Scuola e Lavoro
Niente mascherine nell'ora di educazione fisica: la nota dell'associazione "Scuola è Vita"
Il presidente Pietro Lamorte: «I bambini devono poter respirare senza mascheramenti, almeno quando corrono»
Andria - martedì 16 novembre 2021
10.02
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'associazione "Scuola è Vita" di Andria, a firma del presidente Pietro Lamorte, lamentando la decisione di una scuola cittadina di fare utilizzare la mascherina ad alunni e docenti anche nelle ore di educazione fisica. Secondo quanto citato nel Piano Scuola 2021-2022, e sulla base delle indicazioni del Cts, per le ore di educazione fisica non è previsto l'utilizzo delle mascherine, ma il distanziamento di almeno due metri (da prediligere, dunque, le attività individuali invece che quelle di squadra) e per le attività al chiuso un'adeguata aerazione dei locali.
«La scuola è uguale per tutti, una frase banale per tanti: una ovvietà per molti altri, una chimera per alcuni bambini. La dirigente (omettiamo il nome, ndr) ha pensato bene, mi correggo, malissimo, - scrive il presidente dell'associazione - il 13 ottobre scorso di mettere mano alla sua penna, e fornire così ai docenti le sue personalissime regole da rispettare nella pratica delle attività motorie e di educazione fisica. Come se non ci fosse un piano scuole nazionale da rispettare, come se una legge approvata in parlamento non riguardasse anche il suo Istituto, come se ci fosse una variante andriese del covid scoperta dalla dirigente "virologa" che legittimasse il suo spregiudicato abuso di potere. Ecco la parte illegittima della circolare interna [...] rivolta ai docenti ai docenti della scuola dell'Infanzia ed ai docenti di educazione fisica della scuola primaria: "le sezioni e le classi potranno recarsi in palestra per svolgere un'ora di attività motoria o di educazione fisica rispettando le seguenti regole (…) alunni e docenti devono indossare la mascherina durante le attività".
Abbiamo atteso un mese - continua Pietro Lamorte - prima di denunciare pubblicamente questo abuso nell'esercizio del potere dirigenziale, non ci risulta alcun ripensamento della dirigente, e non possiamo aggiungere anche il nostro silenzio a quello di tutti coloro che passivamente accettano questo sopruso. Se è vero che la legge non ammette ignoranza, è ancora più vero che l'ignoranza, quando fa rima con arroganza, ed è istituzionale, rischia di diventare legge; forse per questo il Ministero dell'Istruzione il 28 ottobre scorso ha aggiornato ancora una volta le FAQ (Frequently Asked Questions) sul suo sito web. Si legge nella Sezione n. 3 della FAQ, al punto 1, a proposito di Uso della mascherina a scuola: "La legge n. 133/2021, di conversione del decreto-legge n. 111/2021, ha precisato che l'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio per tutti, fatta eccezione (…) per lo svolgimento delle attività sportive".
Grazie a Dio i bambini sono quelli meglio si difendono dal covid, - conclude il presidente di "Scuola è Vita - grazie alla loro immunità innata che li permette di non ammalarsi quasi mai in forma grave; nulla possono, però, contro gli effetti collaterali della variante adulta del covid cerebrale. Parafrasando Maria Montessori che amava dire "sguinzagliate i bambini, essi corrono fuori quando piove", noi ci limitiamo a chiedere di farli respirare senza mascheramenti, almeno quando corrono».
«La scuola è uguale per tutti, una frase banale per tanti: una ovvietà per molti altri, una chimera per alcuni bambini. La dirigente (omettiamo il nome, ndr) ha pensato bene, mi correggo, malissimo, - scrive il presidente dell'associazione - il 13 ottobre scorso di mettere mano alla sua penna, e fornire così ai docenti le sue personalissime regole da rispettare nella pratica delle attività motorie e di educazione fisica. Come se non ci fosse un piano scuole nazionale da rispettare, come se una legge approvata in parlamento non riguardasse anche il suo Istituto, come se ci fosse una variante andriese del covid scoperta dalla dirigente "virologa" che legittimasse il suo spregiudicato abuso di potere. Ecco la parte illegittima della circolare interna [...] rivolta ai docenti ai docenti della scuola dell'Infanzia ed ai docenti di educazione fisica della scuola primaria: "le sezioni e le classi potranno recarsi in palestra per svolgere un'ora di attività motoria o di educazione fisica rispettando le seguenti regole (…) alunni e docenti devono indossare la mascherina durante le attività".
Abbiamo atteso un mese - continua Pietro Lamorte - prima di denunciare pubblicamente questo abuso nell'esercizio del potere dirigenziale, non ci risulta alcun ripensamento della dirigente, e non possiamo aggiungere anche il nostro silenzio a quello di tutti coloro che passivamente accettano questo sopruso. Se è vero che la legge non ammette ignoranza, è ancora più vero che l'ignoranza, quando fa rima con arroganza, ed è istituzionale, rischia di diventare legge; forse per questo il Ministero dell'Istruzione il 28 ottobre scorso ha aggiornato ancora una volta le FAQ (Frequently Asked Questions) sul suo sito web. Si legge nella Sezione n. 3 della FAQ, al punto 1, a proposito di Uso della mascherina a scuola: "La legge n. 133/2021, di conversione del decreto-legge n. 111/2021, ha precisato che l'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio per tutti, fatta eccezione (…) per lo svolgimento delle attività sportive".
Grazie a Dio i bambini sono quelli meglio si difendono dal covid, - conclude il presidente di "Scuola è Vita - grazie alla loro immunità innata che li permette di non ammalarsi quasi mai in forma grave; nulla possono, però, contro gli effetti collaterali della variante adulta del covid cerebrale. Parafrasando Maria Montessori che amava dire "sguinzagliate i bambini, essi corrono fuori quando piove", noi ci limitiamo a chiedere di farli respirare senza mascheramenti, almeno quando corrono».