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Attualità
Medici 118: per la Puglia una indennità aggiuntiva sullo stipendio tabellare
Deleterio quanto sancito nell'accordo regionale stipulato per l'Emilia Romagna
Puglia - lunedì 19 giugno 2023
12.37
Non ci stanno ad essere bistrattati e considerati dal punto di vista stipendiale di categoria B, i medici di Emergenza Territoriale e di Pronto Soccorso, in particolare per coloro che svolgono servizio di 118.
Con un numero cronicamente insufficiente, un carico di lavoro e turni di lavoro massacranti, sono oggi le cronicità che quotidianamente devono subire i medici di emergenza territoriale. Pertanto chiedono a gran voce al Governo Meloni di vedere riconosciuti giusti emolumenti tanto da incrementare lo stipendio tabellare di base. A chiederlo é il Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, che rinviando all'accordo regionale sottoscritto in Emilia Romagna, sottolinea come oggi viene riconosciuto uno specifico incentivo orario ai medici di medicina generale, escludendo dal beneficio i medici di emergenza territoriale.
"Non sta a noi dover ricordare, poiché unanimemente riconosciuto – spiega Paolo Ficco, presidente Nazionale del Saues – il carico di lavoro e i turni massacranti ai quali sono quotidianamente sottoposti i medici di emergenza territoriale, ma non possiamo non rilevare che scelte di questo tipo non potranno che favorire l'esodo di questi preziosi professionisti verso altri servizi meno rischiosi e meglio remunerati"
Per Ficco, "se questo provvedimento dell'Emilia e Romagna dovesse estendersi anche alle altre Regioni italiane, assisteremmo certamente all'ulteriore indebolimento del servizio 118 ed anche dei Pronto Soccorso".
"Per questo – conclude il Presidente del Saues – rivolgiamo un appello urgente al Governo affinché provveda ad incrementare lo stipendio tabellare di base dei medici di Emergenza Territoriale di Pronto Soccorso e a riconoscere una congrua indennità per gli eventuali turni aggiuntivi che dovessero svolgere".
Con un numero cronicamente insufficiente, un carico di lavoro e turni di lavoro massacranti, sono oggi le cronicità che quotidianamente devono subire i medici di emergenza territoriale. Pertanto chiedono a gran voce al Governo Meloni di vedere riconosciuti giusti emolumenti tanto da incrementare lo stipendio tabellare di base. A chiederlo é il Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, che rinviando all'accordo regionale sottoscritto in Emilia Romagna, sottolinea come oggi viene riconosciuto uno specifico incentivo orario ai medici di medicina generale, escludendo dal beneficio i medici di emergenza territoriale.
"Non sta a noi dover ricordare, poiché unanimemente riconosciuto – spiega Paolo Ficco, presidente Nazionale del Saues – il carico di lavoro e i turni massacranti ai quali sono quotidianamente sottoposti i medici di emergenza territoriale, ma non possiamo non rilevare che scelte di questo tipo non potranno che favorire l'esodo di questi preziosi professionisti verso altri servizi meno rischiosi e meglio remunerati"
Per Ficco, "se questo provvedimento dell'Emilia e Romagna dovesse estendersi anche alle altre Regioni italiane, assisteremmo certamente all'ulteriore indebolimento del servizio 118 ed anche dei Pronto Soccorso".
"Per questo – conclude il Presidente del Saues – rivolgiamo un appello urgente al Governo affinché provveda ad incrementare lo stipendio tabellare di base dei medici di Emergenza Territoriale di Pronto Soccorso e a riconoscere una congrua indennità per gli eventuali turni aggiuntivi che dovessero svolgere".