendo il piano clinico-gestionale, ove saranno certamente riportate le unità operative previste e il bacino di popolazione posto a riferimento di una dotazione di 400 posti letti, pur senza la classificazione di ospedale di II livello.
"Nel frattempo, come purtroppo temuto, dovrà essere riavviata la procedura del finanziamento, oggi stimata per circa 220 milioni di euro, a causa della scadenza del vecchio accordo di programma. Un aggravio di tempi decisamente non in linea con le necessità di salute dei cittadini, addebitabile in gran parte alle burocrazie sanitarie, anche a dispetto di una classe politica molto più avanzata nel voler raggiungere in tempi almeno ragionevoli la più efficace modernizzazione dell'assistenza ospedaliera."