Eventi e cultura
Moataz Nars The Barzakh, lo spazio liminale a cura di Achille Bonito Oliva a Castel del Monte
Dal 1° giugno al 30 novembre 2019, inaugurazione sabato alle ore 18
Andria - mercoledì 29 maggio 2019
11.33
Castel del Monte rappresenta non soltanto un esempio di grande architettura del passato, ma piuttosto per la sua singolarità sembra poter sempre più diventare il teatro espositivo d'incontro tra diverse culture, afferma Achille Bonito Oliva.
È in quest'ottica che il Polo Museale della Puglia, insieme all'Impresa Leopizzi 1750 e in collaborazione con il concessionario Nova Apulia, presenta la grande mostra dell'artista egiziano Moataz Nasr (Alessandria d'Egitto, 1961) invitato a dialogare con gli spazi del castello federiciano più affascinante e misterioso.
Con la curatela di Achille Bonito Oliva, opere site specific e nuove produzioni danno vita al progetto dal titolo The Barzakh / Lo spazio liminale da giugno a novembre 2019.
Lo spazio liminale, dalla radice latina limen = soglia, è il concetto che indica l'attraversamento di uno spazio di transizione che genera trasformazione, metamorfosi sino a una nuova coscienza e identità.
Riportato a Castel del Monte definisce questo particolare spazio architettonico come la soglia tra due diversi mondi, quello Occidentale e Orientale, che si fondono nell'evidente scambio di conoscenza, citazione e contaminazione.
L'artista si è a lungo documentato e interrogato sulla filosofia che può aver ispirato la costruzione del castello. "Il suo attraversamento mi ha posto più domande che risposte - ha dichiarato - ho deciso così di lasciare che l'edificio mi parlasse. Già nel cortile interno, che è il cuore del castello, circondato dalla pietra che delimita la visione del cielo ho percepito la sensazione di una soglia che divideva due mondi. È il concetto di spazio liminale, centrale anche nella cultura Sufi che lo chiama "Barzakh". Può essere stata questa l'ispirazione? Può essere stato concepito Castel del Monte come uno spazio di trasformazione e metamorfosi?".
L'artista ha così puntato l'attenzione sull'articolazione degli spazi, osservando la sequenza di finestre, scale, volte. La celebrazione del dettaglio diventa la strategia creativa di Moataz Nasr che propone nuove forme in una serie di sculture in legno e intarsi di madreperla e conchiglie progettate per il primo piano del castello. Mentre nel grande vuoto ottagonale dell'atrio centrale, l'artista rende omaggio alla relazione culturale tra le religioni attraverso la scultura "Minaret" che richiama nella sua astrazione alla spiritualità della propria origine, nella forma di un minareto di legno e vetro.
La magnificenza dell'esterno viene celebrata dell'opera "Maze", un percorso di prato, realizzato sulla geometria di parole dell'antico carattere cufico che porta al suo interno un messaggio di estrema attualità: "No religione in politica e politica in religione".
Moataz Nasr, artista di fama internazionale, nel suo lavoro multimediale e interdisciplinare e lo sconfinamento dei linguaggi realizza un felice corto circuito tra culture e civiltà. L'intera mostra è un percorso iniziatico che dall'esterno porta all'interno, in un rapporto di scala con l'architettura e la storia, la natura e la memoria che celebra la coesistenza delle differenze.
Le attività espositive e didattiche rientrano nell'ambito del Progetto "Il Grande Racconto" a cura di Nova Apulia e all'avviso pubblico della Regione Puglia relativo alle attività Culturali di cui il Polo Museale è partner.
MOATAZ NASR, nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1961.
Ha rappresentato l'Egitto alla 57 ° Biennale di Venezia nel 2017 e partecipato ad appuntamenti internazionali di massimo prestigio come le Biennali di Seoul, San Paolo, Bogotà. In allegato immagini e biografia espositiva.
