Politica
Microcredito, M5S Andria: «Promesse mantenute»
I consiglieri attaccano Giorgino: «Favorisce la disoccupazione»
Andria - mercoledì 10 febbraio 2016
15.51
I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Andria, tramite una nota, hanno voluto spiegare gli effettivi positivi del microcredito istituito dal partito pentastellato e la situazione di difficoltà in cui versa il Comune di Andria per quanto riguarda la tempestività dei pagamenti.
«L'indicatore di tempestività dei pagamenti del Comune di Andria riportato sul sito istituzionale - scrivono i consiglieri - ci dice che mediamente in 85 giorni i fornitori di beni e servizi vengono saldati. Non vi è dubbio che la formula matematica applicata sia corretta, ma se confrontiamo il risultato dichiarato con le numerose lamentele che provengono dai creditori dell'ente, forti perplessità ci assalgono. Purtroppo sono tante le cose dichiarate da questa amministrazione con cui non ci siamo ritrovati. Ad esempio, se pensiamo al microcredito alle piccole imprese, alimentato dai tagli che i nostri parlamentari fanno ai loro stipendi, non possiamo fare a meno di evidenziare che al tempo della sua prima elezione, nel 2010, il Sindaco Giorgino riportava nel suo programma elettorale la seguente proposta: istituzione di un fondo di garanzia rotativo e microcredito; Il meccanismo prevede l'istituzione da parte del Comune di un fondo di garanzia rotativo da dividere in frazioni dell'importo massimo di 5.000 euro, da restituire a un tasso fisso in 36 mesi. La Banca di microcredito convenzionata con il Comune valuterà la sostenibilità dei progetti e attiverà i finanziamenti. Tale operazione si prefigge di favorire l'accesso al microcredito alle fasce più deboli della popolazione giovanile nell'ottica di contribuire alla creazione di occupazione. Lui l'ha promesso agli andriesi nel 2010, ed avrebbe dovuto farlo con i soldi del comune. Siamo arrivati al 2016 e non l'ha ancora fatto, noi invece lo abbiamo fatto realmente con i soldi dei nostri parlamentari ed europarlamentari. La morale di tutto ciò è che il Sindaco Giorgino non solo non ha mantenuto quanto promesso, ma addirittura favorisce la disoccupazione non pagando in tempo ragionevoli i creditori del comune. Il Movimento 5 Stelle, invece, pur non amministrando, riesce con le sue sole forze a creare nuovi posti di lavoro. Figuriamoci se fossimo premiati e messi ad amministrare la città, che ora langue, con una classe politica appesa ai rinvii. Il rinvio della sentenza su Imu e Tasi, che potrebbe mettere in ginocchio definitivamente il nostro Comune, il rinvio all'aumento della Tari nel conguaglio di marzo prossimo (sempre sfacciatamente negato), il rinvio della questione dello scandalo rifiuti che potrebbe riservarci altre sorprese giudiziarie, il rinvio alla prossima pronuncia della Corte dei Conti sul traballante bilancio comunale che potrebbe rilevare un nuovo sforamento del patto di stabilità, il rinvio della giunta politica che a quanto pare a breve sostituirà quella tecnica, il rinvio della decisione sul destino di questa città sotteso alla decisione del futuro politico di una sola persona, sempre più in difficoltà e sempre più alla ricerca di strade che lo portino quanto prima a Roma. Ma, a quanto pare, le strade migliori sono anche le più "spinose"».
«L'indicatore di tempestività dei pagamenti del Comune di Andria riportato sul sito istituzionale - scrivono i consiglieri - ci dice che mediamente in 85 giorni i fornitori di beni e servizi vengono saldati. Non vi è dubbio che la formula matematica applicata sia corretta, ma se confrontiamo il risultato dichiarato con le numerose lamentele che provengono dai creditori dell'ente, forti perplessità ci assalgono. Purtroppo sono tante le cose dichiarate da questa amministrazione con cui non ci siamo ritrovati. Ad esempio, se pensiamo al microcredito alle piccole imprese, alimentato dai tagli che i nostri parlamentari fanno ai loro stipendi, non possiamo fare a meno di evidenziare che al tempo della sua prima elezione, nel 2010, il Sindaco Giorgino riportava nel suo programma elettorale la seguente proposta: istituzione di un fondo di garanzia rotativo e microcredito; Il meccanismo prevede l'istituzione da parte del Comune di un fondo di garanzia rotativo da dividere in frazioni dell'importo massimo di 5.000 euro, da restituire a un tasso fisso in 36 mesi. La Banca di microcredito convenzionata con il Comune valuterà la sostenibilità dei progetti e attiverà i finanziamenti. Tale operazione si prefigge di favorire l'accesso al microcredito alle fasce più deboli della popolazione giovanile nell'ottica di contribuire alla creazione di occupazione. Lui l'ha promesso agli andriesi nel 2010, ed avrebbe dovuto farlo con i soldi del comune. Siamo arrivati al 2016 e non l'ha ancora fatto, noi invece lo abbiamo fatto realmente con i soldi dei nostri parlamentari ed europarlamentari. La morale di tutto ciò è che il Sindaco Giorgino non solo non ha mantenuto quanto promesso, ma addirittura favorisce la disoccupazione non pagando in tempo ragionevoli i creditori del comune. Il Movimento 5 Stelle, invece, pur non amministrando, riesce con le sue sole forze a creare nuovi posti di lavoro. Figuriamoci se fossimo premiati e messi ad amministrare la città, che ora langue, con una classe politica appesa ai rinvii. Il rinvio della sentenza su Imu e Tasi, che potrebbe mettere in ginocchio definitivamente il nostro Comune, il rinvio all'aumento della Tari nel conguaglio di marzo prossimo (sempre sfacciatamente negato), il rinvio della questione dello scandalo rifiuti che potrebbe riservarci altre sorprese giudiziarie, il rinvio alla prossima pronuncia della Corte dei Conti sul traballante bilancio comunale che potrebbe rilevare un nuovo sforamento del patto di stabilità, il rinvio della giunta politica che a quanto pare a breve sostituirà quella tecnica, il rinvio della decisione sul destino di questa città sotteso alla decisione del futuro politico di una sola persona, sempre più in difficoltà e sempre più alla ricerca di strade che lo portino quanto prima a Roma. Ma, a quanto pare, le strade migliori sono anche le più "spinose"».