Tribunale Andria
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Cronaca

Minacciò un collega avvocato: condannato a 2 mesi

«Ti spacco le ossa» è scritto nella ricostruzione: vittima la tranese Anna Curci. Protagonista Di Renzo (consigliere comunale PDL). Le offese durante un sopralluogo in un opificio

Avrebbe minacciato un collega avvocato affinché non proseguisse la sua attività in un arbitrato che vedeva coinvolte due aziende: per questo motivo, l'andriese avvocato Di Renzo (consigliere comunale del Pdl) è stato condannato a 2 mesi di reclusione dal giudice monocratico del tribunale di Andria, Carmine Labella.

La vittima delle minacce è un avvocato di Trani, Anna Curci, che, insieme ad un collega, l'avvocato Stella, era stata chiamata a difendere un'impresa edile andriese che reclamava il pagamento di alcuni lavori commissionati da un opificio ubicato nella zona Pip di Andria. Per il credito vantato era stato emesso un decreto ingiuntivo. Il committente, invece, difeso dall'avvocato Di Renzo, aveva ravvisato alcuni vizi e di conseguenza la controversia si sarebbe dovuta risolvere con l'arbitrato. Ma la soluzione non giunse e durante un sopralluogo congiunto all'opificio effettuato nell'aprile del 2008, lo stesso avvocato Di Renzo, davanti a più testimoni, avrebbe minacciato con toni forti la collega come si legge nell'esposto dell'avvocato Curci e dal quale è partita l'indagine: «Ti spacco le ossa, non permetterti di andare avanti, ti faccio vedere io la fine che ti farò fare».

Il giudice ha dato ragione alla donna condannando Di Renzo a 2 mesi di reclusione, al risarcimento delle spese legali ed al danno in sede civile nei confronti degli avvocati Curci e Stella.
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