Tessera del Partito Democratico
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Politica

Michele Di Lorenzo lascia il coordinamento andriese del PD

Con una nota spiega: «Il mio risultato possiede un valore politico altissimo»

Con una nota, l'avv. Michele Di Lorenzo, uno dei tre candidati alla Segreteria del Partito Democratico di Andria, comunica le dimissioni dal coordinamento cittadino del partito. Eccone il testo: «Si tratta di dimissioni meramente tecniche e non politiche, nel senso che mirano esclusivamente a permettere l'ingresso nel coordinamento di un altro rappresentante dei Giovani Democratici. La mia candidatura si è resa necessaria per impedire che si disperdessero gli sforzi e le speranze di un gruppo di giovani e di donne che, negli ultimi anni, si è battuto coerentemente per cambiare in meglio questo partito. Il risultato del 10%, pur se inferiore alle nostre aspettative, permette ad un gruppo altrettanto tenace e qualificato di entrare nel Pd per continuare questa costruttiva battaglia, con 2 rappresentanti dei giovani, 2 delle donne e 2 dell'associazione "Libertà è partecipazione".

Le dimissioni, pertanto, non comportano un mio allontanamento dal Pd né tantomeno dal progetto messo in campo con la mia candidatura, anzi determinano un coinvolgimento ancora più significativo, in quanto il risultato conseguito possiede un valore politico altissimo in considerazione del grave fenomeno del tesseramento drogato, che ha portato le adesioni del Pd dalle 240 del 2012 alle 1700 del 2013. Lo scontro politico impari, a cui non ci siamo sottratti, resta, soprattutto per i giovani, di esempio poiché dimostra che possono affermarsi le proprie idee senza ricorrere a compromessi o a pratiche dubbie, come il tesseramento fittizio che sta funestando il partito in quasi tutta Italia. Soprattutto è di monito per le "anime belle" che preferiscono "da sempre" restare alla finestra nei momenti difficili o per coloro che ritrovano, ad intermittenza (ogni 4 anni circa), il desiderio di impegnarsi in politica, giusto in tempo per le prossime elezioni.

Per indole e per scelta appartengo ad un'altra cultura: "sporcarsi le mani" ed impegnarsi è una necessità costante e, soprattutto, non confondo mai lo scontro politico con il patetico tentativo di salire sul carro dei vincitori. È un atteggiamento che grazie alla coerenza delle donne e all'entusiasmo dei giovani è potuto emergere anche nel congresso cittadino del PD in modo chiaro e distinto. Un ringraziamento a quanti hanno sostenuto la mia candidatura e un augurio di buon lavoro ai componenti del coordinamento ed alla neoeletta segretaria del Pd di Andria».
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