Scuola e Lavoro
Memoria, Lotoro: «La musica ha resistito alla furia nazista»
Incontro stamane nell'Istituto Comprensivo "Verdi-Cafaro" di Andria
Andria - martedì 3 febbraio 2015
20.02
«C'è qualcosa che non è morta nei campi di sterminio nazisti, malgrado la furia omicida delle SS, le camere a gas, le persecuzioni, le atrocità che portarono allo sterminio di circa 6 milioni di ebrei innocenti. E' la musica». Sono state le prime parole del Maestro Lotoro, ospite questa mattina nell'Istituto Comprensivo "Verdi-Cafaro" di Andria nell'ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria. «Classica, sinfonica, lirica, jazz, leggera - ha proseguito Lotoro - composta quasi tutta clandestinamente da un manipolo di irriducibili musicisti internati che, prima di scomparire nei lager tra atroci sofferenze, ebbero la forza di dare vita a spartiti, arie, opere, componimenti classici e leggeri che a ragione fanno parte del patrimonio musicale del Novecento».
Il professor Francesco Lotoro, è un pianista, docente del Conservatorio "U.Giordano di Foggia", eroe silenzioso che un giorno scoprì di avere una missione: trovare e riportare in vita la musica creata in tutti i campi di concentramento dai musicisti deportati. All'interno dell'auditorium della Scuola "Cafaro", il Maestro Lotoro ha ripercorso, con la forza della Musica e dei suoi racconti, uno dei momenti più bui della nostra storia, emozionando un pubblico di studenti attento ed interessato. «Un'occasione preziosa e non rituale per onorare e ricordare le vittime della Shoah e riflettere insieme sui valori fondanti di una moderna società civile - spiega il dirigente scolastico Grazia Suriano - in linea con l'obiettivo di sensibilizzazione delle nuove generazioni sul tema delle discriminazioni razziali e sulla conoscenza storica dell'Olocausto».
Autore di un progetto musicale tanto gigantesco quanto commovente, la più grande biblioteca mondiale della musica scritta nei campi di concentramento, il Maestro Lotoro è il protagonista del libro "Il maestro" a lui dedicato dallo scrittore francese Thomas Saintourens.
Il professor Francesco Lotoro, è un pianista, docente del Conservatorio "U.Giordano di Foggia", eroe silenzioso che un giorno scoprì di avere una missione: trovare e riportare in vita la musica creata in tutti i campi di concentramento dai musicisti deportati. All'interno dell'auditorium della Scuola "Cafaro", il Maestro Lotoro ha ripercorso, con la forza della Musica e dei suoi racconti, uno dei momenti più bui della nostra storia, emozionando un pubblico di studenti attento ed interessato. «Un'occasione preziosa e non rituale per onorare e ricordare le vittime della Shoah e riflettere insieme sui valori fondanti di una moderna società civile - spiega il dirigente scolastico Grazia Suriano - in linea con l'obiettivo di sensibilizzazione delle nuove generazioni sul tema delle discriminazioni razziali e sulla conoscenza storica dell'Olocausto».
Autore di un progetto musicale tanto gigantesco quanto commovente, la più grande biblioteca mondiale della musica scritta nei campi di concentramento, il Maestro Lotoro è il protagonista del libro "Il maestro" a lui dedicato dallo scrittore francese Thomas Saintourens.