Religioni
Mons. Pierbattista Pizzaballa al 1° meeting Francescano ad Andria
Numerosa la partecipazione delle realtà parrocchiali della diocesi
Andria - lunedì 9 ottobre 2017
17.45
Nell'incantevole Chiesa di San Francesco ad Andria si è tenuta, sabato 7 ottobre, l'apertura del 1° meeting Francescano "Con Francesco d'Assisi, ripartiamo dal Centro", due giornate -7 e 8 ottobre- organizzate dal Segretariato Evangelizzazione e dalla Missione dei Frati minori di Puglia e Molise.
In queste giornate di ascolto, confronto e musica, uomini, donne e religiosi, impegnati in vari campi del volontariato e dell'impegno civile, aiuteranno a "leggere ed a comprendere come si possono "curare" le ferite dell'umanità che ci circonda.
Ha introdotto l'incontro della mattinata Don Gianni Massaro che ha portato a tutti i presenti il saluto del Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi e ringraziato tutti coloro che si sono prodigati nell'organizzare del 1° meeting Francescano. Dopo una breve riflessione sul tema "ripartiamo dal Centro (da intendersi per "Centro" il Signore Gesù Cristo che sempre illumina la vita), è stato presentato al pubblico Mons. Pierbattista Pizzaballa, colui che per 12 anni ha svolto il ministero di Custode della Terra Santa e che attualmente è Amministratore Apostolico di Gerusalemme.
L'arcivescovo ha subito messo in evidenza la delicata tematica riguardante la situazione attuale della Siria e della Terra Santa. In particolare ha descritto la guerra in Siria come una guerra intramusulmana tra sunniti e sciiti che condiziona tutta la situazione geopolitica del Medio Oriente.
Ha evidenziato inoltre che si tratta di una guerra apparentemente religiosa ma di fatto interessa questioni politiche ed economiche.
In Siria i 2/3 degli abitanti sono sunniti ma il controllo del territorio è in mano agli sciiti. In questo contesto sociale stiamo assistendo al costituirsi di organizzazioni terroristiche tra cui l'ISIS che condividono un'interpretazione radicale dell'Islam e violenta della jihad, spesso in contrapposizione tra loro poiché lottano per la supremazia ideologica e territoriale in un'area.
Questi fenomeni, iniziati già da decenni, sono oggi esplosi violentemente con la guerra in Siria, dando così origine ad un nuovo processo difficile da definire che dipende da tante situazioni non prevedibili.
Oltre i 2/3 della popolazione siriana che viveva prima dell'inizio della guerra si è dovuta spostare verso la costa, nei campi profughi oppure emigrare in terre straniere, abbandonando la propria casa, gli affetti più cari e il lavoro, vivendo situazioni precarie. La Siria è ormai un Paese al collasso dal punto di vista sociale con scuole chiuse, senza elettricità e dove è stata distrutta ogni forma di attività economica esistente. Il dramma attualmente presente è la distruzione del tessuto sociale ed una mancanza di fiducia tra la gente che bisogna ricostruire.
Analizzando la situazione presente nella Terra Santa, attualmente si sta vivendo un periodo relativamente tranquillo.
L'Arcivescovo Pizzaballa ha analizzato infine la situazione dei cristiani in Terra Santa riportandone sia agli aspetti negativi che quelli positivi. Tra gli aspetti negativi è da considerare il drammatico calo del numero degli abitanti presenti in quei territori a causa dello sfollamento degli stessi e ad una emigrazione definitiva. Il rapporto percentuale tra la popolazione cristiana rispetto a quella mussulmana è bassissimo considerato che i cristiani in media fanno meno figli rispetto ai musulmani.
Gli aspetti positivi che invece stanno emergendo riguardano il miglioramento in questi ultimi anni delle relazioni tra i cristiani e i musulmani, grazie anche al costituirsi di matrimoni misti tra le due religioni. A livello istituzionale ci sono sempre stati dei problemi nella convivenza tra cristiani e musulmani ma in quest'ultimo periodo si è assistito ad un miglioramento dei rapporti tra gli stessi grazie ad una presa
di coscienza da parte di tutti che necessita di una collaborazione reciproca.
L'Arcivescovo di Gerusalemme ha concluso soffermandosi sulla situazione delle Chiese in Medio Oriente che stanno vivendo una fase di transizione i cui cambiamenti sono sempre molto dolorosi e comportano situazioni che hanno creato lacerazioni, ma grazie a questi cambiamenti la Chiesa si sta dando delle nuove prospettive, sviluppando un bisogno di stare nelle comunità.
"E' necessario quindi che la gente che vive in quei territori, anche se piena di ferite, abbia il coraggio di mettersi in gioco perché questa è la grande speranza di oggi" sono le parole conclusive dell'Arcivescovo Pizzaballa.
Il meeting è proseguito nel pomeriggio presso la Chiesa di San Domenico dove Mons. Pizzaballa con il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi ha incontrato tutti gli operatori pastorali che operano nelle varie realtà della Diocesi di Andria.
La giornata infine si è conclusa con una celebrazione Eucaristica presieduta dall'Arcivescovo Amministratore Apostolico di Gerusalemme a cui hanno partecipato il Sindaco di Andria, avv. Nicola Giorgino, per l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro il Cavaliere di Gran Croce Rocco Saltino Luogotenente per l'Italia Meridionale Adriatica; il Cav. Gran Croce Pasquale Ciciriello, Preside della Sezione di Andria con i Cavalieri e le Dame del suddetto Ordine e tutte le comunità parrocchiali della Diocesi.
