Territorio
Musei della Bat: «A rischio l’apertura dei siti»
Questa mattina lavoratori in assemblea a Palazzo Sinesi a Canosa ed al Castel del Monte a Andria
Andria - venerdì 21 ottobre 2016
Senza investimenti massicci per l'assunzione di nuovo personale i musei della provincia di Barletta – Andria – Trani rischiano di non poter più neanche aprire. Un grido d'allarme più volte lanciato dai sindacati che sembra si stia concretizzando, infatti nel territorio ci sono gravi carenze di lavoratori a Palazzo Sinesi - Museo Archeologico a Canosa di Puglia, presso il Castello Svevo di Trani, al sito Archeologico di Canne della Battaglia ed a Castel del Monte.
Il pericolo è che quanto accaduto a Ferragosto a Canne della Battaglia, quando il parco archeologico rimaste chiuso (e resta chiuso tutt'ora nei giorni festivi), possa accadere anche negli altri siti del territorio in cui si rischia la riduzione di orario come appunto a Castel del Monte, la cui apertura spesso è assicurata da due dipendenti per turno che devono fronteggiare centinaia e spesso migliaia di visitatori.
«Quindi anche in questo territorio senza una politica di assunzioni la strombazzata valorizzazione delle riforme Franceschini si dimostreranno un flop», commentano Matteo Scagliarini, coordinatore regionale Fp Cgil Puglia personale MiBACT e Luigi Marzano, segretario generale Fp Cgil Bat.
«Due sole unità a Castel del Monte a nostro avviso sono insufficienti a garantire la sicurezza del sito culturale, riconosciuto patrimonio Unesco. A Canne della Battaglia la situazione di carenza di personale persiste, nonostante vi è un importante tentativo di collaborazione reciproca tra Polo museale della Puglia ed il comune di Barletta, per garantire appropriati investimenti in termini di collaborazione istituzionale per valorizzare il sito archeologico. Per il Castello Svevo di Trani la situazione di carenza del personale è identica alle altre realtà se non accentuata per l'enorme interesse del sito che vede sempre più un incremento di visitatori e turisti. Al fine di garantire la tutela del patrimonio culturale sarebbe importante creare nella Bat un centro operativo della nuova Soprintendenza unica del MiBACT».
Lo stato dell'arte della riforma in corso con particolare riferimento alle questioni contrattuali è al centro di due assemblee che si svolgono oggi a Canosa e ad Andria insieme ai lavoratori di Palazzo Sinesi e di Castel del Monte.
Il pericolo è che quanto accaduto a Ferragosto a Canne della Battaglia, quando il parco archeologico rimaste chiuso (e resta chiuso tutt'ora nei giorni festivi), possa accadere anche negli altri siti del territorio in cui si rischia la riduzione di orario come appunto a Castel del Monte, la cui apertura spesso è assicurata da due dipendenti per turno che devono fronteggiare centinaia e spesso migliaia di visitatori.
«Quindi anche in questo territorio senza una politica di assunzioni la strombazzata valorizzazione delle riforme Franceschini si dimostreranno un flop», commentano Matteo Scagliarini, coordinatore regionale Fp Cgil Puglia personale MiBACT e Luigi Marzano, segretario generale Fp Cgil Bat.
«Due sole unità a Castel del Monte a nostro avviso sono insufficienti a garantire la sicurezza del sito culturale, riconosciuto patrimonio Unesco. A Canne della Battaglia la situazione di carenza di personale persiste, nonostante vi è un importante tentativo di collaborazione reciproca tra Polo museale della Puglia ed il comune di Barletta, per garantire appropriati investimenti in termini di collaborazione istituzionale per valorizzare il sito archeologico. Per il Castello Svevo di Trani la situazione di carenza del personale è identica alle altre realtà se non accentuata per l'enorme interesse del sito che vede sempre più un incremento di visitatori e turisti. Al fine di garantire la tutela del patrimonio culturale sarebbe importante creare nella Bat un centro operativo della nuova Soprintendenza unica del MiBACT».
Lo stato dell'arte della riforma in corso con particolare riferimento alle questioni contrattuali è al centro di due assemblee che si svolgono oggi a Canosa e ad Andria insieme ai lavoratori di Palazzo Sinesi e di Castel del Monte.