Religioni
Mons. Di Donna: il 2 gennaio ricorrono i 63 anni dalla scomparsa
Celebrazione in Cattedrale per ricordare il Vescovo santo andriese
Andria - domenica 28 dicembre 2014
11.00
Erano le 14,23 del 2 gennaio del 1952 quando spirava Frà Giuseppe Di Donna, Vescovo Santo della Città di Andria. Da 63 anni, in quel giorno, ricorre uno degli appuntamenti più importanti che vede coinvolta la cittadinanza andriese che non ha dimenticato le virtù umane e spirituali del Venerabile Mons. Giuseppe Di Donna. Nel 1952, dopo pochi minuti dalla morte di Mons. Di Donna, la notizia si diffonde in città e nella Diocesi di Andria e, le cronache raccontano, che tutti accorsero per pregare, per piangere per la sua perdita ed esultare perché lasciava questa terra ed entrava nella casa del Padre un santo. Nei giorni seguenti la nostra chiesa Cattedrale fu gremita di gente che acclamava il Vescovo santo.
Una testimonianza di un sacerdote dell'epoca, conosciuto da tutti per la sua altissima spiritualità Mons. Mario Melacarne padre spirituale del Seminario Vescovile riporta di quei giorni: «Stavo preparando i seminaristi agli esercizi spirituali che avrebbero avuto inizio in serata quando arriva il Rettore e "è morto il Vescovo", ci dice. Ci siamo tutti inginocchiati; eravamo in cappella, e abbiamo pregato a lungo. Poi, mentre i seminaristi recitavano il S. Rosario, col Rettore ci siamo recati in Episcopio. Vi era già tanta gente in casa e molta folla al portone. Ci siamo inginocchiati nella camera ardente ed il Vescovo sembrava che dormisse. È la pace dei giusti. In serata è venuto tutto il Seminario. Siamo passati ancora tutti accanto al nostro Vescovo ed abbiamo recitato il S. Rosario per lui e con lui, con lui perché certo dal cielo si è unito alla nostra preghiera come era solito fare quando, nelle circostanze più belle, veniva in Seminario. A gruppi i seminaristi hanno fatto guardia di onore attorno alla salma venerata. Siamo tornati in Seminario. Ci sembrava più vuoto e più scuro».
Una Santa Messa è prevista per venerdì 2 gennaio alle ore 19.00 nella chiesa Cattedrale dove il Vescovo, Mons. Raffaele Calabro, presiederà la solenne Concelebrazione Eucaristica. Al termine della Messa, verrà proiettata la testimonianza visiva del funerale, avvenuto il 5 gennaio, con il commento di Michele Sinisi, autore di "Di Donna, un monsignore in motocicletta".
Una testimonianza di un sacerdote dell'epoca, conosciuto da tutti per la sua altissima spiritualità Mons. Mario Melacarne padre spirituale del Seminario Vescovile riporta di quei giorni: «Stavo preparando i seminaristi agli esercizi spirituali che avrebbero avuto inizio in serata quando arriva il Rettore e "è morto il Vescovo", ci dice. Ci siamo tutti inginocchiati; eravamo in cappella, e abbiamo pregato a lungo. Poi, mentre i seminaristi recitavano il S. Rosario, col Rettore ci siamo recati in Episcopio. Vi era già tanta gente in casa e molta folla al portone. Ci siamo inginocchiati nella camera ardente ed il Vescovo sembrava che dormisse. È la pace dei giusti. In serata è venuto tutto il Seminario. Siamo passati ancora tutti accanto al nostro Vescovo ed abbiamo recitato il S. Rosario per lui e con lui, con lui perché certo dal cielo si è unito alla nostra preghiera come era solito fare quando, nelle circostanze più belle, veniva in Seminario. A gruppi i seminaristi hanno fatto guardia di onore attorno alla salma venerata. Siamo tornati in Seminario. Ci sembrava più vuoto e più scuro».
Una Santa Messa è prevista per venerdì 2 gennaio alle ore 19.00 nella chiesa Cattedrale dove il Vescovo, Mons. Raffaele Calabro, presiederà la solenne Concelebrazione Eucaristica. Al termine della Messa, verrà proiettata la testimonianza visiva del funerale, avvenuto il 5 gennaio, con il commento di Michele Sinisi, autore di "Di Donna, un monsignore in motocicletta".