Tra le mostre collettive, ricordiamo la partecipazione nel 2010 a "Intramoenia Extra Art" nel Castello Aragonese di Brindisi, con la direzione scientifica di Achille Bonito Oliva e la curatela generale di Giusy Caroppo. E tra le più recenti: "The See Is My Land", a cura di Francesco Bonomi ed Emanuela Mazzonis (MAXXI, Roma, 2013); "Metropoli. Afriques Capitales ", a cura di Simon Njami (La Villette, Parigi, 2017); "Sensi del tempo: video e film d'arte africana" (LACMA e The Smithsonian National Museum of African Arts, Washinton, 2017). Nel 2018 è stato invitato a partecipare alla Biennale di Yinchuan, Cina, a cura di Marco Scotini e alla Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea (ICAE2018), a Yarevan, in Armenia, a cura di Mazdak Faiznia. Le mostre personali più recenti sono: "The Tunnel", Galleria Continua / Beijing, 2012 e"Avalanche" Galleria Continua / Les Moulins, 2016. Nel 2017 è stato selezionato per rappresentare l'Egitto durante la 57 ° Biennale di Venezia con l'installazione "The Mountain". Nel 2018, è stato invitato a partecipare ad "Abu Dhabi Art 2018 Beyond" e a creare un'opera site specific nei siti storici di Al Ain. Tra gli impegni del 2019 la mostra personale in settembre da Galleria Continua a San Gimignano, progetti per Art Dubai Contemporary negli Emirati Arabi, la Cape Town Art Fair in Sudafrica, partecipazioni alla Biennale de L'Havana a Cuba e San Paolo in Brasile.
INFO
Moataz Nasr
The Barzakh / Lo spazio liminale
A cura di Achille Bonito Oliva
Responsabili del progetto: Anna Fresa e Paola Marino
Promosso da: Polo Museale della Puglia
Sostenuto da: Impresa Leopizzi 1750 in collaborazione con Nova Apulia
Responsabile allestimento: Arch.Elena Giangiulio Syremont Spa
COURTESY: L'artista e GALLERIA CONTINUA San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
Si ringrazia per la realizzazione dell'opera The Maze: PRATOPLA di Pierluigi Strada e GRI.MA Verde di Mario Grieco
È in quest'ottica che il Polo Museale della Puglia, insieme all'Impresa Leopizzi 1750 e in collaborazione con il concessionario Nova Apulia, presenta la grande mostra dell'artista egiziano Moataz Nasr (Alessandria d'Egitto, 1961) invitato a dialogare con gli spazi del castello federiciano più affascinante e misterioso.
Con la curatela di Achille Bonito Oliva, opere site specific e nuove produzioni danno vita al progetto dal titolo The Barzakh / Lo spazio liminale da giugno a novembre 2019.
Lo spazio liminale, dalla radice latina limen = soglia, è il concetto che indica l'attraversamento di uno spazio di transizione che genera trasformazione, metamorfosi sino a una nuova coscienza e identità.
Riportato a Castel del Monte definisce questo particolare spazio architettonico come la soglia tra due diversi mondi, quello Occidentale e Orientale, che si fondono nell'evidente scambio di conoscenza, citazione e contaminazione.
L'artista si è a lungo documentato e interrogato sulla filosofia che può aver ispirato la costruzione del castello. "Il suo attraversamento mi ha posto più domande che risposte - ha dichiarato - ho deciso così di lasciare che l'edificio mi parlasse. Già nel cortile interno, che è il cuore del castello, circondato dalla pietra che delimita la visione del cielo ho percepito la sensazione di una soglia che divideva due mondi. È il concetto di spazio liminale, centrale anche nella cultura Sufi che lo chiama "Barzakh". Può essere stata questa l'ispirazione? Può essere stato concepito Castel del Monte come uno spazio di trasformazione e metamorfosi?".
