La Cassazione
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Cronaca

Narcotraffico dalla Colombia, sentenza nulla per un 69enne di Andria

Annullata con rinvio la condanna di Giuseppe Cicco per fatti che risalgono agli anni a cavallo del 2000. Il processo è da rifare

La droga importata dal sud America arrivava in Puglia, in particolare a Bari e ad Andria, ma di quell'organizzazione criminale - dopo 13 anni di processo e a 25 dai fatti contestati - non avrebbero fatto parte la 60enne Lida e suo fratello Luigi Cestari, di 62 anni, ambedue di Casalnuovo, e Giuseppe Cicco, 69enne di Andria.

Venerdì, infatti, la terza sezione penale della Corte di Cassazione, in accoglimento dei ricorsi proposti dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Mari, Fabio Schino e Dario Vannetiello, redatti nell'interesse dei primi due imputati, ha annullato la sentenza di condanna del 2 ottobre 2023 della Corte d'Appello di Bari. In pratica è stato depennato l'esito di secondo grado (il narcotraffico è stato dichiarato prescritta per la donna), rinviando gli atti per un nuovo processo.

Ai due (lei condannata a 6 anni, lui a 6 anni e 6 mesi) erano contestati i reati di narcotraffico tra la Colombia e l'Europa grazie, tra gli anni 1998 e 2002, ai contatti col cartello criminale dei Los Mellizos di Bogotà, con le indagini della Drug Enforcement Administration e della Federal Bureau of Investigation. «L'associazione aveva alcune ramificazioni tanto da aver determinato un conflitto di competenza tra le Procure di Milano, Lecce e Torino con assegnazione all'Antimafia di Bari».

Gli ermellini, a 10 anni dal dispositivo di secondo grado del 2013, hanno annullato anche la sentenza di condanna emessa nei confronti di Cicco (10 anni e 8 mesi in secondo grado, dopo i 16 in primo), posizione per la quale il procuratore generale aveva condiviso il ricorso proposto dall'avvocato Antonio Scamarcio.
  • Giuseppe Cicco
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