Mons. Pizzaballa ha voluto visitare, presso l'Oasi di San Francesco, anche la sezione di Andria dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, accolto dal Preside Cav. di Gr. Croce Pasquale Ciciriello e dall'assistente spiriturale Mons. Nicola de Ruvo, oltre a numerosi Cavalieri e Dame.
In queste giornate di ascolto, confronto e musica, uomini, donne e religiosi, impegnati in vari campi del volontariato e dell'impegno civile, aiuteranno a "leggere ed a comprendere come si possono "curare" le ferite dell'umanità che ci circonda.
Ha introdotto l'incontro della mattinata Don Gianni Massaro che ha portato a tutti i presenti il saluto del Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi e ringraziato tutti coloro che si sono prodigati nell'organizzare del 1° meeting Francescano. Dopo una breve riflessione sul tema "ripartiamo dal Centro (da intendersi per "Centro" il Signore Gesù Cristo che sempre illumina la vita), è stato presentato al pubblico Mons. Pierbattista Pizzaballa, colui che per 12 anni ha svolto il ministero di Custode della Terra Santa e che attualmente è Amministratore Apostolico di Gerusalemme.
L'arcivescovo ha subito messo in evidenza la delicata tematica riguardante la situazione attuale della Siria e della Terra Santa. In particolare ha descritto la guerra in Siria come una guerra intramusulmana tra sunniti e sciiti che condiziona tutta la situazione geopolitica del Medio Oriente.
Ha evidenziato inoltre che si tratta di una guerra apparentemente religiosa ma di fatto interessa questioni politiche ed economiche.
In Siria i 2/3 degli abitanti sono sunniti ma il controllo del territorio è in mano agli sciiti. In questo contesto sociale stiamo assistendo al costituirsi di organizzazioni terroristiche tra cui l'ISIS che condividono un'interpretazione radicale dell'Islam e violenta della jihad, spesso in contrapposizione tra loro poiché lottano per la supremazia ideologica e territoriale in un'area.
Questi fenomeni, iniziati già da decenni, sono oggi esplosi violentemente con la guerra in Siria, dando così origine ad un nuovo processo difficile da definire che dipende da tante situazioni non prevedibili.
Oltre i 2/3 della popolazione siriana che viveva prima dell'inizio della guerra si è dovuta spostare verso la costa, nei campi profughi oppure emigrare in terre straniere, abbandonando la propria casa, gli affetti più cari e il lavoro, vivendo situazioni precarie. La Siria è ormai un Paese al collasso dal punto di vista sociale con scuole chiuse, senza elettricità e dove è stata distrutta ogni forma di attività economica esistente. Il dramma attualmente presente è la distruzione del tessuto sociale ed una mancanza di fiducia tra la gente che bisogna ricostruire.
Analizzando la situazione presente nella Terra Santa, attualmente si sta vivendo un periodo relativamente tranquillo.
L'Arcivescovo Pizzaballa ha analizzato infine la situazione dei cristiani in Terra Santa riportandone sia agli aspetti negativi che quelli positivi. Tra gli aspetti negativi è da considerare il drammatico calo del numero degli abitanti presenti in quei territori a causa dello sfollamento degli stessi e ad una emigrazione definitiva. Il rapporto percentuale tra la popolazione cristiana rispetto a quella mussulmana è bassissimo considerato che i cristiani in media fanno meno figli rispetto ai musulmani.
Gli aspetti positivi che invece stanno emergendo riguardano il miglioramento in questi ultimi anni delle relazioni tra i cristiani e i musulmani, grazie anche al costituirsi di matrimoni misti tra le due religioni. A livello istituzionale ci sono sempre stati dei problemi nella convivenza tra cristiani e musulmani ma in quest'ultimo periodo si è assistito ad un miglioramento dei rapporti tra gli stessi grazie ad una presa
di coscienza da parte di tutti che necessita di una collaborazione reciproca.
L'Arcivescovo di Gerusalemme ha concluso soffermandosi sulla situazione delle Chiese in Medio Oriente che stanno vivendo una fase di transizione i cui cambiamenti sono sempre molto dolorosi e comportano situazioni che hanno creato lacerazioni, ma grazie a questi cambiamenti la Chiesa si sta dando delle nuove prospettive, sviluppando un bisogno di stare nelle comunità.
"E' necessario quindi che la gente che vive in quei territori, anche se piena di ferite, abbia il coraggio di mettersi in gioco perché questa è la grande speranza di oggi" sono le parole conclusive dell'Arcivescovo Pizzaballa.
Il meeting è proseguito nel pomeriggio presso la Chiesa di San Domenico dove Mons. Pizzaballa con il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi ha incontrato tutti gli operatori pastorali che operano nelle varie realtà della Diocesi di Andria.
La giornata infine si è conclusa con una celebrazione Eucaristica presieduta dall'Arcivescovo Amministratore Apostolico di Gerusalemme a cui hanno partecipato il Sindaco di Andria, avv. Nicola Giorgino, per l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro il Cavaliere di Gran Croce Rocco Saltino Luogotenente per l'Italia Meridionale Adriatica; il Cav. Gran Croce Pasquale Ciciriello, Preside della Sezione di Andria con i Cavalieri e le Dame del suddetto Ordine e tutte le comunità parrocchiali della Diocesi.
Mons. Pizzaballa ha voluto visitare, presso l'Oasi di San Francesco, anche la sezione di Andria dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, accolto dal Preside Cav. di Gr. Croce Pasquale Ciciriello e dall'assistente spiriturale Mons. Nicola de Ruvo, oltre a numerosi Cavalieri e Dame.