
Attualità
Nuove alberature per il quadrilatero di via Omero, via Trani, via Ennio e via Catullo
Il forte vento ha spezzato letteralmente alcuni alberi malati lasciati da anni dal Comune. Residenti indignati
Andria - venerdì 18 aprile 2025
4.24
I forti venti di burrasca che imperversano da giorni sulla Puglia non solo hanno provocato danni considerevoli nei fondi rustici, ma anche in molti luoghi delle nostre città. Ne sanno qualcosa i residenti del quartiere della SS. Trinità ad Andria, zona popolare dell'abitato situata a ridosso di via Trani.
Alberature stradali ormai da troppo tempo morte, sono state flagellate dal vento che le ha fatte abbattere rovinosamente a terra. E' quanto accaduto in particolar modo in viale Omero ma identica situazione si può ampiamente costatare sul quadrilatero che costeggia un vasto condominio della zona, ovvero, con via Omero anche via Trani, via Ennio e via Catullo.
Alberi malmessi che i residenti indignati ne avevano chiesto la rimozione agli uffici comunali preposti all'Ambiente, ma che invece sono restati imperituri a dare misero spettacolo, oltre a rappresentare una seria minaccia per pedoni ed automobilisti.
Per fortuna, in tale frangente, non si lamentano danni ma adesso è tempo che non solo queste alberature vengano rimosse, ma che si pensi a considerare la piantumazione di nuove essenze, magari più resistenti ed adatte ad essere contenute nelle aiuole presenti. Un quadrilatero stradale che risulterebbe non solo abbellito, ma ritornerebbe a risplendere come lo era alcuni decenni fa.
Una situazione del resto, non diversa anche per via Montegrappa, ma in altre parti dell'abitato sono presenti alberi di leccio malati come per corso Cavour, piazza Trieste e Trento e per alcune palme della zona INPS, situazione del verde pubblico che meriterebbe di una maggiore e più generale attenzione da parte dell'assessore comunale al Verde, Savino Losappio.
Incrementando il verde pubblico cittadino non solo si migliorerebbe l'aspetto urbano ma si aumenterebbe la misera dotazione di spazi verdi, per cui Andria è in testa alla classifica regionale per la risicata dotazione pro capite.
"Con i cambiamenti climatici in atto – evidenzia a riguardo Coldiretti Puglia – è strategica la presenza e la gestione del verde tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro desertificazione e siccità. Gli alberi infatti – continua Coldiretti - rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all'ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame, diventando dei grandi condizionatori naturali: un'area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza.
Per mantenere l'impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna quindi intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano nelle città. Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima".
Una situazione del resto, non diversa anche per via Montegrappa, ma in altre parti dell'abitato sono presenti alberi di leccio malati come per corso Cavour, piazza Trieste e Trento e per alcune palme della zona INPS, situazione del verde pubblico che meriterebbe di una maggiore e più generale attenzione da parte dell'assessore comunale al Verde, Savino Losappio.
Incrementando il verde pubblico cittadino non solo si migliorerebbe l'aspetto urbano ma si aumenterebbe la misera dotazione di spazi verdi, per cui Andria è in testa alla classifica regionale per la risicata dotazione pro capite.
"Con i cambiamenti climatici in atto – evidenzia a riguardo Coldiretti Puglia – è strategica la presenza e la gestione del verde tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro desertificazione e siccità. Gli alberi infatti – continua Coldiretti - rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all'ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame, diventando dei grandi condizionatori naturali: un'area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza.
Per mantenere l'impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna quindi intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano nelle città. Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima".