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Vita di città

Montepulciano: «L’inutile riscaldamento delle scuole nelle vacanze pasquali»

Una riflessione dello storico ecologista Nicola Montepulciano

«Alunni e docenti di 4 istituti scolastici al rientro, dopo la settimana di vacanze pasquali, - scrive l'ecologista andriese Nicola Montepulciano - hanno avuto una poco gradita sorpresa: l'aria nelle aule era quasi irrespirabile. Per tutta quella settimana i termosifoni sono stati accesi, si presume, nelle ore scolastiche. Un dubbio: i termosifoni venivano accesi solo(!) nelle ore scolastiche, o sono rimasti accesi anche di notte? Ma pur ammettendo solo nelle ore di insegnamento è stato uno spreco pazzesco, incredibile. Lo spreco energetico in qualsiasi momento, storico o non storico, è sempre un danno gravissimo. Doveva essere una settimana di inquinamento in meno, di risparmio per le nostre tasche e, invece, è stato esattamente il contrario! Quanti euro sono andati in fumo e quanto inquinamento si è riversato nell'atmosfera della nostra città?

Troppo comodo dire che dal 22 aprile il riscaldamento sarà spento, ci mancherebbe altro. Si gradirebbe conoscere chi è stato il responsabile e a quanto ammonta la spesa per le nostre tasche, cioè tasse. Andando avanti con questi comportamenti scriteriati i debiti comunali ce li toglieremo chissà quando, perché "fra i tanti sprechi energetici" c'è da aggiungere, per es., quello dei lampioni del parco giochi rimasti accesi 24 ore su 24 per oltre due anni fra precedente e attuale amministrazione, prima sei lampioni, poi solo(!) tre. Bisogna aggiungere, inoltre, le varie stanze degli uffici pubblici che spesso sono illuminate per tutta la nottata e anche delle scuole. Così per alcune stanze degli uffici che si trovavano in via Potenza (quindi, precedenti amministrazioni, non l'attuale) e per alcune aule della scuola media "P. N. Vaccina" e per la precisione due aule su c.so Cavour e una su via Vaccina, per alcune notti, due o tre anni fa. Ma tutto questo è quanto mi è capitato di osservare.

E gli altri uffici e le altre scuole? E gli sprechi per le illuminazioni stradali in pieno giorno? Mi veniva detto che le illuminazioni diurne di alcune vie erano dovute a "prove tecniche", però qualche anno fa notai che in via B. Buozzi, per giorni e giorni, l'illuminazione rimaneva molto, molto oltre la notte. Quando telefonai alla Polizia Locale quello spreco cessò. Tutti gli sprechi di qualsiasi specie, pane, acqua, carne, vino, frutta, indumenti, metalli, vetro e altro sono atti gravissimi e questo risulta chiaro se si procede a ciò che si potrebbe chiamare "analisi transcalare". Esempio: se in dato posto si spreca acqua può succedere che non ve ne sia più e si sarà costretti a trovare acqua nei pozzi. Bisognerà scavarli e ciò comporta spese economiche ed energetiche. Trovata l'acqua bisognerà comprare l'autopompa a gasolio o elettrica. Per avere elettricità necessaria ad azionare l'autopompa bisognerà allacciarsi alla rete elettrica. Per produrre elettricità si consumerà petrolio o gas in altri luoghi. Queste materie fossili producono inquinamento atmosferico, che, a sua volta, è causa di cambiamento climatico e riscaldamento globale, che causa siccità e non solo. La siccità può colpire ovunque ma molto ma molto di più quei paesi che già ne soffrono come i Paesi dell'Africa che pagano il prezzo più alto, impoverendosi sempre di più.

Ci si rende conto allora che danno procuriamo in continuazione a quelle popolazioni già povere per aver sprecato pane, acqua, etc, o direttamente energia come nel caso delle nostre scuole e dei lampioni perennemente accesi? A questo bisogna aggiungere il grandissimo malefico favore ai produttori di materie fossili, maiali guerrafondai che ingrassiamo con i nostri soldi e che con le armi producono terribili inquinamenti le cui conseguenze pagheremo fra non molto, ma prima di tutto stanno uccidendo migliaia e migliaia di esseri umani. Alla faccia della vita dono prezioso!».
  • Nicola Montepulciano
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