
Religioni
«Nella Speranza...Rifiorire l'albero, la croce, la vita»: i ragazzi del progetto "Senza Sbarre" animano la Via Crucis
E' stata vissuta venerdì scorso nel centro storico di Corato
Andria - domenica 13 aprile 2025
«Questa nostra terra ha bisogno di esperimentare la Pasqua, di uscire dal sepolcro del negativo; ha bisogno di perdonare e di farsi perdonare. Pasqua è dono di rinata fratellanza; è dono di pacificazione». Queste alcune delle parole che sono risuonate, insieme a quelle del Vangelo, durante la Via Crucis, vissuta nel centro storico di Corato ed animata dalla locale pastorale giovanile.
A pronunciarle è stato Don Riccardo Agresti, che dalla Masseria San Vittore di Andria ha portato la testimonianza, con la Parola di Dio, dei ragazzi ospiti del progetto diocesano "Senza Sbarre". Ad ascoltarli c'erano altri ragazzi, tra la numerosa folla di fedeli che venerdì sera ha seguito questo momento di riflessione che ha vissuto la città di Corato, scossa negli ultimi tempi da gravi episodi di violenza, in un'atmosfera di fede e di tradizione popolare, che ha coinvolto le parrocchie e tante associazioni laiche, con in testa la Civica Amministrazione con il suo Primo Cittadino.
Ed a rendere ancora più significativo questo particolare momento di religiosità che precede il Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, sono stati proprio alcuni dei ragazzi ammessi ai programmi alternativi alla detenzione del progetto di rieducazione e inclusione sociale della Caritas italiana "Senza Sbarre", divenuto affermato modello a livello nazionale, grazie alla caparbietà del Vescovo diocesano di Andria, Mons. Luigi Mansi.
Un progetto di "vita nuova", realizzato giorno dopo giorno, con sacrificio e speranza da Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli, con il sostegno di amici e benefattori, attraverso l'accoglienza residenziale e semi- residenziale di detenuti ed ex detenuti provenienti dalle carceri pugliesi e italiane.
Per l'Anno Santo della "Speranza", tra le chiese e i luoghi giubilari la Diocesi di Andria, ha inserito la chiesetta che si trova presso la Masseria San Vittore.
A pronunciarle è stato Don Riccardo Agresti, che dalla Masseria San Vittore di Andria ha portato la testimonianza, con la Parola di Dio, dei ragazzi ospiti del progetto diocesano "Senza Sbarre". Ad ascoltarli c'erano altri ragazzi, tra la numerosa folla di fedeli che venerdì sera ha seguito questo momento di riflessione che ha vissuto la città di Corato, scossa negli ultimi tempi da gravi episodi di violenza, in un'atmosfera di fede e di tradizione popolare, che ha coinvolto le parrocchie e tante associazioni laiche, con in testa la Civica Amministrazione con il suo Primo Cittadino.
Ed a rendere ancora più significativo questo particolare momento di religiosità che precede il Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, sono stati proprio alcuni dei ragazzi ammessi ai programmi alternativi alla detenzione del progetto di rieducazione e inclusione sociale della Caritas italiana "Senza Sbarre", divenuto affermato modello a livello nazionale, grazie alla caparbietà del Vescovo diocesano di Andria, Mons. Luigi Mansi.
Un progetto di "vita nuova", realizzato giorno dopo giorno, con sacrificio e speranza da Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli, con il sostegno di amici e benefattori, attraverso l'accoglienza residenziale e semi- residenziale di detenuti ed ex detenuti provenienti dalle carceri pugliesi e italiane.
Per l'Anno Santo della "Speranza", tra le chiese e i luoghi giubilari la Diocesi di Andria, ha inserito la chiesetta che si trova presso la Masseria San Vittore.