
Politica
Napolitano (FdI Andria): «Addario del PD ultimo dei mohicani a difendere l'amministrazione Bruno»
Il segretario cittadino interviene anche sullo stato di abbandono delle bici elettriche nel cortile dello IAT
Andria - sabato 29 marzo 2025
«Mentre l'Amministrazione Bruno arranca tra ambizioni personali e tentativi di propagandare opere inesistenti, - scrive in una nota il Dott. Sabino Napolitano, Coordinatore Cittadino di Fratelli d'Italia, il segretario del PD Addario si è permesso di dileggiare chi cerca, con i fatti, di fare opposizione per migliorare delle situazioni disdicevoli. È il caso delle bici elettriche abbandonate nel cortile dello IAT che, guarda caso, dopo il nostro comunicato e dopo oltre 3 mesi lasciate a cielo aperto, sono state coperte con un telo alla bell'e meglio. Quindi Addario farebbe bene a chiedere scusa lui a noi ed alla città visto che, fotografando una realtà immaginaria, si è anche permesso di dirci che non sappiamo leggere le carte ed inventiamo delle cose.
Vorremmo chiedergli: è o non è un fatto che Andria sia la città più inquinata di Puglia, è o non è un fatto che Andria sia tra le città in Italia dove i cittadini pagano di più la Tari, è o non è un fatto che per sistemare una rampa della tangenziale ci avete messo 3 mesi e per rifare l'asfalto 5 anni, è o non è un fatto che sono 5 anni che dite che la piscina riaprirà entro fine anno. Rimanendo, invece, sulla questione delle bici abbandonate nel cortile dello IAT, Addario ci dice solo che si attende un parere di un altro Ente per l'avvio del servizio e nient'altro.
Sapevamo benissimo, e lo abbiamo anche scritto, che il finanziamento è del GAL ma il Comune lo ha inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche. E parliamo sempre di 45mila euro e sempre di fondi pubblici che sta gestendo il Comune di Andria. Addario non ci dice in cosa consisterà questo nuovo servizio né perché si è avuta la necessità di chiedere l'intervento di ben 4 professionisti per un servizio di bici a noleggio.
Le nostre domande rimangono sempre attuali: qual è l'effettiva utilità di questo progetto? Chi ha verificato che non finisse nel dimenticatoio? Sarà mai attivato? Considerando che sono bici a pedalata assistita dotate di batteria, averle coperte così in modo grossolano (rischio umidità) non rischia di creare una disfunzione alle batterie, e renderle inutilizzabili ancor prima di attivarle? Perché le bici non sono state lasciate in un luogo coperto al chiuso in uno dei diversi depositi comunali?
Sul bike sharing e sulla mobilità urbana poi è abbastanza ridicolo muovere critiche a Fratelli d'Italia oggi, anche perché se ci si accusa di un presunto progetto del passato purtroppo naufragato, si dovrebbe anche ricordare che il centro-destra ad Andria ha creato la zona pedonale di via Regina Margherita, Corso Cavour oltre alla Ztl nel Centro Storico. Piccole rivoluzioni positive di cui ancora oggi beneficia la città e che l'Amministrazione Bruno non sta sfruttando visto lo stato di abbandono proprio del Centro Storico.
Addario, quindi, ci appare come l'ultimo dei Mohicani a difendere l'Amministrazione Bruno, solo che anziché dirigersi verso le grandi pianure americane come nel noto film, si dirige in solitaria nelle Murge con la sua bici a pedalata assistita verso delle belle masserie».
Vorremmo chiedergli: è o non è un fatto che Andria sia la città più inquinata di Puglia, è o non è un fatto che Andria sia tra le città in Italia dove i cittadini pagano di più la Tari, è o non è un fatto che per sistemare una rampa della tangenziale ci avete messo 3 mesi e per rifare l'asfalto 5 anni, è o non è un fatto che sono 5 anni che dite che la piscina riaprirà entro fine anno. Rimanendo, invece, sulla questione delle bici abbandonate nel cortile dello IAT, Addario ci dice solo che si attende un parere di un altro Ente per l'avvio del servizio e nient'altro.
Sapevamo benissimo, e lo abbiamo anche scritto, che il finanziamento è del GAL ma il Comune lo ha inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche. E parliamo sempre di 45mila euro e sempre di fondi pubblici che sta gestendo il Comune di Andria. Addario non ci dice in cosa consisterà questo nuovo servizio né perché si è avuta la necessità di chiedere l'intervento di ben 4 professionisti per un servizio di bici a noleggio.
Le nostre domande rimangono sempre attuali: qual è l'effettiva utilità di questo progetto? Chi ha verificato che non finisse nel dimenticatoio? Sarà mai attivato? Considerando che sono bici a pedalata assistita dotate di batteria, averle coperte così in modo grossolano (rischio umidità) non rischia di creare una disfunzione alle batterie, e renderle inutilizzabili ancor prima di attivarle? Perché le bici non sono state lasciate in un luogo coperto al chiuso in uno dei diversi depositi comunali?
Sul bike sharing e sulla mobilità urbana poi è abbastanza ridicolo muovere critiche a Fratelli d'Italia oggi, anche perché se ci si accusa di un presunto progetto del passato purtroppo naufragato, si dovrebbe anche ricordare che il centro-destra ad Andria ha creato la zona pedonale di via Regina Margherita, Corso Cavour oltre alla Ztl nel Centro Storico. Piccole rivoluzioni positive di cui ancora oggi beneficia la città e che l'Amministrazione Bruno non sta sfruttando visto lo stato di abbandono proprio del Centro Storico.
Addario, quindi, ci appare come l'ultimo dei Mohicani a difendere l'Amministrazione Bruno, solo che anziché dirigersi verso le grandi pianure americane come nel noto film, si dirige in solitaria nelle Murge con la sua bici a pedalata assistita verso delle belle masserie».