Vita di città
Norman Atlantic: dalla BAT volontari, ambulanze, coperte ed assistenza
In moto la macchina della Protezione Civile. Misericordie in prima linea
Andria - martedì 30 dicembre 2014
Maxi emergenze ed organizzazione della Protezione Civile: la Puglia ha risposto presente e sarà ancora in prima linea nell'affrontare l'emergenza del traghetto italiano "Norman Atlantic" che alle 4,30 di domenica mattina ha lanciato il mayday per un grosso incendio a bordo che ha provocato il totale black out e l'impossibilità di governare il natante oltre che di spegnere in breve l'incendio. A bordo ancora imprecise le stime di quante persone ci fossero: da carta d'imbarco sembrerebbero essercene state 478 compreso l'equipaggio ma nella pratica sono già 10 le vittime accertate con i corpi recuperati e sono "solo" 426 le persone tratte in salvo tra cui vi sono tutti i 44 italiani presenti sulla nave compreso il comandante spezzino Argilio Giacomazzi ed i tre passeggeri e le sette persone di equipaggio originarie di Molfetta. Ma i primi naufraghi, giunti a Bari nella mattinata di lunedì 29 dicembre, grazie al trasbordo sulla nave mercantile Spirit of Pireus, parlano di altre vittime e di diverse persone ancora mancati all'appello. Tante le nazionalità presenti a bordo tra cui anche due uomini poi risultati clandestini e sbarcati proprio nel Porto di Bari.
Ma le lunghe giornate di domenica e lunedì hanno visto in prima linea l'organizzazione dei volontari delle Confraternite Misericordie di Puglia, impegnati in circa un 50ina su diversi fronti ed in diversi luoghi. Impossibile non partire dalla Misericordia di Otranto, da oltre vent'anni impegnata nell'accoglienza dei profughi giunti sulle coste pugliesi, e pronta anche in questa circostanza con circa 20 volontari e tre ambulanze oltre ad un mezzo della protezione civile ed un presidio permanente nel Porto di Otranto. Qui sono giunti, con le motonavi della Guardia Costiera di Gallipoli, i primi feriti recuperati dalla Norman Atlantic tra cui la moglie dell'uomo 62enne greco prima vittima di questa disgrazia di mare. Nella mattinata di lunedì, poi, assistenza, accoglienza e trasporto negli ospedali di Lecce, Scorrano, Casarano e Tricase, per altri nove feriti tra cui cinque passeggeri e quattro uomini dell'equipaggio con principi di ipotermia ed intossicazione.
Dalla BAT, dal barese e dal brindisino, invece, sono giunti gli aiuti al Porto di Bari dopo la decisione, presa nella mattinata di lunedì, di non far attraccare a Brindisi la Spirit of Pireus per le avverse condizioni meteo e di tentare l'attracco, poi riuscito, nel Porto del capoluogo pugliese. Le Misericordie di Andria, Montegrosso, Corato, Molfetta e Martina Franca, con i circa 30 volontari e le 6 ambulanze, infatti, hanno assicurato il trasporto nei diversi nosocomi baresi dei feriti giunti tra i primi naufraghi sbarcati oltre ad assicurare anche assistenza sanitaria, un interprete ed il rifornimento di coperte e primi generi alimentari all'intero del terminal crociere del Porto di Bari dove è stata predisposta la sala di prima accoglienza. Tanta umanità condivisa con altre associazioni di volontariato soprattutto del barese e perfettamente coordinate dalle diverse centrali operative del 118 oltre che dalle prefetture di Lecce, Bari e Brindisi e dall'unità di crisi della Regione Puglia.
Ma le lunghe giornate di domenica e lunedì hanno visto in prima linea l'organizzazione dei volontari delle Confraternite Misericordie di Puglia, impegnati in circa un 50ina su diversi fronti ed in diversi luoghi. Impossibile non partire dalla Misericordia di Otranto, da oltre vent'anni impegnata nell'accoglienza dei profughi giunti sulle coste pugliesi, e pronta anche in questa circostanza con circa 20 volontari e tre ambulanze oltre ad un mezzo della protezione civile ed un presidio permanente nel Porto di Otranto. Qui sono giunti, con le motonavi della Guardia Costiera di Gallipoli, i primi feriti recuperati dalla Norman Atlantic tra cui la moglie dell'uomo 62enne greco prima vittima di questa disgrazia di mare. Nella mattinata di lunedì, poi, assistenza, accoglienza e trasporto negli ospedali di Lecce, Scorrano, Casarano e Tricase, per altri nove feriti tra cui cinque passeggeri e quattro uomini dell'equipaggio con principi di ipotermia ed intossicazione.
Dalla BAT, dal barese e dal brindisino, invece, sono giunti gli aiuti al Porto di Bari dopo la decisione, presa nella mattinata di lunedì, di non far attraccare a Brindisi la Spirit of Pireus per le avverse condizioni meteo e di tentare l'attracco, poi riuscito, nel Porto del capoluogo pugliese. Le Misericordie di Andria, Montegrosso, Corato, Molfetta e Martina Franca, con i circa 30 volontari e le 6 ambulanze, infatti, hanno assicurato il trasporto nei diversi nosocomi baresi dei feriti giunti tra i primi naufraghi sbarcati oltre ad assicurare anche assistenza sanitaria, un interprete ed il rifornimento di coperte e primi generi alimentari all'intero del terminal crociere del Porto di Bari dove è stata predisposta la sala di prima accoglienza. Tanta umanità condivisa con altre associazioni di volontariato soprattutto del barese e perfettamente coordinate dalle diverse centrali operative del 118 oltre che dalle prefetture di Lecce, Bari e Brindisi e dall'unità di crisi della Regione Puglia.