Cronaca
Novità "drug test", aumentano i posti di blocco nella BAT
Importante collaborazione tra agenti e medici per un con controllo mirato
Andria - martedì 21 luglio 2015
10.07
Sono partiti da più di un mese i servizi sperimentali di controllo su strada nei confronti dei conducenti alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La Polizia di Stato ha avviato, in tutta la Provincia Barletta-Andria-Trani, una fitta rete di controlli soprattutto nei luoghi di ritrovo della movida e in prossimità di locali notturni, bar e discoteche.
La sostanziale novità che riguarda questa tipologia di controllo è la presenza di medici e personale sanitario della Polizia di Stato per accellerare l'iter dei controlli, superare le difficoltà organizzative e per l'accompagnamento delle persone presso le strutture ospedaliere. Una collaborazione importante tra medici, sanitari delle Questure e personale della Polizia Stradale che permettono l'impiego del "drug test", utile a verificare la presenza, in tempo reale, di sostanze stupefacenti nel corpo del soggetto sottoposto a fermo.
Il "drug test" è un cosiddetto strumento "precursore", un macchinario elettronico che in pochi minuti analizza la saliva. Se il risultato delle analisi risulta positivo, viene effettuato un ulteriore prelievo di saliva che viene spedito ai laboratori di analisi del Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Mistero dell'Interno di Roma e in appena due-tre giorni l'esame darà un responso. Nel frattempo al soggetto sottoposto a fermo viene ritirata la patente e se l'auto non è intestata ad altra persona, verrà sequestrata. Gli agenti di Polizia di Stato eseguono il controllo quando hanno sospetti sull'alterazione psicofisica del soggetto e sul fatto che non sia causato solo dall'alcol. Nella maggior parte dei casi viene effettuato dopo l'alcol test.
L'obiettivo di questo nuovo modello operativo, messo in atto dalla Polizia di Stato, è quello di incrementare l'attività di verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti correlate all'uso di sostanze stupefacenti e di alcool e di eseguire controlli più veloci ed efficaci per accertare la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sulle strade. L'attività di controllo sperimentale avrà la durata di tre mesi e proseguirà in 19 province dislocate in tutto il territorio nazionale, BAT compresa. Altro obiettivo, non secondario, è prevenire gli incidenti stradali che provoca in Italia la morte di quasi tremila persone all'anno.
La sostanziale novità che riguarda questa tipologia di controllo è la presenza di medici e personale sanitario della Polizia di Stato per accellerare l'iter dei controlli, superare le difficoltà organizzative e per l'accompagnamento delle persone presso le strutture ospedaliere. Una collaborazione importante tra medici, sanitari delle Questure e personale della Polizia Stradale che permettono l'impiego del "drug test", utile a verificare la presenza, in tempo reale, di sostanze stupefacenti nel corpo del soggetto sottoposto a fermo.
Il "drug test" è un cosiddetto strumento "precursore", un macchinario elettronico che in pochi minuti analizza la saliva. Se il risultato delle analisi risulta positivo, viene effettuato un ulteriore prelievo di saliva che viene spedito ai laboratori di analisi del Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Mistero dell'Interno di Roma e in appena due-tre giorni l'esame darà un responso. Nel frattempo al soggetto sottoposto a fermo viene ritirata la patente e se l'auto non è intestata ad altra persona, verrà sequestrata. Gli agenti di Polizia di Stato eseguono il controllo quando hanno sospetti sull'alterazione psicofisica del soggetto e sul fatto che non sia causato solo dall'alcol. Nella maggior parte dei casi viene effettuato dopo l'alcol test.
L'obiettivo di questo nuovo modello operativo, messo in atto dalla Polizia di Stato, è quello di incrementare l'attività di verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti correlate all'uso di sostanze stupefacenti e di alcool e di eseguire controlli più veloci ed efficaci per accertare la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sulle strade. L'attività di controllo sperimentale avrà la durata di tre mesi e proseguirà in 19 province dislocate in tutto il territorio nazionale, BAT compresa. Altro obiettivo, non secondario, è prevenire gli incidenti stradali che provoca in Italia la morte di quasi tremila persone all'anno.