Religioni
Morto monsignor Alberto di Chio: era nativo di Andria
Era stato ordinato presbitero il 29 giugno 1967 nella Chiesa della SS. Annunziata ad Andria da monsignor Francesco Brustia
Andria - martedì 26 marzo 2024
20.35
Nella sera di lunedì 25 marzo 2024 è deceduto, presso l'Ospedale Maggiore di Bologna, monsignor Alberto Di Chio, 81enne, ospite presso l'istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri.
Nato ad Andria il 2 febbraio 1943, dopo gli studi ginnasiali a Genova e liceali a Lodi presso lo studentato dei Chierici Regolari di S. Paolo (Barnabiti), ha studiato teologia prima alla Pontificia Università Urbaniana di Roma e poi a Bologna, dove è stato incardinato con la tonsura il 3 aprile 1965. È stato poi ordinato presbitero il 29 giugno 1967 nella Chiesa della SS. Annunziata ad Andria da monsignor Francesco Brustia.
Nel 1979 ha conseguito la licenza in teologia presso lo Studio Teologico Accademico Bolognese.
È stato Vicario parrocchiale di Santa Maria Maggiore di Pieve di Cento dal 1967 al 1972 e di San Paolo di Ravone dal 1972 al 1980.
È stato parroco dal 1980 al 1986 a Santa Maria Assunta e San Gabriele dell'Addolorata di Idice, dal 1986 al 1993 a San Martino di Casalecchio di Reno e dal 1993 al 1995 a S. Isaia. Nel 2012 è stato Amministratore parrocchiale di San Ansano di Pieve del Pino.
Dal 1980 al 1992 e poi dal 2001 al 2016 è stato Incaricato diocesano per l'Ecumenismo; nello stesso periodo è stato prima Delegato Arcivescovile e poi Direttore del Centro diocesano per le Missioni al Popolo nonché Direttore dei Missionari della Madonna di San Luca.
Dal 2005 è stato Assistente spirituale del Collegio "Opera Madonna della Fiducia" e, dal 2021 al 2022, Coadiutore del Parroco di Santa Caterina da Bologna.
Ha collaborato in diverse cause di beatificazione e canonizzazione nella Diocesi di Bologna come Postulatore o Vice-Postulatore (dei Beati Bartolomeo Maria Dal Monte e Giovanni Fornasini, dei Servi di Dio Don Ferdinando Casagrande e Don Ubaldo Marchioni e della Serva di Dio Madre Maria Maddalena Mazzoni Sangiorgi) e Commissario storico (del Servo di Dio. Don Luciano Sarti).
Il 7 maggio 1995 è stato nominato Canonico Penitenziere del Capitolo della Chiesa Metropolitana di San Pietro e il 15 agosto 2020 Canonico statutario dell'Insigne Collegiata di Santa Maria Maggiore di Pieve di Cento. Inoltre ha collaborato con il Movimento Cursillos de Cristiandad ed è stato animatore e assistente del gruppo denominato "Genitori in cammino", che riunisce genitori di figli morti prematuramente. Ha collaborato anche alla stesura del periodico edito dal Santuario della Beata Vergine di San Luca.
È stato insegnante di religione presso il liceo classico di Cento dal 1971 al 1972 e presso il liceo "Malpighi" e l'istituto di istruzione superiore "Pier Crescenzi" di Bologna dal 1972 al 1973.
È stato anche docente presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Santi Vitale e Agricola" di Bologna.
I funerali saranno celebrati dall'arcivescovo giovedì Santo 28 marzo alle 9.30 nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa. La salma riposerà nel cimitero della Certosa di Bologna.
Alla Famiglia Di Chio, ed in particolare al dottor Franco, collega giornalista e componente del Corecom Puglia, le sentite condoglianze da parte della Redazione di AndriaViva.
Nato ad Andria il 2 febbraio 1943, dopo gli studi ginnasiali a Genova e liceali a Lodi presso lo studentato dei Chierici Regolari di S. Paolo (Barnabiti), ha studiato teologia prima alla Pontificia Università Urbaniana di Roma e poi a Bologna, dove è stato incardinato con la tonsura il 3 aprile 1965. È stato poi ordinato presbitero il 29 giugno 1967 nella Chiesa della SS. Annunziata ad Andria da monsignor Francesco Brustia.
Nel 1979 ha conseguito la licenza in teologia presso lo Studio Teologico Accademico Bolognese.
È stato Vicario parrocchiale di Santa Maria Maggiore di Pieve di Cento dal 1967 al 1972 e di San Paolo di Ravone dal 1972 al 1980.
È stato parroco dal 1980 al 1986 a Santa Maria Assunta e San Gabriele dell'Addolorata di Idice, dal 1986 al 1993 a San Martino di Casalecchio di Reno e dal 1993 al 1995 a S. Isaia. Nel 2012 è stato Amministratore parrocchiale di San Ansano di Pieve del Pino.
Dal 1980 al 1992 e poi dal 2001 al 2016 è stato Incaricato diocesano per l'Ecumenismo; nello stesso periodo è stato prima Delegato Arcivescovile e poi Direttore del Centro diocesano per le Missioni al Popolo nonché Direttore dei Missionari della Madonna di San Luca.
Dal 2005 è stato Assistente spirituale del Collegio "Opera Madonna della Fiducia" e, dal 2021 al 2022, Coadiutore del Parroco di Santa Caterina da Bologna.
Ha collaborato in diverse cause di beatificazione e canonizzazione nella Diocesi di Bologna come Postulatore o Vice-Postulatore (dei Beati Bartolomeo Maria Dal Monte e Giovanni Fornasini, dei Servi di Dio Don Ferdinando Casagrande e Don Ubaldo Marchioni e della Serva di Dio Madre Maria Maddalena Mazzoni Sangiorgi) e Commissario storico (del Servo di Dio. Don Luciano Sarti).
Il 7 maggio 1995 è stato nominato Canonico Penitenziere del Capitolo della Chiesa Metropolitana di San Pietro e il 15 agosto 2020 Canonico statutario dell'Insigne Collegiata di Santa Maria Maggiore di Pieve di Cento. Inoltre ha collaborato con il Movimento Cursillos de Cristiandad ed è stato animatore e assistente del gruppo denominato "Genitori in cammino", che riunisce genitori di figli morti prematuramente. Ha collaborato anche alla stesura del periodico edito dal Santuario della Beata Vergine di San Luca.
È stato insegnante di religione presso il liceo classico di Cento dal 1971 al 1972 e presso il liceo "Malpighi" e l'istituto di istruzione superiore "Pier Crescenzi" di Bologna dal 1972 al 1973.
È stato anche docente presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Santi Vitale e Agricola" di Bologna.
I funerali saranno celebrati dall'arcivescovo giovedì Santo 28 marzo alle 9.30 nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa. La salma riposerà nel cimitero della Certosa di Bologna.
Alla Famiglia Di Chio, ed in particolare al dottor Franco, collega giornalista e componente del Corecom Puglia, le sentite condoglianze da parte della Redazione di AndriaViva.