Eventi e cultura
"Non respirare": il romanzo di debutto di Elisabetta Pastore
Un esordio notevolissimo presentato ad Andria
Andria - domenica 21 febbraio 2016
8.59
Non respirare è il romanzo di esordio di Elisabetta Pastore edito da Frassinelli, presentato ieri ad Andria. Un ritratto acuminato della generazione post-tutto: ragazzi in metropoli ostili, obbligati a lottare per se stessi e i propri sentimenti per salvarsi dal precipizio dell'emarginazione economica e morale. Un esordio notevolissimo.
La storia è quella di Veronica. Veronica ha trent'anni, è del Sud e vive a Roma, con Marco, eroinomane. Per pagare l'affitto e mantenere il suo fidanzato, fa due lavori. Di giorno è avvocato in un importante studio della città, per pochi soldi al mese. Di notte diventa la centralinista di una hot line. Veronica si divide tra il formalismo e la compostezza artefatta dell'ambiente legale e la spudoratezza sudicia e vile dei frequentatori notturni. Due vite in un corpo solo che faticano a restare separate e finiranno poi per incrociarsi. Non respirare è la storia di una trentenne dei giorni nostri, che inevitabilmente si scontra e si incastra con le discrasie del suo tempo, in una città che incanta, rapisce e tradisce.
Il titolo del romanzo Non respirare, così come racconta Elisabetta Pastore, non è mai stato modificato ed è stato scelto dalla stessa autrice a fine scrittura con riferimento all'assenza di una divisione in capitoli e quindi alla possibilità di leggere il libro tutto d'un fiato.
L'idea invece è nata quando la Pastore, facendo la pendolare dalla Puglia a Roma, ha avuto occasione di notare che la tipologia di annunci sulle riviste per cercare lavoro era costituita prevalentemente da annunci di centraliniste erotiche. A partire dai questi, l'autrice - aiutata anche dalla sua professione di avvocato - ha deciso di approfondire il tema. Il tutto, abilmente mixato alla sua passione per la città di Roma, ha portato alla luce un romanzo sicuramente per adulti, a tratti divertente e per nulla edulcorato ma da toni noir e dai ritmi serrati. Un romanzo, avvincente, sensuale, che racconta quanto sia difficile trovare l'equilibrio e la libertà.
La storia è quella di Veronica. Veronica ha trent'anni, è del Sud e vive a Roma, con Marco, eroinomane. Per pagare l'affitto e mantenere il suo fidanzato, fa due lavori. Di giorno è avvocato in un importante studio della città, per pochi soldi al mese. Di notte diventa la centralinista di una hot line. Veronica si divide tra il formalismo e la compostezza artefatta dell'ambiente legale e la spudoratezza sudicia e vile dei frequentatori notturni. Due vite in un corpo solo che faticano a restare separate e finiranno poi per incrociarsi. Non respirare è la storia di una trentenne dei giorni nostri, che inevitabilmente si scontra e si incastra con le discrasie del suo tempo, in una città che incanta, rapisce e tradisce.
Il titolo del romanzo Non respirare, così come racconta Elisabetta Pastore, non è mai stato modificato ed è stato scelto dalla stessa autrice a fine scrittura con riferimento all'assenza di una divisione in capitoli e quindi alla possibilità di leggere il libro tutto d'un fiato.
L'idea invece è nata quando la Pastore, facendo la pendolare dalla Puglia a Roma, ha avuto occasione di notare che la tipologia di annunci sulle riviste per cercare lavoro era costituita prevalentemente da annunci di centraliniste erotiche. A partire dai questi, l'autrice - aiutata anche dalla sua professione di avvocato - ha deciso di approfondire il tema. Il tutto, abilmente mixato alla sua passione per la città di Roma, ha portato alla luce un romanzo sicuramente per adulti, a tratti divertente e per nulla edulcorato ma da toni noir e dai ritmi serrati. Un romanzo, avvincente, sensuale, che racconta quanto sia difficile trovare l'equilibrio e la libertà.