Vita di città
Messa in sicurezza la panchina vandalizzata vicino al Cippo dei Martiri delle Foibe
"Una panca in legno e ferro che qualche balordo ha pensato di distruggere parzialmente" sottolinea l'associazione "Io ci sono!"
Andria - sabato 20 febbraio 2021
"Qualcosa di inguardabile, evidentemente oggetto di mancato sopralluogo nei giorni precedenti alla cerimonia, ciò che si è presentato alla vista delle tantissime Autorità presenti il giorno 10 febbraio scorso nel Parco del Monumento ai Caduti nella Giornata del Ricordo dei Martiri delle foibe".
Inizia così l'intervento dell'associazione cittadina "Io ci sono", dedicato ad un caso emblematico ma allo stesso tempo deplorevole di come alcuni incivili possano portare scompiglio nella normale vita di una comunità.
"Una semplice panchina che avrebbe potuto essere semplicemente riparata e messa in sicurezza con pochi spiccioli è diventata, invece, il simbolo di una città decadente e neppure minimamente curata. Una panca in legno e ferro che qualche balordo, nonostante le tantissime telecamere che pare siano installate nell'area ma evidentemente cieche, ha pensato di distruggere parzialmente. Pronta la segnalazione di abituali frequentatori del Parco ma sta di fatto che il giorno delle celebrazioni in pompa magna, con la deposizione della corona di fiori sul cippo posizionato a pochi passi da quella che è stata definita la Panchina della Vergogna, la situazione non era per nulla gradevole ed il segnale del decadimento chiaro e simbolicamente inequivocabile.
Una passeggiata a pochi giorni dalla celebrazione, venerdì 19 febbraio 2021, evidenzia quella panchina messa in sicurezza e recintata con nastro arancione visibile anche dalle sale operatorie al quinto piano dell'Ospedale di Andria quale fosse un cimelio da far vedere a tutti in modo ancor più appariscente quel trofeo mentre con qualche spicciolo, magari speso prima della cerimonia pubblica, si sarebbe evitata quella figura di panca".
Inizia così l'intervento dell'associazione cittadina "Io ci sono", dedicato ad un caso emblematico ma allo stesso tempo deplorevole di come alcuni incivili possano portare scompiglio nella normale vita di una comunità.
"Una semplice panchina che avrebbe potuto essere semplicemente riparata e messa in sicurezza con pochi spiccioli è diventata, invece, il simbolo di una città decadente e neppure minimamente curata. Una panca in legno e ferro che qualche balordo, nonostante le tantissime telecamere che pare siano installate nell'area ma evidentemente cieche, ha pensato di distruggere parzialmente. Pronta la segnalazione di abituali frequentatori del Parco ma sta di fatto che il giorno delle celebrazioni in pompa magna, con la deposizione della corona di fiori sul cippo posizionato a pochi passi da quella che è stata definita la Panchina della Vergogna, la situazione non era per nulla gradevole ed il segnale del decadimento chiaro e simbolicamente inequivocabile.
Una passeggiata a pochi giorni dalla celebrazione, venerdì 19 febbraio 2021, evidenzia quella panchina messa in sicurezza e recintata con nastro arancione visibile anche dalle sale operatorie al quinto piano dell'Ospedale di Andria quale fosse un cimelio da far vedere a tutti in modo ancor più appariscente quel trofeo mentre con qualche spicciolo, magari speso prima della cerimonia pubblica, si sarebbe evitata quella figura di panca".