Politica
"Nessun condono per i Dg Asl, ma correttivi alla legge per rispondere alle esigenze dei cittadini"
Nota dei consiglieri regionali Lopalco, Caracciolo, Parchitelli e Mazzarano
Andria - mercoledì 26 giugno 2024
17.21
"Quella approvata questa mattina in III Commissione Sanità è una norma di buon senso.
E chi oggi parla di condono per i Direttori Generali inadempienti commette un grave errore perché rischia di fissare lo sguardo sul dito senza vedere la luna.
La strada intrapresa dalla Legge regionale in materia di contenimento della spesa farmaceutica è sbagliata: non ha portato a risultati tangibili in termini di miglioramento della spesa ed ha introdotto meccanismi pericolosi vista la complessità della materia, soprattutto nell'era post Covid. L'ossessione dei tagli lineari nella spesa farmaceutica ha già portato a scelte scellerate che fanno preferire il farmaco meno caro ma ormai superato a detrimento della qualità delle cure. Nella crisi che sta affrontando il sistema sanitario pubblico, oggi, cambiare idea e provare a raddrizzare il tiro è doveroso.
Con il progetto di legge approvato vogliamo mettere un punto fermo sulla necessità di parlare di contenimento e qualificazione della spesa e non di rispetto dei tetti. Sono due cose diverse. Il primo impone un ragionamento di farmaco economia, il secondo un approccio da ragionieri. I tetti di spesa sono stabiliti dagli organi centrali con scopi diversi dalla riqualificazione della spesa. Non comprendere questo aspetto fondamentale può portare a danni seri.
Ribadiamo: occorre guardare la luna, non il dito.
La ratio alla base della nostra pdl sta tutta qui: nessun condono, quindi, ma necessari e giusti correttivi che rispondono alle esigenze di milioni di cittadini".
E chi oggi parla di condono per i Direttori Generali inadempienti commette un grave errore perché rischia di fissare lo sguardo sul dito senza vedere la luna.
La strada intrapresa dalla Legge regionale in materia di contenimento della spesa farmaceutica è sbagliata: non ha portato a risultati tangibili in termini di miglioramento della spesa ed ha introdotto meccanismi pericolosi vista la complessità della materia, soprattutto nell'era post Covid. L'ossessione dei tagli lineari nella spesa farmaceutica ha già portato a scelte scellerate che fanno preferire il farmaco meno caro ma ormai superato a detrimento della qualità delle cure. Nella crisi che sta affrontando il sistema sanitario pubblico, oggi, cambiare idea e provare a raddrizzare il tiro è doveroso.
Con il progetto di legge approvato vogliamo mettere un punto fermo sulla necessità di parlare di contenimento e qualificazione della spesa e non di rispetto dei tetti. Sono due cose diverse. Il primo impone un ragionamento di farmaco economia, il secondo un approccio da ragionieri. I tetti di spesa sono stabiliti dagli organi centrali con scopi diversi dalla riqualificazione della spesa. Non comprendere questo aspetto fondamentale può portare a danni seri.
Ribadiamo: occorre guardare la luna, non il dito.
La ratio alla base della nostra pdl sta tutta qui: nessun condono, quindi, ma necessari e giusti correttivi che rispondono alle esigenze di milioni di cittadini".