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Mercato settimanale di Andria, Casambulanti: "Ripartire senza alcun frazionamento"
Montaruli: "non esiste alcun motivo di adottare scelte affrettate, non condivise e persino illegittime"
Andria - sabato 30 maggio 2020
19.30
Anche il mercato settimanale del lunedì, ad Andria, potrebbe ripartire senza alcun frazionamento né divisione in due o più parti. Lo chiede Savino Montaruli di Casambulanti.
"Le disposizioni vigenti e previsionali consentono la ripartenza del mercato più numeroso del Sud Italia cioè quello della città federiciana, in condizioni di sicurezza, con accorgimenti minimi in grado di contemperare il diritto alla salute con quello al lavoro, in un clima precauzionale che mette tutti in una condizione di serenità".
Proprio su questa vicenda, il sindacalista Savino Montaruli, presente al Tavolo Tecnico permanente istituito dal Commissario Straordinario della città di Andria, dott. Gaetano Tufariello, e relatore al Tavolo regionale riunitosi nuovamente alla presenza dell'Assessore alle Attività Economiche della Regione Puglia, Mino Borraccino e di altri rappresentanti istituzionali e di categoria, ha voluto anche fare riferimento alla situazione del blocco del mercato settimanale di Andria, sottolineando: "nella mia lunga relazione al Tavolo della rappresentanza regionale delle Imprese, di cui faccio parte, ho rappresentato la situazione di tutti i mercati di Puglia ed oggi la ripartenza riguarda oltre il 50% dei comuni. Dopo il "caso Trani", il "caso Barletta" ed altri mi sono occupato anche del "caso Andria". A tal proposito posso rassicurare tutti che la nostra posizione è stata ribadita e che oggi, alla luce della vigente normativa, di quella in emanazione e della condizione precauzionale non esiste alcun motivo di adottare scelte affrettate, non condivise e persino illegittime. Pertanto il mercato di Andria può ripartire senza alcun frazionamento né divisione o altri provvedimenti che hanno tutto il sapore di scelte al limite della politica che deve restare fuori da questioni tecniche e di generale condivisione. Ricordo che è stato lo stesso Commissario Tufariello ad affermare in ogni riunione che questioni di questo genere non devono essere contaminate dalla politica, avendo già fermato azioni di contaminazione che qualcuno stava già da tempo tentando. Sta di fatto -aggiunge Montaruli-, che se qualcuno, nel frattempo, ha cambiato idea circa lo smembramento del mercato e l'applicazione di procedure non condivise, esca dal proprio assordante silenzio e lo dica apertamente. Con i silenzi non si scrive la storia, o almeno non si scrive la storia attiva che cambia le cose. Noi continuiamo ad avere le idee chiare e soprattutto a non avere alcun rapporto consociativo né con la politica né con il potere locale, seppur temporaneo e momentaneo. Il Commissario Straordinario ci dica chiaramente cosa intende farne del mercato di Andria" – ha concluso Montaruli.
"Le disposizioni vigenti e previsionali consentono la ripartenza del mercato più numeroso del Sud Italia cioè quello della città federiciana, in condizioni di sicurezza, con accorgimenti minimi in grado di contemperare il diritto alla salute con quello al lavoro, in un clima precauzionale che mette tutti in una condizione di serenità".
Proprio su questa vicenda, il sindacalista Savino Montaruli, presente al Tavolo Tecnico permanente istituito dal Commissario Straordinario della città di Andria, dott. Gaetano Tufariello, e relatore al Tavolo regionale riunitosi nuovamente alla presenza dell'Assessore alle Attività Economiche della Regione Puglia, Mino Borraccino e di altri rappresentanti istituzionali e di categoria, ha voluto anche fare riferimento alla situazione del blocco del mercato settimanale di Andria, sottolineando: "nella mia lunga relazione al Tavolo della rappresentanza regionale delle Imprese, di cui faccio parte, ho rappresentato la situazione di tutti i mercati di Puglia ed oggi la ripartenza riguarda oltre il 50% dei comuni. Dopo il "caso Trani", il "caso Barletta" ed altri mi sono occupato anche del "caso Andria". A tal proposito posso rassicurare tutti che la nostra posizione è stata ribadita e che oggi, alla luce della vigente normativa, di quella in emanazione e della condizione precauzionale non esiste alcun motivo di adottare scelte affrettate, non condivise e persino illegittime. Pertanto il mercato di Andria può ripartire senza alcun frazionamento né divisione o altri provvedimenti che hanno tutto il sapore di scelte al limite della politica che deve restare fuori da questioni tecniche e di generale condivisione. Ricordo che è stato lo stesso Commissario Tufariello ad affermare in ogni riunione che questioni di questo genere non devono essere contaminate dalla politica, avendo già fermato azioni di contaminazione che qualcuno stava già da tempo tentando. Sta di fatto -aggiunge Montaruli-, che se qualcuno, nel frattempo, ha cambiato idea circa lo smembramento del mercato e l'applicazione di procedure non condivise, esca dal proprio assordante silenzio e lo dica apertamente. Con i silenzi non si scrive la storia, o almeno non si scrive la storia attiva che cambia le cose. Noi continuiamo ad avere le idee chiare e soprattutto a non avere alcun rapporto consociativo né con la politica né con il potere locale, seppur temporaneo e momentaneo. Il Commissario Straordinario ci dica chiaramente cosa intende farne del mercato di Andria" – ha concluso Montaruli.