Vita di città
Nuove tariffe nido "A. Gabelli", rette raddoppiate: genitori preoccupati
Intanto giovedì le mamme delle scuole primarie e materne scendono in piazza per mensa e libri
Andria - martedì 23 ottobre 2018
13.09
Che sarebbero aumentate ormai era noto, non però addirittura raddoppiate. Venerdì pomeriggio in una seduta di giunta comunale sono state approvate le nuove tariffe per il nido comunale "Aristide Gabelli". Stamattina doccia fredda per i genitori che, quando hanno accompagnato i bambini all'asilo, si sono trovati di fronte all'amara sorpresa.
Resta la fascia esente mentre per tutte le altre rincari del 100 per cento: la FASCIA B, per esempio, (da €. 0,00 a €. 1.000,00 di ISEE) passa da 20 a 50 euro mentre il buono pasto da 0,50 a 1,20. Stessa cosa per la FASCIA C (da €. 1.000,01 a €. 4.000,00 di ISEE) dove si passa da 30 euro a 70 e la mensa da un 1 euro a 1,90 e così via. Fino ad arrivare alla FASCIA G (da €. 16.000,01 in su di ISEE) dove dagli 80 euro e 3 di mensa giornaliera si arriva a 170 euro di retta e 5.90 euro di buono pasto. Dunque, su 20 giorni di frequenza, 118 euro di mensa per la fascia più alta a cui aggiungere la retta, per un totale di 288 euro. Un autentico salasso per le famiglie meno abbienti di Andria.
Inutile dire la preoccupazione dei genitori rispetto a questi nuovi costi appresi ad anno in corso che, infatti, su un bilancio familiare non sono marginali. Inoltre, le famiglie avrebbero preferito avere questa comunicazione nell'ambito di un incontro alla presenza dell'assessore Grumo e della dirigente del settore al fine di poter eventualmente fare domande e chiedere chiarimenti. Una perplessità su tutte: se alcune famiglie dovessero decidere di ritirare i bambini, le tariffe subiranno ulteriori aumenti visto che i costi andrebbero divisi per un numero minore di frequentanti?
L'assessore Grumo ci fa sapere che presto ci sarà un incontro con i genitori e che non c'era alcuna volontà di evitare il confronto ma di informare celermente le famiglie nelle more della convocazione di una riunione.
Intanto, un gruppo di mamme, di altre scuole di Andria primarie e materne, ha organizzato per giovedì pomeriggio 25 ottobre, un si- in pacifico in piazza Catuma, a partire dalle ore 15.30, per "Dare voce ai nostri diritti", si legge in un messaggio che gira tra i genitori interessati dall'eliminazione della mensa scolastica, anticipo dell'orario di uscita dei bambini delle scuole materne, taglio all'assistenza ai disabili e vicenda legata ai libri di testo.
Una bella matassa da sbrogliare per l'Amministrazione comunale.
Resta la fascia esente mentre per tutte le altre rincari del 100 per cento: la FASCIA B, per esempio, (da €. 0,00 a €. 1.000,00 di ISEE) passa da 20 a 50 euro mentre il buono pasto da 0,50 a 1,20. Stessa cosa per la FASCIA C (da €. 1.000,01 a €. 4.000,00 di ISEE) dove si passa da 30 euro a 70 e la mensa da un 1 euro a 1,90 e così via. Fino ad arrivare alla FASCIA G (da €. 16.000,01 in su di ISEE) dove dagli 80 euro e 3 di mensa giornaliera si arriva a 170 euro di retta e 5.90 euro di buono pasto. Dunque, su 20 giorni di frequenza, 118 euro di mensa per la fascia più alta a cui aggiungere la retta, per un totale di 288 euro. Un autentico salasso per le famiglie meno abbienti di Andria.
Inutile dire la preoccupazione dei genitori rispetto a questi nuovi costi appresi ad anno in corso che, infatti, su un bilancio familiare non sono marginali. Inoltre, le famiglie avrebbero preferito avere questa comunicazione nell'ambito di un incontro alla presenza dell'assessore Grumo e della dirigente del settore al fine di poter eventualmente fare domande e chiedere chiarimenti. Una perplessità su tutte: se alcune famiglie dovessero decidere di ritirare i bambini, le tariffe subiranno ulteriori aumenti visto che i costi andrebbero divisi per un numero minore di frequentanti?
L'assessore Grumo ci fa sapere che presto ci sarà un incontro con i genitori e che non c'era alcuna volontà di evitare il confronto ma di informare celermente le famiglie nelle more della convocazione di una riunione.
Intanto, un gruppo di mamme, di altre scuole di Andria primarie e materne, ha organizzato per giovedì pomeriggio 25 ottobre, un si- in pacifico in piazza Catuma, a partire dalle ore 15.30, per "Dare voce ai nostri diritti", si legge in un messaggio che gira tra i genitori interessati dall'eliminazione della mensa scolastica, anticipo dell'orario di uscita dei bambini delle scuole materne, taglio all'assistenza ai disabili e vicenda legata ai libri di testo.
Una bella matassa da sbrogliare per l'Amministrazione comunale.