L'artista ha così puntato l'attenzione sull'articolazione degli spazi, osservando la sequenza di finestre, scale, volte. La celebrazione del dettaglio diventa la strategia creativa di Moataz Nasr che propone nuove forme in una serie di sculture in legno e intarsi di madreperla e conchiglie progettate per il primo piano del castello. Mentre nel grande vuoto ottagonale dell'atrio centrale, l'artista rende omaggio alla relazione culturale tra le religioni attraverso la scultura "Minaret" che richiama nella sua astrazione alla spiritualità della propria origine, nella forma di un minareto di legno e vetro.
La magnificenza dell'esterno viene celebrata dell'opera "Maze", un percorso di prato, realizzato sulla geometria di parole dell'antico carattere cufico che porta al suo interno un messaggio di estrema attualità: "No religione in politica e politica in religione".
Moataz Nasr, artista di fama internazionale, nel suo lavoro multimediale e interdisciplinare e lo sconfinamento dei linguaggi realizza un felice corto circuito tra culture e civiltà. L'intera mostra è un percorso iniziatico che dall'esterno porta all'interno, in un rapporto di scala con l'architettura e la storia, la natura e la memoria che celebra la coesistenza delle differenze.
Le attività espositive e didattiche rientrano nell'ambito del Progetto "Il Grande Racconto" a cura di Nova Apulia e all'avviso pubblico della Regione Puglia relativo alle attività Culturali di cui il Polo Museale è partner.
MOATAZ NASR, nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1961.
Ha rappresentato l'Egitto alla 57 ° Biennale di Venezia nel 2017 e partecipato ad appuntamenti internazionali di massimo prestigio come le Biennali di Seoul, San Paolo, Bogotà. In allegato immagini e biografia espositiva.
Tra le mostre collettive, ricordiamo la partecipazione nel 2010 a "Intramoenia Extra Art" nel Castello Aragonese di Brindisi, con la direzione scientifica di Achille Bonito Oliva e la curatela generale di Giusy Caroppo. E tra le più recenti: "The See Is My Land", a cura di Francesco Bonomi ed Emanuela Mazzonis (MAXXI, Roma, 2013); "Metropoli. Afriques Capitales ", a cura di Simon Njami (La Villette, Parigi, 2017); "Sensi del tempo: video e film d'arte africana" (LACMA e The Smithsonian National Museum of African Arts, Washinton, 2017). Nel 2018 è stato invitato a partecipare alla Biennale di Yinchuan, Cina, a cura di Marco Scotini e alla Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea (ICAE2018), a Yarevan, in Armenia, a cura di Mazdak Faiznia. Le mostre personali più recenti sono: "The Tunnel", Galleria Continua / Beijing, 2012 e"Avalanche" Galleria Continua / Les Moulins, 2016. Nel 2017 è stato selezionato per rappresentare l'Egitto durante la 57 ° Biennale di Venezia con l'installazione "The Mountain". Nel 2018, è stato invitato a partecipare ad "Abu Dhabi Art 2018 Beyond" e a creare un'opera site specific nei siti storici di Al Ain. Tra gli impegni del 2019 la mostra personale in settembre da Galleria Continua a San Gimignano, progetti per Art Dubai Contemporary negli Emirati Arabi, la Cape Town Art Fair in Sudafrica, partecipazioni alla Biennale de L'Havana a Cuba e San Paolo in Brasile.
INFO
Moataz Nasr
The Barzakh / Lo spazio liminale
A cura di Achille Bonito Oliva
Responsabili del progetto: Anna Fresa e Paola Marino
Promosso da: Polo Museale della Puglia
Sostenuto da: Impresa Leopizzi 1750 in collaborazione con Nova Apulia
Responsabile allestimento: Arch.Elena Giangiulio Syremont Spa
COURTESY: L'artista e GALLERIA CONTINUA San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
Si ringrazia per la realizzazione dell'opera The Maze: PRATOPLA di Pierluigi Strada e GRI.MA Verde di Mario Grieco