Territorio
Nuove decisioni dal Comitato per la tutela azionisti Popolare di Bari
In attesa della decisione della Corte Costituzionale, con le indagini della Procura e del nuovo Decreto del Governo
Puglia - venerdì 23 dicembre 2016
Ieri a Bari il Comitato per la tutela degli azionisti della BPB, ha incontrato i propri soci, azionisti della banca, per analizzare le novità accadute nelle ultime settimane.
"Innanzitutto il Consiglio di Stato, con provvedimento dello scorso 2 dicembre, ha chiesto alla Corte Costituzionale di verificare l'incostituzionalità del Decreto sulle banche popolari; in particolare l'attenzione del Consiglio di Stato si è concentrata nella parte in cui si prevede che l'azionista ha il diritto di recedere, ma non di esercitare il diritto alla liquidazione delle azioni, e quindi di ottenere il rimborso del prezzo delle azioni. Se la Corte accoglierà tale specifico rilievo di incostituzionalità, allora, dopo la trasformazione in S.p.A. della BPB, ogni socio che lo voglia, potrà recedere ed aver diritto al rimborso di quanto detiene, sulla base del valore fissato attualmente. Addirittura il CDS ha chiesto anche di verificare l'incostituzionalità dell'intero decreto sulla trasformazione delle banche popolari, perché mancherebbero i requisiti di necessità ed urgenza invocati all'epoca dal Governo per emanare il decreto nel 2015. Quindi se la Corte dovesse accogliere tutti i rilievi del CDS, la conseguenza potrebbe anche essere l'abrogazione dell'intera legge.
D'altro canto, è notizia di questa mattina, che il Governo, già nel prossimo Consiglio dei Ministri, si appresti a varare un nuovo decreto sulle banche, con il quale prevederà una serie di misure. Fra queste, vi sarà molto probabilmente un intervento sulle banche popolari. E' prevedibile un rinvio formale del termine entro cui le banche popolari (e quindi fra queste la BPB) devono trasformarsi in S.p.A.. Tanto avrà ricaduta diretta sull'assemblea del 27 dicembre che, per l'effetto, non dovrebbe svolgersi. Tale rinvio, tuttavia, se introdotto, significa che tutto rimarrà congelato sino al nuovo termine che sarà fissato.
Inoltre, la scorsa settimana, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha fatto eseguire perquisizioni all'interno della banca. L'ipotesi accusatoria finora emersa è che vi sia stato ostacolo alle attività di controllo ed ispettive della vigilanza esercitata dalla Banca d'Italia. L'accusa dei PM, secondo le informazioni diffuse dalla stampa, parrebbe esser quella di violazione dell'ordine cronologico nell'esecuzione degli ordini di vendita delle azioni; il rilascio di linee di credito, in via diretta o indiretta, con l'acquisto di azioni: in sintesi la Procura starebbe verificando se siano state poste in essere condotte lesive dell'integrità patrimoniale della banca. Il Comitato guarda al lavoro della Magistratura penale con grande rispetto e attenzione, consapevole che tale vaglio sarà un elemento di chiarezza e di orientamento anche per tutti gli azionisti. Infatti, attesi i poteri ispettivi molto incisivi della Procura, al termine delle indagini, laddove dovessero risultare condotte illegittime della banca, il Comitato si costituirà parte civile ed anche gli azionisti potranno fare altrettanto, anche per il tramite del Comitato, al fine di chiedere il risarcimento dei danni. Invece, nel caso in cui gli esiti delle indagini dovessero propendere per la correttezza della gestione della banca, gli azionisti ed i mercati avranno ricevuto una forte rassicurazione.
Nonostante questa fase di incertezza e di inevitabile attesa (decisione della Corte Costituzionale, indagini della Procura e nuovo Decreto del Governo), il presidente del Comitato Canio Trione e i componenti del direttivo Alessandro Amato, Vincenzo Laudadio, Antonio Pinto e Giovanni Delia, hanno chiarito che comunque insisteranno nel chiedere alla banca di dare attuazione alle richieste formulate il 12 novembre scorso e già oggetto di due incontri del tavolo tecnico di confronto: 1) Costituzione di fondo di solidarietà per gli azionisti in difficoltà. 2) Attuazione della raccomandazione Consob, che chiede alle banche di avvalersi, ai fini della negoziazione dei propri titoli azionari, di un mercato secondario regolamentato che garantisca sia trasparenza alle vendite e sia, soprattutto, liquidità a tutti i titoli azionari presenti sulla piattaforma. 3) Applicazione effettiva della Legge Finanziaria 2015, art. 1 comma 246, che dispone che le banche sospendano a chi lo richieda, il pagamento della sorte capitale dei mutui, con allungamento dei tempi di saldo. Tanto perché l'attuale prezzo dell'azione a 7,50 euro, è un elemento che merita di esser preservato per il bene di tutti gli azionisti e ciò sarà possibile solo mettendo in campo azioni concrete e innovative.
E' chiaro che in questa situazione in continua evoluzione, è indispensabile che il Comitato continui ad acquisire sempre maggiore rappresentatività per avere maggior peso dinanzi alle varie istituzioni con cui dovremo rapportarci".
