Scuola e Lavoro
Menzione di merito per la Scuola media "Padre Niccolò Vaccina" alle Olimpiadi di Problem Solving
Le premiazioni presso il Campus di Cesena dell’Universitá di Bologna
Andria - lunedì 6 giugno 2022
4.58
Si sono svolte lo scorso 3 Giugno 2022 le premiazioni per le Olimpiadi di Problem Solving degli istituti scolastici di primo grado presso il campus di Cesena dell'Università di Bologna.
Il progetto di informatica è promosso dal Ministero dell'Istruzione, teso a far sviluppare negli alunni competenze chiave per la soluzione di problemi attraverso modelli, metodi, e strumenti informatici. Diverse competizioni che si propongono, tra i numerosi intenti, quella di stimolare la crescita del problem solving, di promuovere la diffusione della cultura informatica, sottolineare l'importanza del pensiero computazionale come strategia generale per affrontare problemi, e come metodo per ottenere soluzioni.
Numerose le scuole che si sono sfidate nelle diverse sezioni proposte dagli organizzatori, in particolare le scuole secondarie di primo grado si sono confrontante nella sezione "Makers" e "workshop coding".
A quest'ultima sezione ha partecipato la scuola secondaria di primo grado "Padre Niccolò Vaccina" con il suo team di alunni: Mattia Conte, Emanuele Pistillo e Alessandro Saccotelli della classe 3^ B; guidati dal loro insegnante di tecnologia Francesco Sciascia, che hanno lavorato alla creazione di un videogioco realizzato con il software Schratch. "Il progetto ha inteso rispondere ad uno dei temi proposti per la sezione: I care." Ha spiegato il professor Sciascia. "Lo sviluppo del progetto è quindi partito dall'obiettivo di educare alla legalità attraverso la costruzione di un percorso di condivisione di chi ha combattuto per la legalità. La costruzione di un videogioco che aiuti a tenere le finestre aperte della memoria in un anno in cui ricorre il trentesimo anniversario dalla tragica morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino."
Si può quindi riflettere su un tema così delicato con il coding? Sì! Ragionando in termini di "clonazione" di un blocco di comandi si può far muovere lo sprite di una macchina, magari proprio una Fiat Croma, tra simboli legati alla giustizia e bombe da evitare; oppure attraverso il blocco dei comandi "sensori" si può far muovere lo sprite di Peppino Impastato lungo il labirinto che lo porterà alla casa del boss. Un progetto quindi che ha aiutato i giovani alunni della scuola Vaccina a riflettere su di un fenomeno, a rappresentarlo attraverso un problema che può essere suddiviso in problemi più piccoli con delle soluzioni di volta in volta più accessibili. A Cesena gli alunni hanno quindi meritato una menzione speciale proprio per l'originalità del progetto. Una premiazione che ha permesso loro di vivere per un po' l'aria frizzante di un'università lontana dalla propria quotidianità e di assistere ad una lezione di un maestro d'eccezione: Alessandro Bogliolo, docente dell'Università di Urbino, ambasciatore del coding e coordinatore di Europe Code Week, il quale, lanciando per aria dei fogli numerati ha spiegato ad alunni di scuole primarie e secondarie come può funzionare il problem solving algoritmico per arrivare alla soluzione di problemi che sono fuori dalla portata di un colpo d'occhio. Un intervento recepito con un grande entusiasmo da parte di tutti gli alunni e gli insegnanti lì presenti e che ha restituito la gioia di rincontrarsi in presenza, intorno a progetti e a problemi che hanno sempre una soluzione.
Il progetto di informatica è promosso dal Ministero dell'Istruzione, teso a far sviluppare negli alunni competenze chiave per la soluzione di problemi attraverso modelli, metodi, e strumenti informatici. Diverse competizioni che si propongono, tra i numerosi intenti, quella di stimolare la crescita del problem solving, di promuovere la diffusione della cultura informatica, sottolineare l'importanza del pensiero computazionale come strategia generale per affrontare problemi, e come metodo per ottenere soluzioni.
Numerose le scuole che si sono sfidate nelle diverse sezioni proposte dagli organizzatori, in particolare le scuole secondarie di primo grado si sono confrontante nella sezione "Makers" e "workshop coding".
A quest'ultima sezione ha partecipato la scuola secondaria di primo grado "Padre Niccolò Vaccina" con il suo team di alunni: Mattia Conte, Emanuele Pistillo e Alessandro Saccotelli della classe 3^ B; guidati dal loro insegnante di tecnologia Francesco Sciascia, che hanno lavorato alla creazione di un videogioco realizzato con il software Schratch. "Il progetto ha inteso rispondere ad uno dei temi proposti per la sezione: I care." Ha spiegato il professor Sciascia. "Lo sviluppo del progetto è quindi partito dall'obiettivo di educare alla legalità attraverso la costruzione di un percorso di condivisione di chi ha combattuto per la legalità. La costruzione di un videogioco che aiuti a tenere le finestre aperte della memoria in un anno in cui ricorre il trentesimo anniversario dalla tragica morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino."
Si può quindi riflettere su un tema così delicato con il coding? Sì! Ragionando in termini di "clonazione" di un blocco di comandi si può far muovere lo sprite di una macchina, magari proprio una Fiat Croma, tra simboli legati alla giustizia e bombe da evitare; oppure attraverso il blocco dei comandi "sensori" si può far muovere lo sprite di Peppino Impastato lungo il labirinto che lo porterà alla casa del boss. Un progetto quindi che ha aiutato i giovani alunni della scuola Vaccina a riflettere su di un fenomeno, a rappresentarlo attraverso un problema che può essere suddiviso in problemi più piccoli con delle soluzioni di volta in volta più accessibili. A Cesena gli alunni hanno quindi meritato una menzione speciale proprio per l'originalità del progetto. Una premiazione che ha permesso loro di vivere per un po' l'aria frizzante di un'università lontana dalla propria quotidianità e di assistere ad una lezione di un maestro d'eccezione: Alessandro Bogliolo, docente dell'Università di Urbino, ambasciatore del coding e coordinatore di Europe Code Week, il quale, lanciando per aria dei fogli numerati ha spiegato ad alunni di scuole primarie e secondarie come può funzionare il problem solving algoritmico per arrivare alla soluzione di problemi che sono fuori dalla portata di un colpo d'occhio. Un intervento recepito con un grande entusiasmo da parte di tutti gli alunni e gli insegnanti lì presenti e che ha restituito la gioia di rincontrarsi in presenza, intorno a progetti e a problemi che hanno sempre una soluzione.