Per informazioni e iscrizioni: comitatoazionistibpb@gmail.com - tel. 3511336973 - Via Dante 164 Bari.
"Innanzitutto il Consiglio di Stato, con provvedimento dello scorso 2 dicembre, ha chiesto alla Corte Costituzionale di verificare l'incostituzionalità del Decreto sulle banche popolari; in particolare l'attenzione del Consiglio di Stato si è concentrata nella parte in cui si prevede che l'azionista ha il diritto di recedere, ma non di esercitare il diritto alla liquidazione delle azioni, e quindi di ottenere il rimborso del prezzo delle azioni. Se la Corte accoglierà tale specifico rilievo di incostituzionalità, allora, dopo la trasformazione in S.p.A. della BPB, ogni socio che lo voglia, potrà recedere ed aver diritto al rimborso di quanto detiene, sulla base del valore fissato attualmente. Addirittura il CDS ha chiesto anche di verificare l'incostituzionalità dell'intero decreto sulla trasformazione delle banche popolari, perché mancherebbero i requisiti di necessità ed urgenza invocati all'epoca dal Governo per emanare il decreto nel 2015. Quindi se la Corte dovesse accogliere tutti i rilievi del CDS, la conseguenza potrebbe anche essere l'abrogazione dell'intera legge.
D'altro canto, è notizia di questa mattina, che il Governo, già nel prossimo Consiglio dei Ministri, si appresti a varare un nuovo decreto sulle banche, con il quale prevederà una serie di misure. Fra queste, vi sarà molto probabilmente un intervento sulle banche popolari. E' prevedibile un rinvio formale del termine entro cui le banche popolari (e quindi fra queste la BPB) devono trasformarsi in S.p.A.. Tanto avrà ricaduta diretta sull'assemblea del 27 dicembre che, per l'effetto, non dovrebbe svolgersi. Tale rinvio, tuttavia, se introdotto, significa che tutto rimarrà congelato sino al nuovo termine che sarà fissato.
Inoltre, la scorsa settimana, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha fatto eseguire perquisizioni all'interno della banca. L'ipotesi accusatoria finora emersa è che vi sia stato ostacolo alle attività di controllo ed ispettive della vigilanza esercitata dalla Banca d'Italia. L'accusa dei PM, secondo le informazioni diffuse dalla stampa, parrebbe esser quella di violazione dell'ordine cronologico nell'esecuzione degli ordini di vendita delle azioni; il rilascio di linee di credito, in via diretta o indiretta, con l'acquisto di azioni: in sintesi la Procura starebbe verificando se siano state poste in essere condotte lesive dell'integrità patrimoniale della banca. Il Comitato guarda al lavoro della Magistratura penale con grande rispetto e attenzione, consapevole che tale vaglio sarà un elemento di chiarezza e di orientamento anche per tutti gli azionisti. Infatti, attesi i poteri ispettivi molto incisivi della Procura, al termine delle indagini, laddove dovessero risultare condotte illegittime della banca, il Comitato si costituirà parte civile ed anche gli azionisti potranno fare altrettanto, anche per il tramite del Comitato, al fine di chiedere il risarcimento dei danni. Invece, nel caso in cui gli esiti delle indagini dovessero propendere per la correttezza della gestione della banca, gli azionisti ed i mercati avranno ricevuto una forte rassicurazione.
Nonostante questa fase di incertezza e di inevitabile attesa (decisione della Corte Costituzionale, indagini della Procura e nuovo Decreto del Governo), il presidente del Comitato Canio Trione e i componenti del direttivo Alessandro Amato, Vincenzo Laudadio, Antonio Pinto e Giovanni Delia, hanno chiarito che comunque insisteranno nel chiedere alla banca di dare attuazione alle richieste formulate il 12 novembre scorso e già oggetto di due incontri del tavolo tecnico di confronto: 1) Costituzione di fondo di solidarietà per gli azionisti in difficoltà. 2) Attuazione della raccomandazione Consob, che chiede alle banche di avvalersi, ai fini della negoziazione dei propri titoli azionari, di un mercato secondario regolamentato che garantisca sia trasparenza alle vendite e sia, soprattutto, liquidità a tutti i titoli azionari presenti sulla piattaforma. 3) Applicazione effettiva della Legge Finanziaria 2015, art. 1 comma 246, che dispone che le banche sospendano a chi lo richieda, il pagamento della sorte capitale dei mutui, con allungamento dei tempi di saldo. Tanto perché l'attuale prezzo dell'azione a 7,50 euro, è un elemento che merita di esser preservato per il bene di tutti gli azionisti e ciò sarà possibile solo mettendo in campo azioni concrete e innovative.
E' chiaro che in questa situazione in continua evoluzione, è indispensabile che il Comitato continui ad acquisire sempre maggiore rappresentatività per avere maggior peso dinanzi alle varie istituzioni con cui dovremo rapportarci".
Per informazioni e iscrizioni: comitatoazionistibpb@gmail.com - tel. 3511336973 - Via Dante 164 Bari.